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Diritto alla Salute: Che fine ha fatto la Camera Iperbarica di Teramo?

di Giancarlo Falconi
3 minuti

La scena è desolante.
IL dialogo del dolore è tra due persone affette da Fibromialgia. ( La fibromialgia, detta anche sindrome fibromialgica (abbreviazione FM) o sindrome di Atlante, è una sindrome reumatica idiopatica e multifattoriale che causa un leggero aumento della tensione muscolare, specie durante l'utilizzo degli stessi, ed è caratterizzata da dolore muscolare e ai tessuti fibrosi (tendini e legamenti) di tipo cronico - diffuso, fluttuante e migrante - associato a rigidità, astenia (calo di forza con affaticabilità), insonnia o disturbi del sonno, alterazioni della sensibilità (come eccessiva percezione degli stimoli) e calo dei livelli di serotonina[1], con possibili disturbi d'ansia e depressivi in parte dei pazienti).

La camera iperbarica di Fano che sta aiutando la cura e la disintossicazione dal dolore di una ragazza marchigiana.
A Teramo?
Non si può.
La Camera Iperbarica di Sant'Atto è ancora ferma al palo perchè non sarebbe economicamente conveniente?
Non può essere questa la ragione.
Noi indagheremo e siamo pronti per la consueta battaglia sociale e di vero diritto.

Si legge sul Corriere della Sera " «Nella terapia iperbarica - prosegue Infascelli - l’ossigeno non è legato all’emoglobina, per cui, oltre ad arrivare in quantità maggiore, perché lo si eroga ad alta pressione, arriva anche “libero” nel sangue, in una forma più semplice da utilizzare da parte delle cellule». Da qui a pensare di darlo ai neuroni sofferenti di un paziente con ictus o sclerosi multipla, con Alzheimer o Parkinson, il passo è stato breve. Ma ancora mancano prove inequivocabili di un effetto positivo, come informa Infascelli: «Quando le cellule del cervello hanno sofferto una carenza di ossigeno è ragionevole pensare che il gas puro in gran quantità possa migliorarne le condizioni. Ma se il deficit risale ad anni prima, come accade ad esempio nei bambini con autismo, è difficile che ci siano effetti eclatanti. I genitori dicono di vedere progressi e in alcuni casi sono stati anche verificati, ma si tratta di miglioramenti del 5-6% di funzioni che di fatto non modificano la qualità di vita in generale. Per di più, scompaiono sospendendo la terapia». «Lo stesso - prosegue l’esperto - vale per i tumori: negli ultimi tempi si è scoperto che l’ossigeno ad alte dosi potrebbe essere deleterio per alcuni tipi di cancro, impedendone la crescita e la formazione di metastasi. È il caso di alcuni tumori del collo, toracici, di gliomi e di leucemie e linfomi: gli studi però sono in corso e non abbiamo ancora prove inconfutabili che consentano di aggiungere queste indicazioni all’elenco “ufficiale”. Qualche anno fa eravamo sommersi di richieste da parte dei genitori di bambini autistici, e l’aspettativa, per diverse patologie, esiste». «Le sperimentazioni continuano: se alla scienza viene dato modo e tempo per condurre verifiche rigorose, sicuramente capiremo se la terapia iperbarica possa davvero essere impiegata con successo in altre malattie» conclude Infascelli. 
 

Il diritto alla Salute e alla Vita, viene rispettato a Teramo?

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