Stivali da pescatore color verde speranza.
Indossati per l'occasione senza troppo badare all'abbinamento.
Nei dieci chilometri del percorso tra Tordino e Vezzola, il tratto del Torrente non desta preoccupazione a parte i soliti problemi di manutenzione.
Assi dei ponti, tre alberi a terra, terreno sconnesso e vegetazione che avrebbe bisogno di cura e attenzione.
Due piante insistono a voler annunciare la loro prossima caduta sulla passeggiata ma la prevenzione è l'anticamera della civiltà.
La traccia umana sconosciuta a Teramo.
Meglio non perseguirla.
I problemi iniziano dal Ponte a Catena fino a raggiungere il tratto della Cona.
Un palo delle telecom è stato spezzato a metà e raggiunto dalla caduta di un albero.
L'ortolano, persona gentile e impiantata di esperienza, ci ha raccontato che torneranno, gli operai della Telecom torneranno a eliminare il problema.https://www.youtube.com/watch?v=MS0jAYd0-ZY
Ci crediamo. Ne siamo convinti, intanto, i Vigili del Fuoco hanno chiuso l'intero tratto.
Altre due parti sono a rischio frana con le staccionate a terra e andrebbe limitato il passaggio per il pericolo evidente di crolli.https://www.youtube.com/watch?v=QmSP1v5s42o
Sotto a uno dei sottopassi del Lotto Zero è impossibile transitare per la presenza di fango alto almeno 70 centimetri.
Siamo riusciti ad avanzare a fatica con segni evidenti sopra le ginocchia.
Poi, la preoccupazione si fa cronaca con il Tordino che rompendo una fila di gabbionate che la storia insegna insistere da oltre 40 anni, scorre a ridosso della collina del Lotto zero.
Un evento eccezionale che non ha molta memoria a Teramo.
Improvviso, dettato da diverse bombe d'acqua in altura con lo stesso effetto dell'apertura di una diga.
Ecco, ponti divelti a parte, frane a ripetizione a parte, fango, piante che rischiano di cadere dove si vive, il letto del fiume stracolmo di detriti, la situazione del Lotto Zero è allarmante.https://www.youtube.com/watch?v=-y1NHKwsq14
Esiste lo Stato?
Esistono le Istituzioni?
Aspettiamo con calma, piano piano, la prossima tragedia...
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Manutenzione? Ma state scherzando? Ma vi ricordate quando si fece pulizia nel tratto del Vezzola compreso tra i ponti S. Francesco e San Ferdinando? Il mondo ambientalista insorse affermando che si andava distruggendo l'habitat della fauna selvatica!!!Denunce e ricorsi e la cosa finì lì. Nel passato gli alvei dei fiumi erano puliti (andatevi a vedere le vecchie foto di Teramo), in caso di piene (che spesso provocavano ingenti danni e lutti: Palma docet) molti cittadini andavano a fare provvista di legna recuperando i tronchi degli alberi trascinati dalle acque: provate a farlo oggi e vi beccate una denuncia penale!! I nostri avi Romani ci hanno insegnato che le strade non vanno fatte vicino ai fiumi ( e difatti le loro a distanza di millenni ancora esistono) e quindi nessuna meraviglia se il fiume si riprende ciò che gli appartiene.
Vogliamo parlare anche delle baracche con i tetti in amianto che si trovano lungo il percorso ciclo pedonale?! Si tratta della SALUTE DELLE PERSONE. L'amianto negli anni si sfarina...Il rischio di un mesotelioma pleurico è alto, patologia che si può presentare anche dopo trent'anni dal contatto con particelle inquinanti.
Con tutti sti divieti e chiusure prima o poi dovremmo usare il teletrasporto per passare dall'altra parte o semplicemente fare due passi nella nostra città.
"Transenne" are always a good idea!