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Quando muore un Santo tra gli Uomini. La storia di Biagio Conte.....

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Prima di tutto l'Ansa della notizia.

 

E' morto questa mattina a Palermo Biagio Conte, 59 anni, missionario laico protagonista di numerose battaglie in difesa dei poveri e degli indigenti a Palermo dove nel 1993 aveva fondato la Missione Speranza e Carità.

Da tempo era gravemente malato; attorno a lui si sono stretti fino all'ultimo i volontari e gli ospiti della comunità che aveva fondato.

Nella missione si sta recando anche il vescovo di Palermo Corrado Lorefice.

Una vita spesa per gli ultimi quella di Biagio Conte, che ha creato a Palermo e in provincia nove comunità. Figlio di imprenditori edili, a tre anni viene portato in Svizzera in un collegio di suore, ritornando a Palermo a 9 anni per poi essere inserito nel collegio di San Martino delle Scale per quattro anni. A 16 anni abbandona la scuola e inizia precocemente a lavorare nell'impresa edile della sua famiglia, ma a causa di una profonda crisi spirituale decide di allontanarsi dalla famiglia nel 1983, andando a vivere a Firenze. Nel maggio 1990 la scelta di vivere come eremita, ritirandosi nelle montagne dell'entroterra siciliano e successivamente facendo un viaggio interamente a piedi verso la città di Assisi. Il viaggio è stato reso noto alle cronache per gli appelli della famiglia d'origine alla trasmissione Rai "Chi l'ha visto?", dove Biagio risponde in diretta informando del suo cammino verso Assisi.

Torna quindi a Palermo per salutare i familiari, con l'intenzione di trasferirsi in Africa come missionario, ma lo stato di miseria in cui ritrova la sua città lo porta a cambiare idea. In un primo momento è attivo nel portare conforto ai senzatetto della Stazione di Palermo Centrale, per i quali si batte attraverso diverse proteste ed un digiuno, grazie al quale ottiene l'utilizzo di alcuni locali in via Archirafi, all'interno dei quali fonda nel 1993 la "Missione di Speranza e Carità", che oggi accoglie più di un centinaio di persone. Il 16 gennaio 2014 Biagio Conte, da anni costretto su una sedia a rotelle a causa di vertebre schiacciate a seguito delle spossanti fatiche cui si è sottoposto nella Missione, riprende a camminare dopo un'immersione nelle acque di Lourdes. Nel 2018, dopo la morte di alcuni senzatetto nelle strade di Palermo, in segno di protesta contro la povertà decide di dormire in strada, sotto i portici del Palazzo delle Poste centrali, iniziando uno sciopero della fame durato dieci giorni; in seguito la Regione ha finanziato l'ampliamento della struttura di via Decollati. E anche in questi ultimi giorni, pur gravemente malato, Frà Biagio era tornato a lanciare appelli alle istituzioni per aiutare la missione che aveva fondato nel pagamento delle bollette e delle spese necessarie per garantire l'assistenza agli indigenti. Sulla figura del missionario laico è stato girato anche un film intitolato "Biagio", dal regista palermitano Pasquale Scimeca.



La storia di Alberto. Il Carabiniere abruzzese caduto in depressione. 

Alberto andrà al su funerale dopo che Biagio gli ha salvato la vita con l'ascolto e l'attenzione verso la sua storia.
Alberto, carabiniere abruzzese in riposo per problemi di depressione ha conosciuto Biagio nella sua esperienza siciliana.
Caduto nella malattia delle ombre dopo la separazione con la moglie e la morte dei genitori era arrivato a dormire in strada.
In quei momenti l'incontro con Biagio e la luce.
Alberto ci racconta di veri e propri momenti di serenità che gli hanno regalato le parole di Biagio e soprattutto quelle stesse parole e quell'abbraccio sono state  le emozioni che gli hanno salvato la vita e gli hanno fatto recuperare la dignità smarrita. 

Biagio come un Santo a lui vicino
"Ha lasciato tutto. Era figlio di un imprenditore molto facoltoso ha abbandonato ogni avere  per vivere in povertà a servizio degli ultimi ".

Per noi, per tanti, un Santo...degli uomini. 


Foto Social Davide Faraone

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Commenti

Grazie per aver postato il video dell' 'intervista...dobbiamo riflettere.

INTERVISTA PAZZESCA!

Per lui I funerali di stato in pompa magna no???
Lui ed altri come lui che aiutano VERAMENTE chi in difficolta'..... questo sarebbe il VERO significato della ......politica!

Quel Santo dal occhi azzurri, come il Gesù di Zeffirelli.
Quel Normanno di Sicilia dalla pelle chiara che credenti e non credenti dovrebbero iniziare a conoscere e tentare di imitare.
Quell'Uomo buono, dal sorriso buono che ha accettato, di buon grado, dolore & incomprensione.
Arrivederci fratello!
Com'è triste Venezia
Aznavour

La storia di quest’uomo si contrappone in maniera fragorosa con le recenti polemiche seguite alla morte di Papa Benedetto. La chiesa dovrebbe farsi qualche domanda se molti fedeli sono sempre più lontani.

Un Santo dei nostri giorni
Di persone così abbiamo bisogno per credere che la vita ha un senso

Grazie Fratel Biagio, degno servitore di Dio attraverso i bisognosi, ho assistito al suo funerale, sentito e partecipato da tutti coloro che gli hanno voluto bene. Emozionante, le lacrime scorrevano sul viso. Senza tanti studi teologici, senza lustri, ha saputo capire e mettere in atto l'essenza della vera fede. Possiamo dire di aver conosciuto un vero Santo. In un'epoca di sregolatezza.

Grandissimo Uomo.
Prendiamo una piccolissima
percentuale della sua grandezza e il
🌏 migliorerà sicuramente.