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Brucchi smentisce Brucchi

di I due Punti
1 minuto

Ridentem dicere verum quid vetat? Che cosa vieta di dire la verità ridendo (Orazio, Satire,1,1,24-5). Marcello Olivieri torna ad esercitare il diritto di satira e della verità.

 

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Commenti

Cinsiglirei al dottr sindaco un ripasso delle nozioni di fisica elementare riguardo al concetto di baricentro, eppure ha frequentato il liceo scientifico doce su certe cose non si scherza.........
Lo stesso ripasso si potrebbe consigliare all'autore del video, sfegatato fiancheggiatore alle elezioni del sindaco, sostenitore degli ultras per il referendum sullo stadio e sbugiardatore del sindaco, quindi di vuovo superamico del sindaco come dimostrato e dimostrabile sulla pagina "Brucchi" di facebook quindi di nuovo suo sbugiardatore. Da che parte stiamo? Quali i motivi delle oscillazioni?
Un mito e a ne sta molto simpatico. Forza Marcello e mi fa piacere che Giancarlo ospiti tutti quelli che hanno qualcosa da dire.
mi piace quel "per quanDo riguarda"...
Liana grazie...! Tantissime grazie anche a Giancarlo.
Veritas, hai ragione forse ho sbagliato a fidarmi di "Brucchi sindaco" e di questo ti do atto, però sarebbe diabolico se io avallassi tutte le assurdità che la sua amministrazione sta facendo. Io sto dalla parte dei cittadini che come ogni giorno vedono Teramo umiliata dalla presunzione e dall'arroganza di questa gente. Brucchi è un amico che conosco da quando eravamo ragazzi e sono pronto a difenderlo quando fa una cosa giusta ma in questo caso non mi sembra che lui abbia fatto una cosa giusta prendendo in giro i teramani. Sottolineo che Maurizio Brucchi per me è un amico e rimane tale ma con questo non significa che devo fare finta di nulla o sostenerlo anche nelle cose sbagliate, questo per me è essere coerente anche perchè non porto l'anello al naso. Veritas, ti saluto sperando di essere stato chiaro, grazie per l'intervento.
Veritas, scusa che non ho risposto in merito alla vicenda stadio. Aggiungo e preciso che io sono sostenitore degli ultras per il referendum sullo stadio, siamo in democrazia, vietarlo è stato un soppruso che condanno duramente. In campagna elettorale Brucchi diceva sempre che la vicenda vecchio stadio era ancora tutta da definire, insomma tutto poteva accadere. Quando gli ultras hanno chiesto il referendum io ho condiviso il loro desiderio perchè ritengo che prima di cambiare la storia di una città bisogna ascoltare i cittadini. Preciso che io tre anni prima chiesi all'ex sindaco Chiodi il referendum per l'Ipogeo, il vecchio stadio e l'arretramento della ferrovia ma la risposta che mi fu data è sotto gli occhi di tutti. Io oggi continuo a sostenere gli ultras, anzi li invito a tornare sull'argomento perchè Brucchi dovrebbe spiegare come mai con 1.000 firme sposta una farmacia comunale ma non considera 5.000 firme di cittadini che vogliono essere ascoltati per lo stadio. Veritas, l'ho detto e lo ripeto, in questa vicenda Brucchi non mi è piaciuto perchè prima ha detto "raccogliete le firme" e poi ha trovato una falsa scusa per non fare il referendum. Comunque Brucchi non poteva fare diversamente altrimenti Tancredi lo prendeva a calci.
@Marcello Olivieri: senza nessuna ombra di polemica volevo farti presente che non sono stati solo gli "ultras" a mobilitarsi per il referendum consultivo sulla sorte del vechhio, ma storico, stadio comunale; sono state raccolte più di 5.000 firme, forse 5.200, e sicuramente a Teramo non vi sono più di 5.000 ultras. Trovo riduttivo che qualcuno, non certo tu, voglia accreditare la tesi che è una questione tra i tifosi ed il sindaco, è una questione che è stata molto sentita da una larga parte della cittadinanza ed io da cittadino firmatario per il referendum sono molto, ma molto, contrariato per il fatto che quelle firme siano state buttate nel cesso.
Bakunin, condivido in pieno quello che hai scritto. Non considerare 5.000 firme è stato un atto di grande vigliaccheria e questo è uno dei motivi per cui non voterò più il sindaco Brucchi ed il "Tancredi team". Devono tornare a casa, il centrodestra teramano non mi appartiene perchè non conosce la parola "democrazia".