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Le scuse del Governatore Gianni Chiodi

di I due Punti
1 minuto

"Chiodi prima ha offeso pubblicamente i colleghi del Partito Democratico Ruffini e Di Pancrazio, accusandoli di non sapere leggere la rendicontazione dei costi del Progetto C.a.s.e. all'Aquila ed addirittura invitandoli a dimettersi per manifesta incapacità e poi ha fatto modificare le relative informazioni sul sito della Protezione Civile.
Per sua sfortuna, conoscendo la sua attitudine alla mistificazione ed alla manipolazione delle informazioni, ieri, alle ore 18,30 circa, quando aveva gia' abbondantemente offeso i colleghi Ruffini e Di Pancrazio, mi sono stampato per conservarla la pagina del sito della Protezione Civile, che riportava ancora testualmente quanto denunciato dai colleghi Ruffini e Di Pancrazio, ovvero che a fronte di uno stanziamento dichiarato di circa 1.100.000.000 euro complessivi per il Progetto C.a.s.e., ne risultavano rendicontati solo 800.000.000 euro circa.
Solo in tarda serata, dopo le offese (a quel punto del tutto gratuite ed ingiustificate di Chiodi) la pagina del sito e' stata modificata, con tanto di scuse da parte della Protezione Civile per il proprio errore.
Chiodi e', quindi, caduto nel ridicolo due volte.
La prima perché ha accusato due consiglieri regionali di opposizione di non saper leggere ciò che non potevano leggere, semplicemente perché non era scritto.
La seconda perché li ha offesi per la stessa circostanza per la quale la Protezione Civile si e', invece, scusata.
Ora Chiodi deve fare almeno come la Protezione Civile: chieda anche lui scusa!
Dei nuovi numeri (nel senso letterale del termine) forniti dalla Protezione Civile, avrò, invece, modo di parlare in separata sede".

Carlo Costantini

Capogruppo IDV Regione Abruzzo

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Commenti

Nulla di nuovo.
DIMISSIONI Ormai non scrivo più niente... Solo DIMISSIONI Ho la nausea. Questo incompetente ha ricominciato a parlare di inceneritori in Abruzzo. Ma non si vergogna per niente? Della sua immensa ignoranza, grettezza e di far parte di un partito che non esiste. Fuori dai palazzi di governo. Fuori.
Certa gente non sbaglia mai. Sbagliano i cittadini a votarli.