Alla fine non ho resistito.
Avevo staccato la tastiera ad ogni tentazione.
Ho sempre pensato che l'intelligenza, l'acume altrui, fosse da monito per imparare ad ascoltare.
Ho lucidato di rum la mia pipa Brebbia e ho cercato di coltivare altre sensazioni.
Poi, ho ceduto.
Una questione di debolezza.
Caro Alberto, ti ricordi?
qualche mese fa a tavola per una colazione. Eravamo io, tu, Dodo e Alessia.
Lo stronzo de I Due Punti ( mancava Nicole). Vi avevo semplicemente raccontato il prossimo futuro. Maurizio Brucchi, sindaco di Teramo, sarebbe caduto in maniera rovinosa per Teramo.
Senza salvare la faccia.
Nessuno mi ha creduto e vi avevo anche descritto come fosse inutile l'ufficio della Ricostruzione gestito con una simile tempistica.
Dopo mesi, Brucchi non è più il sindaco di Teramo e l'ufficio per la Ricostruzione non ha aperto un solo cantiere.
Ora?
Caro Alberto, sei stato cucinato a freddo.
In politica si dice vai avanti tu che io mi copro.
Veramente sei convinto di essere stato scelto come candidato sindaco dal tuo gruppo e da quello del sindaco Brucchi?
Da ciò che rimane?
L'autenticità è dettata dal silenzio dei tuoi alleati.
Sei una fiches da giocare sul tavolo politico e poi, ti sarà chiesto di fare un passo indietro.
Candidatura da consigliere intanto che il piatto ricco possa aumentare di valore.Questa è la banale cronaca. Domani, presto, tolti i paraocchi dell'umano entusiasmo, leggerai la verità.
Un abbraccio...
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Commenti
Non hai sbagliato di una virgola...come sempre...!!!
Condivido in pieno e,nel mio intimo,avevo pensato la stessa cosa già da giorni. Mi viene in mente - mi si perdoni l'accostamento - una battuta che si fa in simili occasioni "armiamoci e combattete"...
Dignità, questa sconosciuta....