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Le 50 euro dell'Ass. Robimarga

di Giancarlo Falconi
1 minuto

5o euro e altri casi. Solo 50 euro per una visita in un ospedale della provincia. La Procura avrebbe altre prove contro l'Ass. Robimarga. Le tirerà fuori non appena il sindaco Brucchi rifiuterà le dimissioni del suo collega di Giunta e di professione. Peculato d'uso, falso e abuso d'ufficio. Che cosa farà il nostro Primo Cittadino? Io sono controcorrente. Amo l'arena politica, il senso del vis a vis, ma se una persona è in difficoltà, mi tiro indietro. Non riesco ad infierire. La legge della giungla la lascio ai veri uomini. Fuggo dagli sciacalli dell'ultima ora. Quelli che devo uccidere appena sento scorrere un pò di sangue. Appena vedono il proprio nemico ferito a terra. Una brutta storia che ci offende come cittadini e come fedeli assertori dell'indipendeza della magistratura. Se il procuratore dovessse avere ragione, sarò il primo a chiedere le scuse pubbliche del primo cittadino, per aver dato fiducia ad un Disonesto. Se la magistratura dovesse aver torto, sarò il primo ad attaccare la Procura di Teramo per aver rovinato la reputazione di una brava persona. Una sola cosa chiedo: La velocità della giustizia. L'interdizione dai pubblici uffici o qualche altro provvedimento, se la Procura ritiene schiaccianti le prove a carico dell'Ass. Robimarga.  Alla politica teramana di Ragionare. Quando si è un eletto non si può fare un altro lavoro. Quando si è un assessore di un capoluogo di provincia non si può fare anche il medico. Al sindaco Brucchi come prassi e logica, di accettare le dimissioni del suo uomo di fiducia. L'amministrazione non può permettersi di avere intorno al suo operato... un ragionevole dubbio di illegalità.

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Commenti

mi sento male... ma dove siamo arrivati? :(
...arrivati??!!! Chiediamoci dove andremo a finire....
Non è che sotto sotto la tua reprimenda vale anche per il Sindaco, oltre che per l'Assessore?
Chi se lo ricorda? All’inizio del suo insediamento il sindaco Brucchi dichiarò in un intervista a Teleponte che bisognava riconsiderare il rapporto tra l’Università e l’ospedale a suo avviso troppo sbilanciato a favore dell’Università. Nessuno commentò. La dichiarazione in effetti era sibillina e solo gli addetti ai lavori e gli interessati capirono di che si trattasse. Cercammo allora di capire, ma ogni illazione era del tutto arbitraria. Illazioni se ne possono fare anche oggi dopo la questione Robimarga ma anche qui l’azzardo lo facciamo sotto i portici riscuotendo sicuri consensi. La notizia che invece ci sorprende è quella relativa alle dichiarazioni di Chiodi al convegno che si è tenuto a Teramo sulla sanità, citando a memoria: riduciamo il disavanzo senza toccare i servizi e razionalizzando la spesa, intervenendo ad esempio sulla riduzione delle unità operative complesse. Che significa? Proviamo a indovinare: se bisogna ridurre le unità operative complesse che significa la nomina di Robimarga primario di urologia a Giulianova? Mi sembra un’incongruenza e la solita politica che delle razionalizzazioni se ne frega ed è disposta a fare sempre delle eccezioni. Aspettiamo gli sviluppi della situazione. Brutti pensieri corrono tra i cittadini.
Su Robimarga mi astengo per carità di patria. Su Brucchi pongo un interrogativo: un capoluogo di provincia come Teramo può permettersi un sindaco part-time che esercita le sue funzioni pubbliche quando ha terminato lo svolgimento del suo lavoro? Io credo di no. Voi che ne pensate?
Un tempo, alcuni decenni orsono per assumere la funzione di amministratore pubblico su mandato elettorale occorreva il nulla osta del proprio datore di lavoro (professionisti a parte). Ora ricordo che allora pochi erano i medici che facevano politica e a costoro - se dipendenti dell'ospedale - non veniva concessa l'autorizzazione a ricoprire cariche in giunta etc. Probabilmente le regole - a volte - erano un pò troppo rigide. Ora però si è passata la misura. Noto che la maggior parte dei medici che svolgono un mandato elettorale continunano a svolgere la suddetta professione. E' cosa sconsigliabile proprio per la delicatezza della professione, osservare un adeguato periodo di sospensione. Aggiungo inoltre che in passato il Sindaco di Teramo godeva di un'indennità molto contenuta, ricordo che Gennaro Valeri non raggiungeva Lit 1.500.000 e gli assessori usufruivano di indennità simboliche oltreché del gettone di ordinanza per ciascuna seduta di Consiglio Comunale. Parte (o a volte tutte) di queste magre entrate venivano destinate alle esigenze dei propri partiti di provenienza, le cui casse - notoroamente - languivano. Ora Sindaco e Assessori ricevono un adeguato rimborso e ciononostante continuano - nella maggior parte dei casi - la loro abituale attività. Non sono daccordo e ciò è irregolare e vorrei - a qusto punto - che divenisse illegale. Mio padre che ha trascorso 20 anni come amministratore pubblico ricordo che si mise in aspettativa SENZA ASSEGNI per meglio assolvere al suo mandato e vorrei sottolineare che - all'epoca (inizio anni '80) mio padre era un manager, un manager con una retribuzione che con le proprozioni di oggi ammonterebbe ad oltre € 6.000,00/mensili. papà rinunciò e da dire che anche allora non nuotavamo nell'oro (famiglia numerosa senza beni al sole). Ora francamente il caso Robimarga mi sembra una grande stupidaggine e faccio i miei auguri all'Assessore perché tutto sia chiarito ed in fretta. Plaudo - comunque - al suo gesto di responsabilità. Resto - comunque - dell'avviso che chi amministra deve farlo gratis sono contro ogni indennità, ovviamente con tutte le garanzie per la conservazione del posto di lavoro etc. Lo so che non tutti son daccordo con me, ma ripeto si amministrava meglio quando lo si faceva gratis.
il prpblema, grosso, è che a questi non gliene frega niente di ciò che pensiamo noi.
Ormai l'urbanistica è diventata cosa per Medici, vorrà dire che io potrò inizare a fare il chirurgo ?
Qualcuno ha osservato nei commenti che 5 o 50.000 euro non fa troppa differenza, per me anche solo 5 euro presi in ambito di servizio pubblico senza contabilizzarli sarebbero sufficienti alla censura ed alla condanna. Nell'immediatenza della notizia parlando con una coppia di amici mi hanno riferito che la donna tra i due ha per tre volte pagato 100 euro in ospedale senza ricevere la ricevuta, ho invitato la signora a comunicarlo alla procura, spero che lo faccia. Stamattina leggendo sul Centro un'approfondimento della notizia mi è parso di percepire una specie di rimpianto, da parte dell'articolista, perchè il povero assessore solo per 50 euro sia stato (o meglio sarebbe se il suo boss accetterà le dimissioni condizionate alla sua approvazione) costretto ad abbandonare importanti realizzazioni urbanistiche (Hotel a 5 stelle a Piano d'Accio, nuovo Teatro Comunale, ecc.) con i relativi impegni finanziari per milioni, tanti, di euro. Ma dobbiamo essere garantisti fino a sentenza definitiva, però se la giustizia ha ritenuto di emanare un provvedimento di interdizione dalle funzioni professionali avrà avuto i suoi motivi (e le relative prove) o no? E nel caso in cui, per pura ipotesi, boss Brucchi respingesse le dimissioni ed i progetti di cui sopra andassero in porto nelle more del processo e, sempre come semplice ipotesi, l'accusato venisse condannato potremmo stare tranquilli e sereni nel sapere che chi non si è fatto scrupolo per 50 euro sia stato specchiatamente onesto con un centinaio di milioni di euro sul tavolo? Ribadisco, il dottore avrebbe fatto miglior figura a rassegnare dimissioni irrevocabili e non sottoposte al consenso del boss, avrebbe tutelato meglio se stesso e l'istituzione che ha rappresentato "sanza infamia e sanza lode".
@valerio... ci pensava il debito pubblico... huyahuahuahu dovrebbero andare a lavorare seriamente, non ad amministrare un mostro....