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Il silenzio. Teramo senza nuovo ospedale e con il rischio Ruzzo...La politica?

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Non entreremo nello specifico con l'analisi analitica della nuova piattaforma emergenziale che sorgerà al Mazzini di Teramo. Una struttura sanitaria che non sarà il nuovo fantomatico ospedale  ma un complesso che ospiterà nuove sale operatorie attrezzate con robot e le più avanzate tecnologie.

Politicamente apparirà come una sonora sconfitta per tutto il territorio aprutino. È una sconfitta.

Noi rimaniamo legati all'eccellenza del contenuto più che al pensiero del contenitore ma è un nostro recondito pensiero.
 

Il silenzio intorno a questo argomento non solo è avvilente, deludente e mortificante ma dovrebbe imbarazzare la maggioranza come l'opposizione.
Il Capoluogo e la Provincia pagheranno i conti di tutte le altre asl ma non solo perchè questa piattaforma ( contentino) della politica regionale è sul tavolo di maggioranza come contropartita per il passaggio delle due riforme appese,  quella elettorale e quella del sistema idrico ma perchè dimostrerà che la politica aprutina è un peso leggero contro quelli massimi de L'Aquila e di Pescara.
 

La riforma Elettorale per un unico territorio regionale e il controllo del sistema idrico che potrebbe passare da sei, a quattro o a due con lo spettro del privato che aleggia da Roma. 
La migliore asl della Regione Abruzzo e il migliore acquedotto della Regione Abruzzo potrebbero essere fagocitati per l'assenza di una politica teramana divisiva e mediocre.
Senza contare che tra poco Teramo sarà interessata da una epocale inchiesta di una Procura ma questa è un'altra storia che tratteremo a breve. 
Il resto? Tutti in silenzio.  

 

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