Una lettera di una cara amica che non ci ha fatto dormire. Rabbia e delusione per una cecità empatica, umana e sanitaria nella gestione regionale del diritto alla salute.
Siamo sicuri che l'asl di Teramo provvederà immediatamente alla riapertura del reparto di Psichiatria del Mazzini di Teramo, rispettando le esigenze esponenziali del soccorso e dell'ascolto psichiatrico.
Siamo sicuri che il reparto non subirà più alcun accorpamento anzi, sarà potenziato per venire incontro all'ultima stima che vede in aumento del 28% dei disturbi mentali con proiezioni nazionali che indicano che le patologie psichiatriche supereranno quelle cardiovascolari.
A voi la lettura.
"Caro Giancarlo, ti scrive una mamma che si è trovata, nel cuore della notte, per due notti consecutive, a dover gestire una emergenza familiare di natura psichiatrica. Se in più il tuo ospedale di riferimento, ospedale di un capoluogo di provincia, non ha più un reparto psichiatrico, allora la difficoltà è doppia e ti tocca fare quasi 30 km per avere assistenza.
Solo chi ha avuto a che fare con problematiche di questo tipo, per se o per un familiare, sa la difficoltà che spesso si incontra nel far percepire il malessere che é mentale, ma i sintomi sono fisici.
Forse per essere considerati bisogna per forza aver fatto gesti estremi che mettano in evidenza con danni fisici quello che è il dolore interiore?
La necessità di avere un Pronto soccorso psicologico/psichiatrico, penso sia prioritaria.
Spero che dopo le parole dei politici e managers di professione, si passi rapidamente ai fatti. Teramo, ma non solo, deve avere al più presto il suo reparto psichiatrico!"
Commenta
Commenti
Cara lettrice, io come te conosco bene le battaglie contro fantasmi,che non sono i miei,ma sono veri e terribili per noi familiari che li affrontiamo. Occorre cultura ,sensibilità e discrezione ,nella gestione di queste patologie,che altrimenti finiscono in pasto delle " maledette malelingue" come diceva Ivan. Siamo guerrieri e anche se ci sentiamo soli ad affrontare questi spettri...non lo siamo. Spero solo che le ASL capiscano e formino il personale,che è quasi una missione quella di gestire questi pazienti. Siamo così isolatamente connessi ,che comunichiamo ma non parliamo...e dietro i post goderecci e.scherzosi ( belli e giusti) ci sono delle autentiche impalcature forti , che sorreggono facciate....Un abbraccio.
Facciamo presto vi prego! Teramo ne ha proprio bisogno con tanti tipi strani in giro e non sono solo italiani.