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Tercas & Banca Marche. La differenza...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Ultimamente ho letto molto sul mondo dei banchieri.
Tra un viaggio e l'altro a San Marino.
Vi consiglio il sociologo Luciano Gallino con il suo saggio " Il colpo di Stato di Banche e Governi.
L'attacco alla democrazia in Europa".

Ultimamente ho studiato due commissariamenti e ho tracciato una sostanziale differenza.
Tercas e Banca Marche.
Bianconi e Di Matteo.
Due Direttori. Due strane amicizie.

Banca Marche.
Pochi mesi di doppio commissariamento hanno evidenziato circa 500 esuberi, centinaia di possibili prepensionamenti, la chiusura probabile di qualche filiale.
Circa ottanta contratti a tempo determinato verso la strada del non rinnovo.
Il licenziamento di quasi la totalità del top management.
L'ultimo in ordine cronologico il Direttore Commerciale.
Una decisione normalissima in una azienda privata.
Un simile debito deve essere stato causato da un'omessa vigilanza o altro, riscontrabile dalla sommaria informativa di Banca D'Italia.
Nel frattempo vi sono state molte audizioni in Procura e la Fondazione Carima, socio di riferimento di Banca Marche avrebbe deciso un'azione di responsabilità per 42 milioni di euro verso la PricewaterhouseCoopers Spa, la società che a fine gennaio 2012 ha certificato i bilanci della Banca delle Marche.
Stessa azione nei confronti degli organi amministrativi della Banca.

Tercas.
Nessun licenziamento del management.
Tutti al loro posto allineati e coperti.
Come se fosse stato fatto un ottimo lavoro.
A rischiare sono i colletti bianchi da prima elementare.
Circa 250/300 impiegati nel mirino di un piano di risanamento.
Nessuna azione di responsabilità firmata dal Commissario Sora, nonostante che la stessa sia pronta da molto tempo.
Quale segnale si sta dando al territorio?
Dove si trova il rinnovamento?
La questione etica?
La questione morale?

Che fine hanno fatto le indagini della Procura di Roma, che hanno portato alla consegna degli avvisi di garanzia ai vertici della Banca?
Che intenzione avrebbe la Fondazione?
Chi protegge quella parte "nera" della Tercas?
Che cosa hanno paura possa diventare pubblico da un'attenta lettura delle carte?
Chi sono i complici che hanno permesso di derubare, di un altro accesso al credito, il territorio teramano?
...noi continueremo a fare domande...e a cercare di dare qualche risposta.

 

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Commenti

Attenzione... Un licenziamento c'è stato Peccato si sia trattato di quella persona che aveva sgamato gli affari di lorsignori
Caro Giancarlo, ti pongo un quesito:Che fine avrà fatto uno dei componenti della società di revisione che ha certificato i bilanci della BancaTercas?

Perfettamente condivisibile!!! Ma cosa si deve fare per far smuovere la Procura di Teramo?

IL CALDERONE INESORABILMENTE SARÀ SCOPERCHIATO, nonostante qualcuno ci abbia collocato sopra un macigno. La battaglia, ad armi impari, che il dr . Falconi va conducendo, resistendo a pressioni,minacce e isolamento, VA AVANTI. Il sipario verrà alzato, e non si potrà più dire di non sapere. I cassetti sono già stracolmi di carte e verranno aperti , per il semplice fatto che i " custodi " non sono tenuti a tenerli chiusi a tempo indeterminato. ....allons enfants
Caro falconi, Vedo che mi hai censurato il nome di Nisii. Che fa dobbiamo dubitare anche di te???

Asterix il mio compito è tutelarvi. Io ho le carte di ciò che scrivo e so come scriverle. Subisco minacce e pressioni. Il suo commento era querelabile per due fonti normative. Che vogliamo fare? SE mi autorizza inserisco il suo commento e lei si becca la querela, ma siccome io sono responsabile preferirei essere denunciato per una seria inchiesta e non per un semplice commento. Tutto qui, libero anche di dubitare di me. In fondo lavoro 10 ore al giorno nella comunicazione per pagare le altre dieci per i Due Punti....senza prendere soldi pubblici o aprire alla pubblicità, resistendo anche alle offerte di vendita. Sono veramente un coglione.