Nella terza puntata vi spiegheremo perchè la Politica è rimasta silente nella riforma dell'ADI in Abruzzo. Una riforma sanitaria che porterà, sta facendo registrare molti problemi agli utenti fragili. Immaginate solo i pazienti in Sla o gli Oncologici. Intanto si rischia nel fine settimana, in ogni fine settimana l'intasamento dei Pronto Soccorso. Vediamo nel dettaglio tutti i contro di questo assurdo sanitario.
Il ritardo della presa in carico.
Al momento dell' attivazione il paziente ha 24 ore di tempo per scegliere la cooperativa altrimenti andrà a finire nell' algoritmo.
L'attivazione arriverà alle cooperative dopo 24 ore. Incredibile, vero?
Non sono più previste reperibilità festive e notturne se non per i terzi livelli quindi si intaserà il pronto soccorso.
Sarà la Asl a calendarizzare gli accessi agli infermieri (privati anche di capacità gestionale).
Il materiale delle medicazioni avanzate, prima veniva ordinato direttamente dall' infermiere e al primo accesso c'era già tutto l' occorrente, ora dovrà procurarselo il familiare ovviamente ritardando l' esecuzione corretta delle medicazioni con il materiale adeguato.
Al paziente ricoverato verrà chiesto di scegliere a ogni dimissione?
Si rischia di perdere la continuità assistenziale
Anche a chi prenoterà un prelievo al Cup (paziente non in adi) verrà chiesto di scegliere la cooperativa.
Se un paziente e' seguito da infermiere OSS e fisioterapista e non si trova bene con una delle tre figure, dovrà cambiare tutte e tre le figure perché la gara non prevede la promiscuità delle cooperative.
Rileggete questa lettera
Ci scrivono " Perche’ da come ben pochi sanno nel nuovo servizio i disagi per i malati e per le famiglie aumenteranno a dismisura.
Io in famiglia ho avuto bisogno dell’adi, il medico ha mandato tramite e mail la richiesta e il giorno dopo, e’ arrivato l’infermiere che ha portato tutto l’occorrente per medicare. Da lunedi non sara’ piu’ cosi.
-Nel momento dell’attivazione , il paziente sul cellulare ricevera’ un link, dove entrando con password e nome utente avra’ delle ore di tempo per scegliere a quale di tante cooperative affidarsi (ci rendiamo conto? un anziano che apre un link e si autentica, e poi queste cooperative chi le conosce?)
-Il paziente o care giver dovra’ procurarsi tutto il materiale di cui l’infermiere avra’ bisogno, per flebo e medicazioni ( fino ad ieri, l’infermiere dell’adi portava tutto a domicilio)
-per un catetere ostruito o una flebo fuori vena, il sabato e la domenica, il paziente dovra’ recarsi in pronto soccorso (fino ad ieri l’infermiere dell’adi veniva 24h su 24 e sette giorni su 7. ci rendiamo conto del disagio che un allettato avra’per recarsi al pronto soccorso?)
Dall’oggi al domani, si e’ tornati indietro di 50 anni.
I nostri politici regionali del territorio sia di maggioranza che di opposizione, dove sono in tutto questo scempio?
A noi non interessa poter scegliere tra non si sa quante cooperative, a noi interessa che il servizio ci venga reso, nel piu’ breve tempo possibile e senza arrecare disagi alla famiglia, anzi sollevandoci dove possibile.
Assessore Veri , attendiamo risposte, di una sanita’ piu’ vicina al malato, e queste sicuramente non le sono".
Nella terza puntata vi spiegheremo perchè la politica è rimasta sotto traccia.
Vi racconteremo la verità a breve...a cavall donato ....
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Visto che succede a votare la destra ed il presidente della regione (Romano di Roma) dei tre mari ? Gli abruzzesi pensavano di fare un dispetto agli altri candidati invece lo hanno fatto a loro stessi ed ai loro figli. Bravi per davvero ! Un grande applauso a tutti.
Ma il nostro presidente commissione sanità non dice niente...ops giusto a messo la pietra per il nuovo ospedale 🤣🤣🤣
Caro Ugo le cose andavano iguale con quelli dell’altra sponda - non si tratta di partito ma di modus operandi di una classe dirigente presa en masse. Veramente tu credi che il voto determini la gestione di queste realta’, tipo tutti bravi e seri di qua, tutti ladri e mentecatti di la’?
Vedete, cari miei, quando si vuole rendere un servizio difficoltoso, mediocre, direi anche costoso, si fa presto, basta cambiare quello che era un fai da te, efficiente e responsabile, allora attivato al S. Liberatore di Atri e cioè: C'era un Servizio ADI sorretto da una responsabile che provvedeva a tutta la parte burocratica di accettazione dei pazienti da accudire. Poi, il servizio, veniva espletato dagli infermieri dell'Ospedale di Atri, che percepivano una indennità per questo servizio in rapporto alle sedute che faceva. Con questo si creava una fiducia da operatore, ospedale, e paziente, che poi, in gran parte, i medesimi li ritrovavano in Ospedale in caso di ricovero. Tutto funzionava alla perfezione, o quasi. Ma fu distrutto tutta questa esperienza e lavoro, con la volontà di esternalizzare questo servizio, con costi decine di volte moltiplicate. Ed oggi scoppia, sia nei costi, che nello sfruttamento degli operatori a vantaggio delle Coop o società, create allo scopo. Rivogliamo l'autonomia Ospedaliera e di ULS in Atri..... Mario Marchese- Comitato Difesa Ospedale Atri-
Sono convinto che se ci fosse stata la vostra amata sinistra sarebbe stato uguale...ricordate dell turco?
Ma il presidente della commissione sanità l'assessore bocciato dagli elettori e il presidente romano dicono che la nostra sanità è all'avanguardia ( si per creare ultetiori disagi ed aumentare le ke tasse effettivamente sono fenomeni)
Ma non bastava una coop sola??...chi è il fenomeno cher lo ha deciso??
Per liceale. Intanto sta cacata l'ha fatta sta giunta di cdx. Ricordatelo quando vai a votare la prossima volta.