Primo giorno di scuola e quel muro e catene al Pasa di Teramo.
Scrive un genitore
"Non avete lasciando indietro nessuno, alzando i muri e mettendo catene all’interno del Pascal, per dividere il liceo classico dalla scuola ospitante. Avete stipato 600 ragazzi in un unico corridoio, senza sbocchi per uscire dalla struttura. Avete chiuso l’ingresso dell’unico bar presente all’interno del Pascal. Avete costretto i liceali a entrare e uscire dalle scale “d’emergenza”, che poi tanto d’emergenza non sono per quanto sono strette.
La scuola dovrebbe unire, non alzare il muro di Berlino."
Risponde la Provincia di Teramo.
"Grazie per il tuo contributo. Abbiamo dovuto trovare ricovero a 1200 persone per uno stato di emergenza in poche settimane. Nulla è facile e niente è scontato. Ma tutto e stato fatto a norma di legge."
Incalza un genitore.
"Provincia Di Teramo avete sicuramente trovato una soluzione in piena emergenza, è un dato di fatto. Anche se è una scuola dove ci piove dentro e bisogna usare secchi e chiudere scalinate per evitare scivoloni.. e in pieno inverno ci fa freddo boia, ma va bene, almeno c’è stata continuità nella frequenza scolastica. Bisogna capire però il perché dei muri e delle catene, dato che ragazzi hanno convissuto per mesi lo scorso anno senza alcun problema. Sa darmi una spiegazione valida?".
Risponde la Provincia.
"una scelta fortemente voluta da una parte della comunità scolastica e dai responsabili della sicurezza. Quanto alle infiltrazioni sono state sistemate a primavera. Se le risulta il contrario non esiti a mandarci un messaggio."
Siamo andati a controllare. Una scelta ingiustificabile e veramente claustrofobica. Chi sarebbe questa geniale parte della comunità scolastica?
L'altra parte della comunità scolastica sarebbe pronta alla prima manifestazione dell'anno contro il muro sociale con catene alzato dalla Provincia.
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