Da un'idea di Emanuel Mazzilli, nasce una nuova rubrica. Teramondo. Teramani nel mondo. Le loro storie.
Avevo solo 19 anni, quando sono partita.
Ero una piccola incosciente con gli occhi sognanti e lo spirito pieno di voglia di nuove
avventure.
Ero inconsapevole, ma non troppo per capire che la motivazione che più di ogni altra cosa mi
spingeva era l’orgoglio abruzzese, quel sentimento con cui nasci e che ti appartiene tutta la
vita, quel sottile confine tra l’ambizione e l’onestà che ti porta a voler partire con l’intento di
voler tornare arricchita di quell’esperienza, che lì non avresti mai potuto vivere.
Così fu. Decisi senza titubare. Preparai il mio unico trolley grigio e presi il primo treno,
direzione Milano.
Era il primo Settembre 2006, quella bimba timida e solare si era lasciata alle spalle la Sua
grande regione. Una regione fatta di ricordi, di amici, di speranze, di famiglia...quell’essenziale
tutto che in un attimo si allontanava con la velocità del ricordo.
Sono passati quasi sette anni da quel giorno. Ho conseguito una Laurea in ingegneria
energetica al Politecnico di Milano e sono attualmente iscritta al primo anno di dottorato di
ricerca in Scienze e Tecnologie Energetiche e Nucleari.
E’ passato molto tempo, ma la fotografia dell’Abruzzo che avevo lasciato è rimasta quasi
inalterata.
Porto solo una grande tristezza nel cuore, perché so ed ho imparato a sapere che il Nostro
paese ha un potenziale grandissimo a tutti i livelli. La politica energetica, che è quella che mi
riguarda più da vicino, non è stata mai efficace come avrebbe dovuto.
Io l’ho sempre seguita e mi sono da sempre interessata, ma non avevo quel potere critico che
mi spingesse a scrivere queste poche righe che costituiscono un impegno ed una reale presa
di coscienza per quanto potrebbe essere fatto.
Credo che il problema siano stati “ i non detti” o “i detti male”, ma non sono qui per rivangare
il passato o per rimettere in discussione le scelte.
L’essere portavoce di un futuro, è questo che realmente ho premura di trasmettere: si può
davvero crescere e crescere assieme!
Si, è vero... non sono una donna potente, non sono un’imprenditrice, non sono un’esponente
politica...sono solo un’umile ragazza, che ha studiato ed ha studiato tanto...una ragazza come
tante, forse...che ama la sua Regione, ma che è stata costretta ad allontanarsene per costruirsi
una vita futuribile.
Proprio come semplice ragazza, con la più grande umiltà del mondo, voglio scrivere per
testimoniare, che, questo mondo non è tutto sporco, che esiste un universo al di là di quello
che la corruzione vuol farci credere, che esistono degli ideali forti, chiari, prorompenti che
vanno rispolverati.
Esiste una vita oltre la forma. La vita della gente semplice, umile, la gente del sacrificio, la
gente che ha qualcosa di GRANDE da dire.
Perché non iniziamo a dare voce al valore? Perché non ci aiutiamo a risorgere? Perché non ci
tendiamo la mano, come fanno tutti i popoli di tutte le Nazioni?
Tutti hanno da dire qualcosa, tutti....
E non importa avere una Laurea o no, non importa avere tanti soldi o no... la vita mi ha
insegnato, che ci sono cose di inestimabile valore, che non possono essere comperate con la
corruzione...
Ritengo fortemente che per tornare ad essere una grande Regione sia necessario rispolverare
il valore della Nostra gente, dandogli forza e risorse.
A chi dice: “Non ci sono soldi. C’è crisi.” rispondo che nulla è impossibile se ci credi veramente.
Ritengo che la Nostra gente, abbia le risorse “in testa”, ritengo e sono fortemente convinta del
fatto che “bisogna avere un caos dentro di sé per generare una stella danzante”(cit. Nietsche)...
Non dimentichiamo mai che il progresso lo abbiamo portato Noi uomini partendo
dall’episodio di Prometeo e del fuoco...
Sono un ingegnere energetico, e lo dico con orgoglio misto ad umiltà...sono molto giovane, ho
ancora tanto da imparare, tanto da scoprire, ma sento di dire con forza che le scelte
energetiche “fatte e non” per il Nostro territorio ci renderanno sempre più schiavi delle altre
Regioni.
Ci vuole competenza, ci vuole rigore, ci vogliono scelte forti, veloci ed efficaci.
La sensibilizzazione della gente verso questi temi, deve ormai tuonare come un imperativo.
E non parlo, facendo demagogia, quella la detesto, parlo con cognizione di fatto e con la rabbia
di osservare da anni, come “gli altri paesi” si stanno muovendo e come Noi restiamo fermi con
la politica del “campa oggi, che domani si vedrà”.
Non si può pretendere che la gente sappia il bene o il male di una data tecnologia, se non gli
vengono illustrati i principi cardine ed i motivi per cui si fanno certe scelte.
Non si può demonizzare una centrale, non conoscendone REALMENTE le potenzialità ed il
suo effettivo impatto ambientale.
Non si può falsamente credere che il futuro sia nel solare fotovoltaico, quando tutti gli esperti
lo hanno scartato.
Non si può procedere con i paraocchi, in un settore che necessita di grandi competenze e
forse...senza presunzione... di giovani audaci, che vogliono offrirsi per condividere le loro
esperienze da neo-professionisti nel settore.
Ogni area, necessita di rigenerazione e di competenza, è finita l’era del passaparola...ci
vogliono numeri e serietà.
Non mi piace cercare alibi dettati dal difficile momento storico ed economico, non mi piace
credere che sia una mia impressione, non mi piace che la mia Regione viva con un solo
polmone.
Non si può vivere con un solo polmone, non si può pensare di restituire dignità al nostro
popolo togliendo il futuro a chi lotta per averlo.
Quel progresso, quella grande voglia di fare, quella grandezza storica che ci ha da sempre
caratterizzato, che fine ha fatto?
Perché camminare in una piazza di paese oggi significa ascoltare tanti discorsi laceranti, tante
realtà insoddisfatte, tante persone che soffrono per non avere la possibilità di vivere
dignitosamente.
Perché siamo arrivati a tanto? Perché non abbiamo la forza di trovare una risposta nei
giovani, che vivono lì o che si sono affermati fuori...perché non si cerca di cambiare registro,
regalando la possibilità di un futuro ad una Regione che brulica di persone valide e degne di
essere ascoltate.
Questo poche righe, frutto di riflessione e grande orgoglio abruzzese, vogliono essere solo uno
stimolo per NOI grande popolo a ridestarci, chiedendo un piccolo aiuto a chi detiene l’altro
polmone...ai giovani, ai grandi, agli anziani abruzzesi che vivono fuori dai confini della nostra
terra e che hanno tanto da dire e da insegnare.
Abruzzo chiedi aiuto a quanti hanno visto diverse realtà, diversi modi di procedere, diversi
stimoli, diverse difficoltà... credi anche in loro, perché sono da sempre tuoi figli che vogliono
tenderti la mano per aiutarti a respirare una nuova vita con un nuovo polmone.
Una NUOVA vita fatta di quanti TI portano dentro da sempre.
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Commenti
Quando le storie vengono raccontate con il cuore e oggetto di commenti grigi e invidiosi, le sfumature fanno la differenza. Preferisco l'arcobaleno all'assenza di luce.
Ringrazio l'Ingegnere Ciminà per l'alta professionalità che esprime ogni giorno, ringrazio Susanna per essere.