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Il mistero della delocalizzazione della Centrale Elettrica della Cona. Prima puntata.

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Una inchiesta nata dalla lettura di tanti atti è un filo da tenere unito per evitare giudizi e mancanza di oggettività. Un’attività chirurgica amministrativa a difesa dell’Urbanistica non solo della Città ma a tutela della salute e della cultura del cittadino.

Leggendo gli atti che abbiamo ereditato nel tempo, la fu giunta Brucchi con Delibera di Giunta Comunale n.309 del 20.10.2017 premetteva che “ la cabina Primaria Enel nel quartiere Cona rappresenta un delicato problema ambientale, tra l’altro di notevole gravità, per i cittadini di uno dei quartieri più popolosi della città di Teramo” e che “trattasi di un intervento di tutela ambientale e di salvaguardia della salute pubblica”.

La stessa delibera valuta “come illustrato da Enel Energia spa, l’intervento può essere pensato in due diversi modi ovvero con la mitigazione delle linee, cioè il loro interramento oppure delocalizzando l’intera cabina primaria”.

Sempre lo stesso atto considera che “l’Ufficio Urbanistica ha individuato un’area idonea denominata contrada Gattia di proprietà dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale”. Tale area di Contrada GATTIA ricade nella Zona di Espansione di Integrazione Urbana con programma del PRG del Comune di Teramo le cui destinazioni risultano Compatibili con la delocalizzazione della cabina primaria dell’Enel”

Tutto pubblico.
Cosa è accaduto dopo? Perché dopo aver individuato l’area di C.da GATTIA la delocalizzazione in quell’area non venne portata avanti?

E’ da sottolineare che la Regione Abruzzo, sotto la presidenza di Luciano D’Alfonso, con Delibera Regione Abruzzo n.418 del 28 Luglio 2017 individuate le risorse finanziarie necessarie per la delocalizzazione dichiara che la stessa Centrale ENEL rappresenta “un forte detrattore ambientale” nonché funzionale al recupero della viabilità ambientale nella realtà urbana”. NON CITA C.da GATTIA né dove realmente sia destinato il nuovo sito (al di là della strada ndt).

Leggiamo.
Delibera Giunta Comunale Teramo n.20 del 18.04.2019: “la Centrale della Cona risulta oggi costituire una vera e propria “cesura” urbanistica tra la parte alta del quartiere (via Bafile) e la via Cona (S.S. 80, all’interno del Centro Abitato di Teramo).

Le carte cambiano in tavola. “Che dopo diversi incontri interlocutori, con VERBALE del 23.04.2018 di una riunione svoltasi a Pescara presso gli Uffici della Presidenza della Regione”…”Enel Distribuzione  ha comunicato gli esiti degli approfondimenti tecnici” e che “nella stessa Sede, tutti gli enti interessati hanno convenuto sulla proposta alternativa sviluppata da Enel distribuzione finalizzata allo spostamento della centrale, dalla attuale ubicazione (Foglio 66 P.lla 492) sulla P.lla 34 del Foglio 72 (al di là della strada ndt) di proprietà della Società Omissis”

Chi ha avanzato la proposta alternativa? IL comune di Teramo che dovrebbe decidere delle sorti urbanistiche del proprio territorio o Enel Distribuzione?

E veniamo all’Atto di Concessione economica delle risorse pubbliche tra Regione Abruzzo e Comune di Teramo dove viene indicato la realizzazione dell’intervento denominato “Delocalizzazione di infrastrutture energetiche veicolo di detrazione ambientale, funzionale al recupero della vivibilità ambientale nella realtà urbana che prevede la delocalizzazione cabina primaria di trasformazione Cona mediante demolizione immobile e ricostruzione nuova cabina, dell’importo complessivo di € 2.978.758,00 dei quali € 298.758,00 a carico del Comune di Teramo”.

“La realizzazione dell’intervento prevede l’acquisto di un terreno con edificio sovrastante che per essere utilizzato allo scopo necessita di preventiva demolizione, smaltimento, e bonifica”

La Regione Abruzzo chiarisce, che ai fini dell’ammissibilità della spesa prevede che” le spese di bonifica sono ammissibili fatto salvo il principio che “chi inquina paga”” laddove noto, è il soggetto responsabile dell’inquinamento a doversi far carico dei costi necessari nel caso di bonifica. Le spese di demolizione e bonifica devono parimenti rimanere a carico dello stesso soggetto attuatore”.

Indovinate chi è il soggetto attuatore dell’intervento?

Il comune di Teramo......

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Commenti

Fermate questo scandalo! Basta fare i furbi sulla pelle e la salute dei cittadini. Andate a fondo sulla questione, sicuramente ne usciranno delle belle... vediamo a chi giova tutto ciò... I politici che hanno permesso questo scandalo, in primis l'amministrazione comunale, devono cambiare lavoro.

Domanda: perché furono e sono state autorizzate le tante costruzioni di abitazioni, di scuole vicino alla centrale?

Non si scappa

Per Enrico: si informi! Molte abitazioni sono alla Conad da molto prima della Centrale, specialmente quelle vicino il cantiere della nuova (speriamo di no) Cabina. Inoltre, non è questo il ragionamento corretto, bisogna vedere la situazione attuale. Oltre al fatto che allora in città dovrebbero trovarsi ancora rimesse e stalle come un tempo. Già fu poco lungimirante posizionare la vecchia cabina ad un km dal centro della Città, ma dopo anni portarla dall'altra parte della strada è una cosa assurda che va fermata, è un inganno e uno spreco di denaro ai danni dei cittadini.

Secondo me qui ci saranno sorprese eclatanti. E se la finta delocalizzazione nasconde qualcosa di più grosso?