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Prima che sia troppo tardi. I sindaci della Val Fino chiedono un cordone sanitario stile Lombardia...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Qualcuno si prenderà la responsabilità di non aver agito?
Quando verranno scoperti i focolai di Coronavirus nella Val Fino sarà troppo tardi?
Le lettera che i sindaci di Castiglione Messer Raimondo, Arsita, Bisenti e Castilenti, racconta di una situazione sanitaria al limite del collasso.
Tre casi accertati e due persone con i sintomi evidenti del covid 19 di cui una donna con distress respiratorio, ricoverata al Mazzini di Teramo.
Persone ancora da tracciare ed evidente stato di panico sociale.
La missiva è indirizzata anche alla Procura della Repubblica oltre che al Prefetto di Teramo, al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, al presidente della Provincia,  Diego Di Bonaventura e al comitato ristretto dei sindaci.
Le richieste?
Un efficace cordone sanitario ( sistema di vigilanza con lo scopo di isolare e circoscrivere un’area colpita da malattia infettiva per contenere l’epidemia).

Attivazione di un presidio sanitario temporaneo presso il polifunzionale di Montefino.
Formale comunicazione dagli organi competenti dei positivi al Covid 19.


L'Ospedale di riferimento che dovrebbe essere destinato ad ospitare i pazienti affetti da coronavirus all'interno della provincia di Teramo sarà il San Liberatore di Atri.
Oggi e non domani.

 

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Commenti

Nel frattempo a Teramo e provincia nelle fabbriche si continua a lavorare facendo finta di niente!Decine e decine di persone per un intero turno di lavoro a strettissimo contatto (altro che metro di distanza…) senza nessuna protezione.Chi è deputato ad intervenire per scongiurare una catastrofe sanitaria potenziale?Gli operai sono inermi,i dirigenti di un'incoscienza paurosa ed i sindacati rispondono,attendiamo,vediamo...quando ormai sarà troppo tardi?