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Che fine ha fatto il nuovo ospedale di Teramo da 284 milioni di euro a salire?

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Vi ricordate la conferenza stampa?
"L’ospedale sarà un hub per acuti con 500 posti letto per intensità di cura, tecnologico, flessibile, grande, nuovo. Non sarà un quarto lotto ma un vero e proprio ospedale nuovo e autonomo. Sarà un cantiere imponente e sicuramente ci saranno dei disagi ma senza interruzione per l’attività sanitaria.
Sarà flessibile per adeguarsi alle esigenze della medicina 4.0 con l’intelligenza artificiale, la sanità digitale, la chirurgia robotica. Permetterà una migliore gestione dei posti letto e dei tempi di ricovero. Ci sarà una rimodulazione della degenza: le aree saranno tutte contigue così il paziente critico non dovrà subire il disagio dello spostamento. Saranno previsti anche l’asilo e la mensa.
Sarà attrattivo per i pazienti e per il personale qualificato. Moderno, tecnologico ed efficiente. Non sarà solo un grande contenitore ma anche eccellente nei contenuti".... 

Sono trascorsi dieci mesi da quella conferenza stampa e tutto tace.
Tace la maggioranza, tace la sanità regionale, locale, tace il comitato di quartiere per il nuovo ospedale a Villa Mosca.Tace il comitato ristretto dei sindaci. Tace la politica. 
La minoranza ha sempre urlato che non ci sarebbero stati i fondi e tutto è rimasto in un silenzio assordante.
Quella minoranza che dovrebbe ridestarsi e dedicare una giornata al mese in conferenza stampa davanti al Mazzini di Teramo. 
La verità a prova di smentita? Il nuovo ospedale di Teramo rimarrà sulla carta. Forse verrà realizzato un padiglione di eccellenza con nuove sale operatorie. A noi interessa il contenuto prima del contenitore; a noi interessa l'acquisto di nuove tecnologie e l'assunzione di eccellenze mediche e in prospettiva di giovani e valenti operatori sanitari. A noi interessano le liste di attesa che sono arrivate anche a Giugno 2028. A noi interessa la verità della provincia teramana, relegata a fanalino di coda in Regione Abruzzo. Quella politica teramana che sta diventando terra di conquista anche di consensi da parte di un bacino elettorale sempre più aquilano. La Provincia più bella d'Abruzzo che paga per tutte un prezzo altissimo. Attendiamo la prossima conferenza stampa e i prossimi annunci ma se tutta la politica teramana, il tessuto imprenditoriale e le eccellenze non si riuniranno sotto un unico e condiviso manifesto, la provincia aprutina sarà tagliata fuori da ogni grande progetto e opere di investimento.

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Commenti

Condivido l'articolo della Redazione.

A boccaloni!!!
Affacciatevi alla finestra che ci sono gli asini che volano!!!!!!!!

ma soprattutto tacciono, gli acchiappagalline teramani, che vivono affermando di fare politica, dopo aver superato la Galleria del Gran Sasso (direzione L'Aquila)

L’amara realtà: Teramo e provincia non contano niente!!!

dott Falconi
Sempre un grande GRAZIE
per esserci e non dimenticare mai!!! 👍👍👍

Ma lasciate perdere, concordo al 100% con Falconi, spendeteli meglio questi soldi che nemmeno ci sono.

I teramani sono e rimarranno sempre teramani