Leggiamo dalla Fondazione Veronesi.
"Una sola dose, in chi non ha mai avuto la malattia, non basta. Il ciclo deve essere portato a termine. Contro la variante delta la sola protezione indotta da infezione naturale non basta
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C'è un solo modo per tenere a bada il virus ed in particolare la variante delta: vaccinarsi e farlo completando il ciclo. Solo in questo modo si ha una protezione contro la variante virale che maggiormente si sta diffondendo nel mondo. Questo vale anche per chi ha avuto una precedente infezione da Sars-Cov-2. La sola infezione per via naturale non basta a scongiurare il contagio da variante delta. Sono questi, in estrema sintesi, i messaggi principali emersi da due studi da poco pubblicati dalle riviste New England Journal of Medicine e Nature.
Il responsabile dei vaccini in Abruzzo, Maurizio BRucchi chiede ad alta voce di terminare il ciclo della vaccinazione.https://www.youtube.com/watch?v=ILhbcaxd054
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Commenti
ME NE FREGO!.......È IL LORO MOTTO
Incedono compatti, a testa alta, trascurando il rischio di inciampare rovinosamente sulla "VARIANTE" in Zona BiancSporca!
La sconfinata idiozia di quei giovani e (molto) meno giovani, pieni di sè, che fanno e rifanno i medesimi errori del passato prevedendo esiti diversi!
Com'è triste Venezia
Aznavour
Anche recenti, che affermano l'esatto contrario, e cioè che l'immunità naturale è duratura ed efficace contro le varianti, per contro vaccinare chi ha gli anticorpi naturali presenta rischi di pesanti effetti collaterali conosciuti da tempo, rintracciabili in due tomi fondamentali di medicina. Chi è convinto del contrario farebbe bene a presentare gli studi a corredo di certe affermazioni, al momento l'unica cosa davvero certa è che i vaccini possono (possono ma non in tutti i casi, tre infermiere vaccinate con entrambe le dosi a Gela sono state ricoverate) proteggere dalla
malattia grave ma non proteggono né dal contrarla, né dal diffonderla. Comtinuare a spacciare i vaccini per l'acqua santa e non concentrarsi sulle cure non porterà da nessuna parte, ma questo i responsabili lo sanno fin troppo bene. Ci sono medici che hanno curato gratuitamente 60.000 pazienti di ogni età e con altre malattie croniche con nessun decesso quelli presi nei primi 5 giorni di malattia, con 7 decessi quando purtroppo sono stati curati fino al sesto-settimo giorno con Tachipirina e vigile attesa. Dati verificabili e riscontrabili.
Come mai la dose di Moderna è stata spostata dai 22 giorni fino ai 42 giorni, qualcuno lo può spiegare? Oppure per i lettori dei i due punti è sempre colpa dei "ggiovani"?