Siamo andati a trovare i ragazzi non vedenti li abbiamo abbracciati per esternare tutta la nostra empatia e solidarietà e abbiamo regalato loro la maglia della nostra Associazione.
La nostra Associazione esterna la massima solidarietà alla signora. Quello che è accaduto non è soltanto una questione spiacevole, ma è una vera e propria discriminazione. Ricordiamo che esiste una legge da 51 anni, modificata e integrata dalla Legge 60 del 2006.
Tali leggi tutelano il diritto delle persone con disabilità visive di viaggiare con il proprio cane guida su tutti i mezzi di trasporto pubblico, inclusi i taxi.
Questo episodio è sconcertante perché ci fa capire come l’inclusione sia ancora davvero molto lontana dalla realtà. Spero e credo che questa turista venga invitata a Palazzo di Città dal sindaco perché lo stesso sindaco deve chiedere scusa alla signora per questo gravissimo episodio e perché questo non debba accadere mai più a nessun altro. L’Associazione chiede che il responsabile venga punito con sanzioni e sospensione momentanea della licenza perché questo comportamento è davvero inaccettabile. Così come sarebbe importante che l’intera categoria fosse obbligata a partecipare ad un incontro formativo di sensibilizzazione organizzato proprio dal comune di Pescara.
Al tassista, che non conosciamo, vogliamo dire che ha perso una grande occasione: quella di capire che la diversità è una grande ricchezza culturale e che al di là della norma che lo obbligava a far salire anche il cane guida, ne avrebbe tratto una vera e propria lezione di vita che non ha saputo cogliere. Oltre a chiedere scusa il tassista farebbe bene a fare un percorso di un’intera giornata proprio con una persona non vedente. Un’esperienza empatica che gli farebbe capire quale grave errore abbia commesso!
Claudio Ferrante – Presidente Associazione Carrozzine Determinate
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