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Il Comune di Teramo e lo Smart Working Man...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Lo staff di un Primo Cittadino è una questione personale, al massimo di Giunta.
I nostri ricordi risalgono anche oltre Vinicio Ciarroni, le sue cravatte, il suo completo fino al Principe di Galles per eccellenza, Nicola Salini.
Una questione di eleganza che rimane nella genia e nel rispetto delle Istituzioni.
Chi lavora per un sindaco anzi ancora di più, il sindaco del Capoluogo, rappresenta tutti i cittadini.
Una caratteristica dello staff del sindaco D'Alberto è la porta girevole.
Sono cambiati talmente tante volte i componenti che anche Jeeg robot d'acciaio  avrebbe difficoltà nel comporsi e andare avanti nelle sue battaglie quotidiane.
L' ultimo sacro è il nostro eroe.
Smart Working Man.
Uomo social di Roma molto lontano dall'indosso di un Corneliani.
A Teramo non esistono simili caratteristiche e professionalità.
Siete tutti degli asini. Lo siamo.
Talmente romano che verrebbe a Teramo un paio di volte a settimane.
Traforo permettendo.
Ripeto, ampia facoltà da parte del sindaco D'Alberto ma visto che i soldi sono pubblici, lascio in calce un paio di doamnde.
Chi avrebbe autorizzato allo Smart Working il neo assunto?
L'assessore o il dirgente?
L'alterego di Mark Elliot Zuckerberg ha un computer autorizzato dal comune di Teramo?
SE così non fosse, diciamo che abbiamo tutti giocato e che il Signore degli anelli da social ha iniziato con un giorno di ferie, va bene?
Chi mette un like?

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Commenti

Meglio non apparire che non elegantemente comparire?

Ma i Carabinieri Nucleo Tutela Lavoro esistono?
A quando un giretto negli enti pubblici Teramani per il controllo degli Smart Worker (che termine figo!) di fatto ladri di stipendi a distanza in un paese che vuole imitare l'America ma che di fatto è "l'America"!!

Fistole curricolari.