Chiamiamola distrazione o presa da altri impegni.
Prima del resto, Roberto Mussapi ci spiega l'origine del minuto di silenzio.
" L’8 maggio 1919 Edward George Honey, giornalista australiano che lavorava a Londra, scrisse una lettera al quotidiano English News proponendo una commemorazione adeguata del primo anniversario dell’armistizio, che poneva fine alla Grande Guerra, e che era stato firmato l’11 novembre 1918. Allora, propose, dato che si trattava dell’undicesimo giorno dell’undicesimo mese, la commemorazione avrebbe potuto svolgersi alle ore 11 di quel giorno e quel mese. E proponeva le modalità del rito: «Cinque minuti soltanto. Cinque minuti di silenzio per la nazione. Una intercessione sacra. Comunione con i Morti Gloriosi che conquistarono per noi la pace, e dalla comunione, nuova forza, speranza e fede nel domani. Anche funzioni religiose, se volete, però la cerimonia non si svolga nelle chiese ma nelle strade, nelle case, nei teatri; ovunque la vita pulsi, la vita venga sospesa». Una vera cerimonia, un rito che consentiva a ogni uomo, credente o meno, di entrare in comunione con i morti per la patria, nel ricordo. Grazie a una successiva proposta re Giorgio V la rese operante, e l’11 novembre 1919 ebbe luogo. Cinque minuti parevano troppi, uno, troppo poco. Si scelse il tempo di due minuti. Lo condivisero tutti paesi del Commonwealth, a cui si aggiunsero altre nazioni tra cui Francia e Belgio"
https://www.avvenire.it/agora/pagine/ecco-come-e-nato-il-minuto-di-silenzio
I lettori de I Due Punti a conforto delle nostre invettive sono abituati da un decennio a leggere documenti o guardare foto e video.
https://www.youtube.com/watch?v=hJJxf77Eif0
Carta canta, in poche parole.
Questo è il video del minuto di ricordo dedicato dall'intero Consiglio Comunale di Teramo alle figure di Walter Mazzitti e Italo Di Dalmazio.
C'è chi si alza con 40 secondi di ritardo, impegnata a scrivere e affaccendata in altre faccende.
Il messaggio fa coppia con chi in passato è uscito dall'aula o sghignazzava altrove.
Ecco, sindaco D'Alberto, ci piacerebbe che insegnasse il senso delle Istituzioni a chi a vario titolo, rappresenta i cittadini teramani sempre in senso generale e distrazioni a margine.
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Insegnare il senso delle Istituzioni ai rappresentanti delle Istituzioni? Povera Teramo!
Avevo già inviato ieri.in.commento,o non pervenuto o non pubblicato.
Dubito.moltissimo sulla eventuale distrazione.fra l altro imbarazzante e vergognosa,da parte della consigliera che si è alzata dopo 40 secondi su 60 per commemorare l 'Avv.Mazzitti.ed il.Prof.Di Dalmazio.
Dubiterei quindi sull 'operato di questa
consigliera,se questa sua grave disattenzione,dovesse essere trasferita sul suo compito istituzionale......