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La Carte di Teramo con Lampedusa. Accoglienza e Civiltà. L'Europa?

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Non esiste accoglienza senza una vera e attenta politica sul controllo della migrazione.
Quando il Premier Draghi porterà in Europa il problema migrazione?
Quando risponderà alle istanze del sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello.
Intanto Teramo, la Carta di Teramo come un messaggio in bottiglia è arrivato nell'isola più a sud d'Europa.


Scrive il sindaco Gianguido D'Alberto.

Lampedusa e Teramo insieme nella costruzione di un ponte ideale che continui, anche attraverso la “Carta di Teramo” ad affermare il principio della cooperazione e della coesione tra i popoli e le tra le comunità: iniettare la cultura del rispetto alla comunità intera diventa una priorità di noi Sindaci, quali rappresentanti di enti di prossimità che mirano ad abolire i confini, laddove ancora presenti, trasferendo il messaggio di pace, di solidarietà, di coesione.

L’emergenza pandemica che viviamo ci richiama quotidianamente ad un’unione dei valori e ci pone sempre lo stesso interrogativo circa l’Europa che vogliamo continuare a costruire, auspicando l’abolizione delle diversità, regalandoci un’unica identità che ci accompagni fuori dalle diversità.

Lampedusa è la porta ideologica, crocevia di diritti e di cultura dell’amicizia, che ci conduce verso tale percorso, dove andiamo a riempire di contenuti la definizione dell’Europa che vogliamo, priva di barriere utilizzando la “Carta di Teramo” che si fonda sull’interazione con la ricerca che permette di ricostruire punti di riferimento necessari per andare a ridefinire i rapporti all’interno dei nostri territori.

Partendo dalla Carta di Teramo, abbiamo proposto e avviato un protocollo interistituzionale di intesa tra la nostra Città, "aperta al mondo" come da riconoscimento UNICEF, e Lampedusa che si apre al coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali a cominciare dalle scuole.

Non può esistere pace senza cooperazione, non può esistere pace senza solidarietà istituzionale che ci consente di camminare insieme, ancor di più, nelle difficoltà e nelle ingiustizie.

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ANCHE SE VI CREDETE ASSOLTI SIETE (SIAMO) TUTTI COINVOLTI
Ipocrita umanità o schietto senso della realtà?
Per affrontare il problema con coraggio credo che la seconda opzione sia la più appropriata!
E io tra di voi
Aznavour