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Lutto: In ricordo di Walter Mazzitti...

di Giancarlo Falconi
8 minuti

L'occasione perduta dell'Amministrazione D'Alberto?
Non aver dato seguito al mega progetto culturale di Walter Mazzitti.
Ora?
Chi avrà i suoi contatti, le sue amicizie, la sua stima?
Nessuno.
Nessuno sarà mai come Walter Mazzitti.
Il progetto?
Perduto, un pò come Teramo e l'ignoranza che alberga in tante sedute politiche.


Pochi giorni fa dal letto di un ospedale, Walter gioiva per una sua norma approvata nel decreto " Cura Italia".
Scriveva
" UN GIORNO MEMORABILE!
 Cari amici, sono purtroppo ricoverato in ospedale a causa di una grave insufficienza respiratoria. Ciò nonostante non posso fare a meno di condividere con tutti voi la mia più grande gioia - attraverso questo messaggio scritto per me da un collega - per avere raggiunto il più importante risultato della mia vita professionale. Oggi, 24 aprile 2020, il Parlamento italiano ha approvato il decreto “CURA ITALIA” volto a fronteggiare la pandemia COVID -19, che contiene una norma da me proposta e sostenuta con grande sensibilità dal Ministro della Salute. La norma consentirà ad oltre 100 mila malati, come me affetti da gravi patologie polmonari, che sono obbligati giorno e notte a fare uso di ossigeno per respirare, di tornare a nuova vita, poter uscire di casa senza limiti di distanza e di tempo e vedersi riconosciuta una libertà di movimento identica a quella di tutti i cittadini italiani non portatori di questa grave inabilità. Queste persone, per potersi muovere da casa sono costrette, ad utilizzare una piccola bombola portatile ad autonomia ridotta, di massimo 2-3 ore, ricaricabile unicamente da una bombola più grande detenuta nell’abitazione e loro assegnata dalla ASL. Ciò comporta, come potrete immaginare, una forte limitazione della libertà di movimento di ogni singolo malato. Ad essi, infatti, non è mai stato consentito di avere né l'autonomia né la tranquillità psicologica per potersi allontanare dal proprio domicilio. Si pensi in particolare a quanti vivono lontano dai centri urbani, in montagna o nelle isole, ai quali è stata finora inibita ogni opportunità di vivere una normale e dignitosa vita di relazione e preclusa la possibilità di recarsi nei luoghi di cura, a volte lontani centinaia di chilometri dalla propria casa, spesso da Nord a Sud del paese, e quindi impossibili da raggiungere nel ristretto tempo di autonomia di ossigeno dato dalla bombola portatile. Queste difficoltà influiscono in maniera assai grave sulla psicologia di ogni singolo malato, che si vede isolato, indifeso, angosciato e consapevole di non poter condurre una vita normale come tutti coloro che sono stati più fortunati. A VENTI ANNI dal primo disegno di legge parlamentare che tentò con insuccesso di affrontare la materia, oggi è stato affermato con legge dello Stato che la vita di 100 mila malati cambierà e che per loro si apre la concreta possibilità di tornare a condurre nuovamente una vita autonoma e dignitosa al pari di quella degli altri cittadini italiani. Dal momento dell’applicazione della legge queste persone potranno ricaricare le proprie bombole portatili in ospedali e farmacie che saranno individuati, con i poteri dell’emergenza COVID - 19, dal Ministero della Salute d’intesa con le Regioni e le associazioni farmaceutiche entro il 31 luglio 2020. Da allora tutti i malati di malattie respiratorie potranno quindi muoversi liberamente, in sicurezza, sull’intero territorio nazionale, senza più alcuna limitazione di tempo e di distanza e riprendere una vita di relazione. La rete nazionale così creata potrà essere di ausilio e di supporto anche alle tante persone che, a causa del coronavirus, hanno purtroppo
sperimentato l’insufficienza polmonare e forse dovranno trovarsi a fronteggiarla anche in futuro, se i loro polmoni avranno subito danni per la malattia. Desidero ringraziare di cuore tutti coloro che hanno sostenuto con grande sensibilità umana la mia iniziativa, adoperandosi perché questa norma diventasse legge: mi riferisco in particolare al Ministro della Salute, ovviamente al Governo e al Parlamento, al capo dell’Ufficio Legislativo di Palazzo Chigi, dove da anni presto la mia attività professionale. Un ringraziamento speciale di cuore va a tutti i miei amici malati, che mi hanno rivolto affettuose parole di incoraggiamento, alla Federazione italiana IPF e malattie rare polmonari, alle numerose associazioni ed ai loro impareggiabili animatori, in particolare Federico Andreotti, Matteo Buccioli, Stefano Pavanello, Achille Abbondanza, che spendono gran parte del loro tempo per il sostegno ai malati affetti dalle malattie polmonari e alle loro famiglie e danno un grande contributo per diffondere l’importanza tra i cittadini italiani della donazione degli organi. SI', QUESTO E’ UN GIORNO MEMORABILE!





Il progetto a memoria di una vera incompiuta.
 

Vi ricordate?
Era il 1989.
Cadeva il Muro di Berlino e a Teramo accadeva l'impossibile.

"Nel dicembre 1989, per iniziativa di Archeoclub d’Italia, d’intesa con il Ministero per i Beni
Culturali, nel Museo Civico di Teramo fu allestita una spettacolare esposizione archeologica:
“Gli ori di Oplontis, gioielli romani del Suburbio pompeiano”, rinvenuti nella Villa di
Poppea a Torre Annunziata, che approdò a Teramo, dopo Roma e New York. Si trattò di un
evento senza precedenti per la città di Teramo: 20 mila visitatori in poco più di trenta giorni
(16 dicembre-1989/20 gennaio 1990). Alla mostra fu associato un convegno di livello
nazionale sulla “Oreficeria nel mondo antico” che si tenne nella Sala Consiliare della città, con
la partecipazione dei più illustri studiosi del momento".


Chi è Walter Mazzitti?
http://presidenza.governo.it/AmministrazioneTrasparente/ConsulentiCollaboratori/allegati_2018/CV_MAZZITTI_walter.pdf
Che cosa ha protocollato?
"Il progetto Teramo, una città del domani, dotata di un Parco archeologico innovativo, ma anche un centro di influenza nazionale, un polo di attrazione per studiosi, ricercatori di talento e manager culturali, un prestigioso crocevia di studenti, centro di ricerche e di cultura, con tutte le potenzialità per assurgere a leader nel paese di valori come creatività, innovazione e idee progettuali.
Un’esposizione permanente in uno dei centri di accoglienza da individuare, Il Premio Nazionale per l’Informazione sui beni culturali, la Festa nazionale dell’Archeologia, il Progetto “Teramoculturacon", tutti funzionali alla connotazione identitaria del progetto".


La sintesi?

UNA GRANDE MOSTRA ARCHEOLOGICA DI RILIEVO NAZIONALE PER DARE AVVIO AD
UN FUTURO DA PROTAGONISTA
UN PORTALE INFORMATIVO E STRUMENTO VIRTUALE DI INCONTRO E DIALOGO
LA LUCE ILLUMINERÀ LA STORIA DELLA CITTÀ DI TERAMO
UN CENTRO DI PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO PER VALORIZZARE LE
ECCELLENZE DEI PRODOTTI E DELLA CUCINA TERAMANA
UN LABORATORIO PER I GIOVANI DOVE PROGETTARE IL LORO FUTURO
UN PREMIO NAZIONALE PER L’INFORMAZIONE SUI BENI CULTURALI
IL PROGETTO “TERAMOCULTURACON”
LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEL VOLONTARIATO E DEI CITTADINI

Il Progetto è talmente vasto che potrebbe rilanciare anche la nota abiura teramana.
Walter Mazzitti individua i primi siti di interesse.


 

SITI DI INTERESSE ARCHEOLOGICO
TEATRO ROMANO
ANFITEATRO ROMANO
BASILICA ROMANA (Conservatorio –Piazza Verdi)
TERME DEL FORO (Casa Castelli)
DOMUS DEL LEONE (Via Antica Cattedrale)
DOMUS DELLA TORRE BRUCIATA (Antica Cattedrale - Piazza S.Anna)
DOMUS DEI MELATINO (Largo Melatino)

13

DOMUS DI BACCO (Via dei Mille)
DOMUS DI VICO DELLE NINFE (Vico delle Ninfe)
DOMUS DEI DELFINI (Via del Baluardo)
DOMUS DELLE GRAZIE (Piazza Madonna delle Grazie)
DOMUS DELLA VENERE (C. da Fonte Regina)
NECROPOLI ROMANA E PREROMANA DI PONTE MESSATO
TEMPIO ROMANO (Via Cona)
RESTI DEL PONTE ROMANO SUL VEZZOLA
BUTTO VILLAGGIO PROTOSTORICO

EDIFICI STORICI
PALAZZO MELATINO
PALAZZO DEL MUNICIPIO
CASTELLO DELLA MONICA
CASA URBANI
CASA RAIMONDO-NARCISI
CASA CATENACCI
CASA FRANCESE
CASA DEL MUTILATO
PALAZZO CASTELLI
PALAZZO SAVINI
VILLA BLANDINA
COMPLESSO OSPEDALE PSICHIATRICO
FONTANA DELLA NOCE

EDIFICI RELIGIOSI
CATTEDRALE – S. BERARDO
ANTICA CATTEDRALE – S. MARIA APRUTIENSIS ( S.ANNA)
PALAZZO VESCOVILE
CHIESA DI SANT’ANTONIO (+chiostro)
CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE (+chiostro)
CHIESA DI SANT’AGOSTINO

14

CHIESA DI SAN DOMENICO
CHIESA DELLO SPIRITO SANTO
CHIESA DEI CAPPUCCINI
CHIOSTRO DI SAN GIOVANNI

STRUTTURE CULTURALI
MUSEO ARCHEOLOGICO SAVINI
PINACOTECA COMUNALE
BIBLIOTECA PROVINCIALE
ARCHIVIO DI STATO

Che fine ha fatto questo progetto?
Quale tavolino sta livellando?

Le nostre condoglianze sono rivolte alla sua cara famiglia e agli amici.

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Commenti

Ciao Walter,speravo tanto che ce l avresti fatto...

Post mortem ci sarà qualche parola un elogio funebre un epitaffio
Le sue idee i progetti, le visioni fra qualche mese saranno materiali di archivio
Teramo e i teramani: figure da tardo impero
Tristia!

Nemo propheta in patria. RIP grande uomo di.cultura.

Un uomo appassionato e competente al servizio della comunità locale e nazionale che aveva saputo integrare cultura, ambiente ed economia in una visione di rilancio del nostro territorio pensando al futuro. Un ricordo che mi porto in maniera indelebile era la sua forte passione civile per la cultura quando da consigliere comunale negli anni'90, denunciava la scarsa sensibilità dell'allora amministrazione comunale di Teramo per le attività culturali: veementi erano i suoi interventi che lasciavano il segno.

P.S. Un grazie al Signor Mazzitti per il suo esempio e per tutto quello che ha fatto per la città di Teramo, per l'Abruzzo, per l'Italia e per la Comunità internazionale unendomi al dolore della moglie e dei suoi familiari.

Caro Walter, non ci siamo incontrati per almeno 50 anni. Ma abbiamo combattuto da fronti diversi la stessa battaglia contro l'insufficienza respiratoria. La tua da una posizione più scomoda, quells di un letto d'ospedale. La mia, durissima nei confronti di un'organizzazione sanitaria che 40 anni fa era refrattaria alla appropriatezza d'uso della ossigeno e ventiloterapia o dei reparti di semintensiva dove poter monitorare i pazienti. Le tue parole, riportate qui sopra sono commoventi. Ovunque tu sia, adesso, ti giunga un abbraccio affettuoso. Alfredo ?

Ho avuto la fortuna di averlo conosciuto per lavoro; un uomo di grande intelligenza, capacità visionaria e amore per la bellezza. Lascia una traccia indelebile e grande valore aggiunto. Tra i pochi nell’ultimo trentennio.... Sarà sempre ricordato per questo.