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Azione in Abruzzo perde duemila voti....

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Un consiglio a Giulio Cesare Sottanelli, la visione del film Bellissima di Luchino Visconti con Walter Chiari e la meravigliosa iperbole dell'universo, Anna MAgnani. La scena del fiume è puro realismo e metafora della vita cinica. Non è un mio diletto ma di un uomo che conosce i pensieri del mondo.
La virata a destra di Azione in Abruzzo è talmente evidente anche agli uomini senza alcuna visione politica che lo stesso Presidente regionale al secondo mandato è pronto ad accogliere l'ex terzo polo in maggioranza.
Publius Sulpicius Quirinius detto Marsilio, senatore romano, con Azione a destra si è dimenticato completamente della opposizione al comune di Roseto, dove Fratelli D'Italia continua a menar fendenti e a vincere ricorsi contro Azione di Nugnes e Pavone.
Un Marsilio che si relega da solo nella categoria dei «Vir clarissimus» quel gradino basso della carriera senatoriale perchè dimentica i valori di coerenza della politica della sua destra prestata al centro.
Azione a Giulianova? Dopo aver perso la Cameli, Sottanelli rischia anche con la Piccioni e mentre Costantini chiude la decima lista, ripeto la decima, Sottanelli tenta la carta del bluff con un fantomatico terzo polo che non esiste neanche nei sogni piu indebitati. E qui presto apriremo un intero capitolo con novità clamorose da Giulianova. 

Una virata a destra che è costato al gruppo di Azione i duemila voti di Valdo di Bonaventura che saluta da signore ringraziando "...il coordinatore regionale, On. Giulio Sottanelli e il segretario provinciale Alessio D'Egidio per avermi dato questa opportunità"...in molti si attendevano le stesse parole per un uomo come Valdo che ha permesso ad Azione l'elezione di Pavone.
Un risultato quello del commercialista di Roseto paragonabile per l'esiguità dei voti a Giovanni Cavallari. Due Amministrazioni, Nugnes e D'Alberto per un pugno di elettori. 
Azione? Gira la ruota...

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