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Banca Tercas :Arriva un'indagine sui PCT ?

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Non sono all'altezza per scrivere un articolo di critica bancaria. Non ho la cultura economica per potermi difendere in un dibattito da salotto. Ricordo di aver avuto la fortuna di scrivere l'esatto giorno delle dimissioni dell'ex Direttore Generale Tercas, Antonio Di Matteo. Potrei scrivere sulle spese aziendali dell'ex DG, dei viaggi, della Banca di San Marino. Sono dispiaciuto per quei 500 milioni di euro e oltre del crac De Mario, garantiti dall'Unicredit Corporate Banking, Banca Italease, Dimafin e dalla stessa Tercas. Bancarotta Preferenziale e mancato versamento dell'IVA. Sapete non m'interessa di scrivere dell'avviso di garanzia per l'ex Presidente Lino Nisii, Antonio Di Matteo, il vice presidente Di Gennaro, i componenti dell'ultimo CDA Giuseppe Cingoli, Roberto Carleo, Enzo Formisani, Fabrizio Sorbi, Antonio De Dominicis, Antonio Forlini. Sono solo triste per quei soldi che potevano salvare il tessuto economico del territorio teramano, attraverso un più semplice accesso al credito. Mi sento tradito da una banca storica che rappresenta il nostro modo di risparmiare e investire. Il silenzio di Lino Nisii è deludente. Avrei gradito delle scuse. Un atto meraviglioso di eleganza. Non per la certezza della colpa ma per la responsabilità di controllo. Non mi va di scrivere di un'altra indagine sui PCT, che il buon Giacomo Saver definisce "Con un'operazione di pronti contro termine il cliente acquista dalla propria banca un determinato quantitativo di strumenti finanziari di natura obbligazionaria e si impegna a rivenderli allo stesso intermediario, ad una scadenza futura stabilita, ad un prezzo prefissato. Tale importo sarà pari al prezzo a pronti maggiorato degli interessi pattuiti maturati nel frattempo.
Caratteristica fondamentale dell'operazione è la presenza di un titolo sottostante, che passa di mano due volte. La prima dalla banca al cliente, la seconda dal cliente alla banca.
Attraverso l'operazione di pronti contro termine il risparmiatore effettua un deposito vincolato in denaro presso la propria banca che gli frutterà un interesse, ma senza la protezione del fondo interbancario di tutela dei depositi (FITD). La garanzia nei confronti del risparmiatore, infatti, è offerta dal titolo sottostante, che per tutta la durata dell'operazione resta nel conto titoli del cliente. Proprio per questo motivo, poiché la banca raccoglie denaro senza configurarsi come debitrice nei confronti dell'investitore, i PCT rientrano tra le forme di raccolta indiretta da parte del sistema bancario".

Sarà la Procura di Roma o altra sede a concludere l'informativa. Forse verranno coinvolte maggiormente le responsabilità dei colletti bianchi bancari. Voci da quasi 20 milioni di euro. Basterà attendere la scadenza e altri avvisi.
Non mi sento di aggiungere altro...per il momento.

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