Tra poco finirà la scuola e molte famiglie si stanno già attivando per trovare un campo estivo per i figli , sia per occupare il loro tempo in modo costruttivo sia perché , lavorando, trovano in queste strutture un appoggio sicuro. Quest' anno il Comune di Teramo, come lo scorso anno, ha emesso un bando per l' assegnazione di voucher come rimborso alle famiglie per le spese sostenute nei campi estivi ubicati nel territorio comunale . Nello stilare la graduatoria l' Amministrazione terrà conto di alcuni requisiti e in particolare darà la priorità ai nuclei familiari con reddito basso e/o in presenza dì un figlio disabile. Nel secondo caso viene rimborsata sia l' iscrizione ad un campo estivo con personale specializzato sia, nel caso il campo ne sia sprovvisto, le spese sostenute per l' assunzione dì un operatore scelto dalle famiglie.
A mio avviso però non si è tenuto conto di alcune difficoltà oggettive.
I campi estivi che operano nel territorio comunale non hanno personale adeguato per l' assistenza si disabili (ho telefonato di persona ad ognuno di loro).
I pochissimi centri educativo/ricreativi con personale dedicato che sono situati lontano da Teramo (Pineto - Castelnuovo) hanno dei costi settimanali altissimi (250-370 €).
Trovare un assistente formato che di occupi del disabile durante l' estate è molto difficile, a meno che non sia un operatore a cui la famiglia già si appoggia durante tutto l' anno.
A fronte di tre lunghi mesi estivi il periodo minimo di frequenza in campus sarebbe ,almeno, di 3/4 settimane.
Allora io mi chiedo.
Può una famiglia con reddito basso permettersi di ANTICIPARE le spese di un campo estivo, anche solo per pochissime settimane?
Può un nucleo familiare con reddito basso anticipare il pagamento di una struttura con personale specializzato?
E infine, può, oltre a sostenere le spese di iscrizione settimanale, ASSUMERE privatamente un operatore dedicato?
Non so per voi, ma la mia risposta è NO.
L' amministrazione secondo me, dovrebbe Promuovere, Incentivare e Sostenere la creazione di un ' filo diretto' tra i campi estivi e quelle cooperative di servizio che durante tutto l' anno scolastico, con i loro preziosissimi operatori, si occupano di bambini e ragazzi disabili.
La mia è una famiglia con reddito basso. Non ci sono più i nonni che ci aiutano economicamente e non abbiamo una logistica familiare di supporto. Abbiamo un bambino autistico di nove anni che purtroppo, visti i presupposti, durante questa lunga, interminabile estate RIMARRÀ A CASA !
Lettera Aperta

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