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Lettera aperta " Vi racconto che cosa è accaduto a mio marito, Africano, da 5 Magrebini, a Teramo"

di Giancarlo Falconi
1 minuto

"Caro Giancarlo, in merito alla sicurezza cittadina, volevo raccontarti un fatto che è accaduto a mio marito due sere fa, mentre tornava a casa dal lavoro a piedi. Vicino all'Hotel Gran Sasso, dirigendosi verso casa, è stato accerchiato da cinque ragazzi arabi che apparentemente avevano cattive intenzioni. Lui non si è fatto intimidire e gli ha puntato i pugni, gli hanno riso in faccia e poi se ne sono andati. Anche mio marito è africano,  ma è una persona civile, timorata di Dio,  integrata e lavora. Per non preoccuparmi, mi ha detto che si sarebbe difeso, ma uno contro cinque, con in tasca telefono, portafoglio e chiavi, come si difende? Quando noi andiamo in Africa,  non mi sognerei mai di non rispettare le persone e la loro legge e abitudini, uno perché mi hanno insegnato a rispettare tutto e tutti, soprattutto in casa d'altri, due perché la legge fuori dall'Italia, in particolare in certi Paesi e continenti, viene rispettata. Noi qui (quasi tutti) trattiamo bene gli stranieri, a Teramo siamo gente di cuore, carnale, per bene. Perché dobbiamo essere ripagati così? Io sono spaventata e ribadisco che noi cittadini dobbiamo prendere in mano la situazione. Collaboriamo tutti con le Forze dell'Ordine, Segnaliamo e denunciamo. Ma le leggi sulla sicurezza, dove sono? Per favore,  coalizziamoci e uniamoci per riavere ciò che da sempre ha caratterizzato Teramo: la sicurezza, la tranquillità e la "pacificità" (scusate, forse neanche esiste il termine, ma si capisce). Non possiamo stare a guardare davanti a scippi, minacce, vandalismo, cattivi esempi e prepotenza. Qui o si sta alle regole, o FUORI!!! 
Cittadina seriamente arrabbiata e preoccupata".


Lettera Firmata 

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Commenti

"Le leggi son, ma chi pon mano ad esse?"

Cara signora le leggi le fa il parlamento zeppo di liberi professionisti che ne fanno uso. I tribunali subiscono questa isteria legislativa che va inevitabilmente a condizionare la vita di tutti. Non faccio demagogia....mi guardo intorno e dopo decenni di pratica sono disorientato. Sono stato operatore di giustizia e qualcosa ho capito