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Teramo e il commercio....Topitti protesta contro i gazebo. Il video

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Chi dovrebbe studiare il territorio?
Chi dovrebbe comprendere le esigenze dei singoli commercianti?
Chi dovrebbe prevedere che "chiudere" la visibilità di una vetrina è rendere fantasma un esercizio commerciale?
La crisi non è solo un'occasione per vincere una sfida contro le avversità dei tempi ma è anche un modo per la politica di giustificare la propria esistenza.

Quale politica mangia la propria essenza?

Antonio Topitti, titolare della libreria Sapienza di corso San Giorgio, ha perso le staffe della ragion pura e a cavallo del suo essere uno strillone dei diritti civili, un manifesto culturale ambulante, ha protestato contro i gazebo della Cia, che organizzerà con cento stand, la festa nazionale dell'Agricoltura nel centro storico di Teramo.
I Gazebo che chiuderanno i negozi di inizio corso San Giorgio fino al prossimo fine settimana.
Quando non esiste programmazione e rispetto...per il lavoro degli altri, per i sacrifici, i colletti bianchi e le amministrazioni dovrebbero fare un passo indietro...forse più di uno...ancora un altro...indietro...ancora...ops...il fondo.
(video di un noto lettore)

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Commenti

Il modello Teramo...
Tra una festa e l'altra, tra un gazebo e l'altro...peccato. Lo dico senza polemica ma non ho mai visto tarantolare, il Sig Topitti quando ogni sabato le bancarelle del mercato "invadono" i negozi di Corso Cerulli...Peccato! Meglio tardi che mai...
Non si possono concentrare tutte le manifestazioni nel centro storico, perché ciascuna di esse nelle sue peculiarità ha bisogno di uno spazio giusto e adeguato. E poi si dà l'immagine che Teramo è rappresentata solo dal centro storico.
Dedicato a chi li ha votati: "Adesso, fate come gli antichi". "E che cosa fecero gli antichi?" "Se fice da 'ngule?!".
Mah... E’ rischioso dare un proprio parere quando si tratta di lavoro e di dignità lavorativa, perché cosa prova un lavoratore (nel caso specifico il lavoratore / commerciante Topitti) nel momento in cui protesta perché pensa gli siano stati lesi alcuni diritti, nessuno lo può sapere meglio del diretto interessato. Pertanto, nel pieno rispetto a priori del lavoratore Topitti, mi permetto di dire che questa sua protesta mi lascia un po’ perplesso. Non certo per i modi con i quali tale dissenso è stato esternato, inutile essere ipocriti e dire che va espresso comunque e sempre con moderazione. Se c’è da stare incazzati, è giusto esserlo senza dover per forza essere dei gentlemen. Sono in verità perplesso, ovvero dubbioso, sulle reali motivazioni che avrebbero spinto Topitti a tale protesta. Parlo del Topitti commerciante ovviamente. Cioè, voglio dire… ma una manifestazione che porta movimento in centro, giusto lì sotto i portici, non dovrebbe in qualche modo favorire le attività commerciali di Piazza Martiri e Corso San Giorgio, compresa quella di Topitti? Topitti se la sente di dire che il sabato mattina, con la presenza del mercato e con venditori ambulanti che si stanziano precisamente lì dove sono stati messi gli stands di cui alla foto ed al video di questo articolo, la sua libreria non solo non ne trae alcun beneficio in termini di vendite di libri, ma addirittura subisce un danno? Sabato scorso, in occasione della festa dello sport, con tutta quella gente (e con altri stands, altri tipi di stands, anche in questo caso di fronte al suo negozio), nessun incremento di vendite di libri per Topitti? Davvero il mercato del sabato, ovvero la festa dello sport o la festa dell’agricoltura che siano, sono eventi che contribuiscono a rendere “fantasma” l’esercizio commerciale del Topitti? Non è, per caso, che è il contrario? Non è, per caso, che in un periodo in cui la crisi attanaglia non poco i negozi del centro, organizzare manifestazioni che concentrano migliaia di persone in un’area tutto sommato neanche grandissima, nella quale si trova anche il negozio di Topitti, non può che essere considerata una boccata d’ossigeno per tali esercizi commerciali? E se per caso dovesse effettivamente essere così, colui che nel video protesta a gran voce è un commerciante poco saggio ed autolesionista o, per caso, è un soggetto di schieramento opposto al colore dell’attuale giunta comunale teramana, che strumentalizza a fini politici la presenza di uno stand della fiera dell’agricoltura dinanzi al suo negozio (grazie al quale, semmai, venderà molti libri in più – glielo auguro – rispetto ai normali, “desertici” giorni)? D’altronde, perché la gioielleria accanto alla libreria di Topitti e, dall’altro lato dei portici, la tabaccheria, il negozio di borse, il negozio di scarpe, il Grande Italia e l’edicola non protestano? Perché non si schierano al fianco di Topitti nell’urlare la presunta lesione dei propri diritti, causati dalla – presunta anche in questo caso – malagestione Brucchi? In ultimo, nel video si sente Topitti chiedere ai titolari degli stands se avessero i permessi per posizionarsi lì. Io credo di si, ma la mia è pura, logica deduzione. E comunque, indipendentemente se tali permessi c’erano o meno, questa è un’altra storia che c’entra poco, a mio avviso e se ho capito bene il senso dell’articolo, con le reali motivazioni della protesta di Topitti.
Chi, se non gli stessi teramani, "lecca culo" dei vari potentati, che si sono alternati al potere, sarebbero i responsabili dello scempio di questa citta'? Come si fa a eleggere sindaco un medico? Il medico presta un giuramento sacro: quello di Ippocrate. Dovrebbe trascorrere tutto il suo tempo ai capezzali degli ammalati e non negli affanni di rintuzzare le beghe di politici di serie C e D. Abbiamo un presidente di Regione che non riesce "nemmeno a dichiarare l'ora esatta"; neanche se gliela comunicano tramite l'orologio atomico. Assessori che stentano a mettere insieme una frase di senso compiuto. Una amministrazione che ha allestito un cartellone di eventi estivi dedicato esclusivamente ai "benevotanti": dal 4 agosto al 22 agosto, niente spettacoli per intrattenere i cittadini rimasti in citta' a causa delle ristrettezze economiche. http://www.teramoculturale.it/index.php?id=3&itemid=584 Ristrettezze sopravvenute anche grazie ai "tagli" del presidente della Regione Abruzzo. Questo e' quanto i teramani hanno voluto. E allora, ben gli sta!
sembra quasi che alla nostra amministrazione non glie ne freghi proprio niente della città, quest'articolo si riallaccia benissimo all'altro di due giorni fa, i commenti potrbbero essere copiati da li e riportati qui, non sono teramano ma amo la città, POVERA TERAMO come ti stanno distruggendo...
buonasera ....delusione totale .....il sig. Topitti anche con il suo modo di fare che puo anche non piacere è stato sempre uno che ha combattuto a favore del commercio....(le altre associazioni fanno finta di non vedere ) secondo me manca comunicazione tra commercio e istituzioni......un vero peccato ....teramo sta morendo
Antonio Topitti ha perfettamente ragione. C'è troppa gente che pensa solo ai cavoli suoi e non pensa mai agli altri. Un mio prof.diceva che la mia libertà finiva appena sfiorava la libertà degli altri. Brovo Antonio sono con te
Non entro nel merito delle autorizzazioni, sicuramente qualcuno ha chiesto il permesso e questo è stato concesso visto che negli ultimi anni tutti gli ultimi arrivati vogliono piazza Martiri e dintorni. Oggi per sdoganare le proprie umili origini politiche, sportive, pseudoculturali ecc. si assiste alla sistamatica occupazione della zona in questione, occupazione militare anche con box vuoti!...... nel frattempo in pochi si sono accorti che quel lembo di zona urbana ha perso per colpa degli amministratori, dei cittadini e per via dei cambiamenti economici quella parvenza di centralità. Una festa, secondo il mio punto di vista, troverebbe migliore riuscita nel Piazzale della Madonna delle Grazie, sul Lungofiume, alla Gammarana ma capisco le diffocoltà nel considerare la relativa importanza di quell'arrogante occupazione.
Per Alessio D' Egidio : premesso che il mercato del sabato dura solo metà giornata, non otto o dieci giorni di seguito tra montaggio , duata della manifestazione e smontaggio. E' vero ! Non ho mai tarantolato in merito come sono stato costretto a fare oggi , ne lo faccio per corso San Giorgio anche se coperto da un camion di grosse dimensioni , ma ho fatto delle civili battaglie tramite l'associazione da me diretta quando ne ero presidente, che nel tratto tra il Duomo e via Muzii non ci sono più i furgoni da anni ormai , nel frattempo si sta lavorando per eliminarli del tutto dai corsi principali.
Diciamo la cosa giusta: uno scandalo di tali proporzioni non s’era mai visto in città. Dietro c’è arroganza, mancanza di rispetto non solo per il commercio ma anche per il centro storico diventato ormai terra di nessuno dove ognuno può fare quello che gli pare. Ma come si fa ad autorizzare una cosa del genere! Gli amministratori della città, con questa occupazione violenta ed impattante degli spazi urbani da parte della CIA, ormai dànno il via libera a tutti, secondo una prassi che considera la piazza il corso e tutto il centro storico, già abbondantemente degradato, terra di incursioni barbariche, all’insegna della più totale mancanza di organizzazione e di decoro. Anche Sportissimamente, di per sé di lodevole significato, si svolge all’insegna della più totale disorganizzazione, senza controllo e senza un minimo di razionalità per il flusso enorme di visitatori. Sicurezza zero: si inciampava spesso nei fili dell’elettricità, altro scandalo su cui nessuno vigila. Mi verrebbe da citare qualche invettiva di Sgarbi, ma lascio perdere...
Va bene, oramai è chiaro che in molti non trovano altro modo di sfogarsi per il generale disagio in cui ci troviamo attraverso l’attacco sistematico all’amministrazione comunale teramana, ragionando con i paraocchi ritenendola responsabile di tutto il nefasto che ci circonda. E’ tutta colpa dell’amministrazione Brucchi, vero? L’avvento di una giunta di centrosinistra salverà la città! Si si, sicuro… Se un giorno su questo sito dovesse essere scritto un articolo su una zolla di terra divelta a Colleatterrato, i commenti relativi alla responsabilità di Brucchi & Co. per questa cosa si sprecherebbero. Domenico Attanasii prende spunto per parlare di tutt’altro (che c’entra in quest’articolo il fatto che un medico sarebbe meglio non facesse il sindaco? E la questione degli assessori ignoranti? A parte che sono suoi pareri totalmente confutabili, ma… che c’entrano con i problemi dei commercianti del centro qui evidenziati?). Altri criticano, per un motivo o per l’altro, l’organizzazione in centro delle varie manifestazioni. Mi si dovrebbe spiegare dove sta l’incongruenza di un evento da far svolgere in centro, se la ragione risiede nel farla svolgere anche per creare movimento e dare una mano agli esercizi commerciali. Forse qualcuno saprà rispondermi argomentando qualche teoria bizzarra, eppure, secondo me, se la fiera dell’agricoltura si fosse svolta alla Gammarana, i negozianti del centro sarebbero insorti dicendo “perché non in Piazza Martiri e Corso San Giorgio, così magari avremmo venduto un po’ di più?”. Insomma, come la fai la sbagli… Sarebbe carino se i commercianti del tratto Corso De Michetti - Corso San Giorgio e vie limitrofe, fossero disposti ad esibire gli scontrini emessi nel periodo di permanenza della fiera dell’agricoltura. Così… giusto per dimostrare che un ritorno economico per loro non c’è stato…
Sig. Topitti, nonostante i miei dubbi sulle sue reali ragioni di protesta per la presenza degli stands in Corso San Giorgio in questi giorni, sono certo della sua buona fede circa il suo impegno per la salvaguardia dei diritti dei commercianti in centro. Lo dico sinceramente. Poi, se lo dice anche quel Giancarlo che ha scritto sotto – se si tratta del Giancarlo che io penso – sarà certamente vero. Solo una cosa: su questo sito un articolo vecchio di tre giorni diventa già anacronistico e non interessa più a nessuno commentarlo, tuttavia lei è disposto a scrivere QUI un suo intervento fra otto giorni, dicendo se la sua attività commerciale ha avuto un incremento di vendite durante il periodo di permanenza della fiera dell’agricoltura? Senza specificare in che percentuale, giusto un si o un no. Chiaramente conto / contiamo sulla sua onestà intellettuale se dovesse decidere di dirmelo / dircelo. Vale anche per te Giancarlo, ammesso tu sia l’ex grande atleta teramano che tutti conosciamo. Grazie.
Il sig. Topitti questa volta ha ragione, non riesco a capire perchè non è stata fatta nella piazza Martiri lato destro ( dietro la Cattedrale dove si svolgono continuamente manifestazioni anzichè occupare il corso in una maniera a dir poco vergognosa coprendo le attività commerciali in modo che facciano ulteriormente minor guadagno! oppure altri siti? che sò Gammarana, piazza Dante od altri siti??? Il centro è diventato un'officina perenne dove si monta e si smonta in continuazione.....
Io ero li in quel momento con una coppia di amici di Frosinone per la prima volta a Teramo e devo dire che mi sono vergognata da teramana di quella scena (con tutto il rispetto ai commercianti ecc)...l'attenzione dal nostro duomo si è inevitabilmente spostata su di una persona che urlava e si agitava e non si capiva neanche una parola.. ...e poi come spesso capita ironizzi e sdrammatizzi dicendo "sapete prima a Teramo c'èra un manicomio!".
ORganizzare un tale evento è da lodare, certamente si potrebbe sfruttare meglio pzza martiri, invece di bloccare corso San Giorgio :)
Premesso che non siamo affatto contrari a qualsiasi tipo di manifestazione si svolga nel centro storico, in quanto riteniamo che gli eventi a prescindere dallo spessore se di carattere locale o nazionale, promuovano la città capoluogo e il territorio di rispetto. Quando si organizzano queste iniziative, andrebbero concertate con le associazioni del territorio siano essi di categoria o di semplici cittadini residenti, pertanto la Confesercenti chiede il rispetto delle norme che regolano: il transito dei mezzi d’emergenza, pronto intervento, norme che regolano la sicurezza di un cantiere aperto, l’occupazione del suolo pubblico, considerando che sotto i portici tra le attività c’è una banca, una gioielleria e una farmacia. Ci riferiamo a quanto sta accadendo in questo momento in città in merito alla festa nazionale dell’agricoltura organizzata dalla CIA, in particolare tutta l’area occupata dall’evento provocherà sicuramente dei disagi alle attività commerciali di posto fisso che soprattutto in questo momento stanno soffrendo e che tutte le vetrine verranno oscurate dai gazebo. Ci chiediamo se le autorizzazioni di merito siano state rilasciate, sia sotto l’aspetto logistico che igienico – sanitario, dal momento in cui nell’evento sono previsti anche posti di ristorazione, sapendo che nel centro storico c’è un’ordinanza che vieta la preparazione e somministrazione di alimenti che poi saranno serviti al pubblico. Presidente Confesercenti Teramo Giancarlo Da Rui
Buongiorno a tutti SI MONTA E SI SMONTA..................beata la ditta che prende l'appalto.....sarebbe bello sapere quanto costa il tutto...........
Caro Santacruz se vuoi interloquire con il sottoscritto , prima esci dall'anonimato e qualificati ( chi sei , che fai, , poi possiamo dialogore quanto ci pare per settimane intere , ivi compreso a visionari i miei corririspettivi giornalieri di quasi 12 anni di attività sotto i portici. IO nelle cose che faccio ci ho messo e continuo a mettere sempre la faccia e qualche altra cosa.............., anche se a volte in maniera poco consona , ma ognuno ha il suo caratere e lo manifesta in rapporto alle situazioni che gli si creano, penso sia legittimo conoscere anche la tua. Resto in attesa di una tua conclamata identità, non in modo privato ma pubblica su questo sito, dove intervieni su tutto, dicendo di tutto, parlando di tutti quasi mai ad oc ma il più delle volte a sprosito. ciao
@Antonio Topitti Caro Topitti, la gentile o gentile Santacruz si esercita spesso nell'inutile ma dilettevole esercizio di stile del "cantastorie". Un anonimo megafono e' ovviamente piu' libero di chi ci mette la faccia. Di conseguenza, i vari "santacruzzari" si arrogano di estrapolare e diffondere ciò che non evidenzierebbero altrimenti attraverso la rete. Di una cosa, pero', non saranno mai i detentori esclusivi: del giudizio sulla qualità dei concetti che continuano a esprimere rigorosamente nell'anonimato. Ora, "Il Club degli Anonimi anonimi" potrebbe replicare alla mia osservazione elargendo spassionati consigli, di non frequentare i blog, di spegnere il computer. Purtroppo, per il Club, si dà il caso che il tablet l'ho comprato con i miei soldi e lo tengo acceso dove, come e quando voglio. Sono consapevole che alcune forme di "masochismo" potrebbero suggestionare e progressivamente mutarsi impropriamente finanche in una attivita' artistica. E forse sarà proprio per questo motivo che leggo e ci perdo pure tempo a rispondere. Ciao, Antonio e tanta solidarieta'....
Cari Topitti ed Attanasii, se anch’io, COME VOI DUE, scrivessi su questo blog per perseguire obiettivi personal politici, direi la mia senza restare nell’anonimato. Ma siccome sono un semplice cittadino della strada che, A DIFFERENZA DI VOI DUE, non mira ad ottenere qualcosa attraverso l’esposizione del proprio pensiero, se non quello di, appunto, dire da teramano come la penso, mi guardo bene dal rivelare chi sono perché è fin troppo logico che se lo facessi, verrei crocifisso in Piazza Martiri mentre gente come voi mi prende a frustate, sol perché il concittadino Santacruz nutre seri dubbi sulla validità delle vostre ragioni. La vita è già tanto piena di affanni e di preoccupazioni, pertanto vorrei evitare di avere ulteriori seccature (soprattutto da gente come voi due) perché mi diletto a frequentare questo sito. Sono un vigliacco? E vabbè, così sia se è così che la pensate. Ma allora è vigliacco anche il 98% di chi interviene su questo sito. E’ vigliacco anche chi scrive in vostro favore, ma si firma con uno pseudonimo. Ho scritto alcune cose in relazione a questo articolo, sulle quali è legittimo non essere d’accordo. Ma non è legittimo divincolarsi con puerili scuse dai miei pareri, soprattutto se ho la pazienza di spiegarli educatamente e rispettosamente seguendo un filo logico (la qual cosa probabilmente rende noiosi i miei interventi, ma ritengo di doverli scrivere in questo modo perché ho considerazione per chi mi legge, anche per coloro che non la pensano come me e replicano unicamente offendendomi COME VOI DUE FATE ED AVETE FATTO CON ME). Topitti ed Attanasii, con tutto il rispetto per le vostre persone temo di dover giungere alla conclusione che siete degli ipocriti se non ritenete di dover rispondere compiutamente a ciò che scrivo, giustificandovi col fatto che voi vi firmate col vostro nome e cognome e io no. Potrei essere un qualunque signor “nessuno”, che vi incontra sotto i portici di Fumo e vi dice in faccia quello che io ho scritto. Accettereste il confronto con costui solo se vi esibisse la sua carta d’identità? Suvvia, fate i bravi… In questo modo non fate altro che confermare che i comunisti, oltre a mangiare i bambini, non sono avvezzi al democratico rispetto delle altrui opinioni. Ergo, in questo modo non fate altro che spianare il terreno alla prossima vittoria del centrodestra a Teramo, nonché ad una sconfitta della sinistra ancor più cocente di quella che sarà. Saluti. Santacruz
Cito letteralmente dall'ultima lettera della signora o signore "Santacruz": (...) La vita è già tanto piena di affanni e di preoccupazioni, pertanto vorrei evitare di avere ulteriori seccature (...) Stia tranquilla/o, non sono un "crocifissore", non uso la "frusta". Non ho velleita' partitiche. E sa una cosa? Non mi interessa neanche chi possa celarsi dietro un sostantivo quale "Santacruz", che a questo punto credo sia anche un sostantivo molto aggettivante! Dorma sonni sereni. L'ho gia' dimenticata...
Siamo veramente nel paese dei balocchi!!!! Non voglio entrare in merito sulla decisione dell’Amministrazione di posizionare i tendoni da circo sul corso San Giorgio. Ma in questa città basta alzare la voce per ottenere qualcosa. Ieri il Signor Topitti ha urlato ogni tipo di improperio contro i nostri Amministratori e stamattina magicamente davanti al suo negozio il gazebo era sparito e al suo posto la sua macchina comodamente parcheggiata. Innanzitutto domanderei al Sig. Topitti quale tipo di autorizzazione ha per esporre sotto i portici i libri? Allora anche la farmacia può esporre i suoi prodotti e il negozio di scarpe farci provare le scarpe direttamente sotto i portici. Secondo, se si lamenta del fatto che la cattiva Amministrazione sta uccidendo il commercio dovrebbe domandarsi che tipo di servizio offre ai cittadini Teramani esponendo la sua merce in maniera non qualificata. Invece di creare con degli arredi adeguati un salotto di lettura come tutte le altre città offrono ci propone Libri con uno strato di cinque cm di polvere, espositori presi in prestito da un supermercato marchiati Dixan, sedie di plastica bianca da offrire ai suoi Amici. Allora prima di lanciare la pietra e crocifiggere gli Amministratori tutti noi cittadini dovremmo per primi avere un senso civico.
Attana' quando finirai di ammorbarci? Ecco ti ho dato attenzione, puoi esserne felice.
Sig. Attanasii, buon senso imporrebbe di chiudere questo battibecco virtuale. Se non altro perché qualcuno dei lettori di questo sito potrebbe credere che c’è sotto qualcosa di personale fra me e lei (e Topitti). Lei sa bene che non è così. Avrei da replicarle soprattutto in merito alla sua figura di crocifissore nella quale lei non si rivede, pur avendo, lei, ampiamente dato dimostrazione di esserlo attraverso i suoi scritti. Avrei da replicarle sul suo invito al sottoscritto affinchè dorma sonno sereni. Ma mi fermo qui, anche se, col suo permesso, giusto per sdrammatizzare - confido che apprezzerà la mia ironia, non siate sempre così corrucciati voi comunisti - un punto, un ultimo, ultimissimo punto vorrei evidenziarlo (poi non interloquirò più con lei qualsiasi cosa dovesse rispondermi, glielo assicuro). Alle serie ed evidentemente anche abbastanza incalzanti argomentazioni di chi avrebbe voluto – seppur come anonimo – semplicemente confrontarsi (io), lei non ha risposto. Dapprima si è limitato semplicemente a ritenermi un “cantastorie” (e già, visto che non la penso come lei… ci rifletta allora sul suo essere o meno un crocifissore), poi si è divincolato, neanche tanto abilmente, mediante il commento al mio pseudonimo, definendolo un “sostantivo molto aggettivante”. Un sostantivo molto aggettivante? Un sostantivo molto aggettivante?????????? Ammesso che per lei – e solo per lei – significhi qualcosa, che attinenza c’è con i miei intereventi sulla protesta di Topitti e, in generale, sulla mia convinzione che le manifestazioni in centro non possono che portare beneficio ai commercianti? Pur tuttavia, siccome sono un buono, un anonimo buono, voglio darle un minimo di soddisfazione rispondendole come segue: supercazzola prematurata con scappellamento a destra, come se fosse antani. Eccole servita l’aria fritta. Contento lei… Stia bene.
Che brutta sensazione. Sono disorientato nel vedermi cosi' disegnato, come un "veicolatore di morbi transdermici". Ma la cosa che mi preoccupa di piu' e' quella di essere oggetto di attenzioni da parte di "ossessionati" dalle "croci", che addirittura vorrebbero "fissare" dei "punti" sulla mia persona, evidenziandoli forse, aggiungo io, con il rosso delle "stimmate". Lascio questo blog a malincuore. AVVISO AGLI INTERNAUTI Continuero' a postare su "i due Punti" in forma anonima, con il nickname di "Santadelizia"
Ammorbare ha diversi significati, interpretalo come "noioso". Saluti
@ildubbio Salute pure a te. Interpretala come ti pare...
Santacruz ha ragione quando afferma che le iniziative pubbliche in centro portano vantaggi ai commercianti del centro. Qualcuno guadagna di più, altri guadagnano di meno, ma sempre guadagno è. La differenza fra il più e il meno la fanno i dettagli, la dislocazione, la visibilità della vetrina, etc. Santacruz ha così ragione, che alle prossime elezioni comunali quelli del centrodestra rinunceranno a chiedere voti ai commercianti della periferia, temendo una pioggia di uova e frutta marce. Per il resto, signor Santacruz, quando definisce comunisti tutti coloro che non la pensano come lei, consiglierei la lettura dei suoi commenti agli stitici, perchè la sua litanìa diventa molto più efficace del guttalax. L'ultimo comunista che ho apprezzato e condiviso è stato Enrico Berlinguer, e se non fosse scomparso in modo prematuro, un gaglioffo come il vostro rappresentante principe, anzichè rovinare l'Italia avrebbe maturato la sua pensione continuando la carriera di cantante da balera sulle navi da crociera.
Sig. E-lettore, lei si sbaglia. Io non definisco “comunisti” coloro che non la pensano come me. Io definisco comunisti i…comunisti. Salvo lei oggi ci dica la clamorosa news che Topitti e Santadelizia Attanasii siano il primo un esponente de “La Destra” di Storace, il secondo un iscritto al Movimento Monarchico Italiano. Legga più attentamente le mie litanie (sempre se lei soffre di stitichezza ovviamente), perché ha senso tanto quanto avrebbe senso Vendola fidanzato con la Canalis, criticare il sottoscritto catapultando la questione sul problema dei commercianti di periferia e sul mio (presunto) essere berlusconiano. Direi di più, il suo post in verità sembra tanto una supercazzola in stile Santadelizia. Ma, mi creda, non perché non rispecchia il mio pensiero, bensì perché proprio non c’entra una mazza con i miei precedenti commenti su quest’articolo, posto che essi rappresentano – legga bene così poi va in bagno tranquillo – semplicemente il dubbio (non solo mio ma di moltissimi altri), legittimo oserei dire, che la piazzata di Topitti per la presenza degli stands in centro della fiera dell’agricoltura non sia stata la protesta di un commerciante, ma la palla colta al balzo strumentalmente da parte di un politicante per attaccare l’attuale amministrazione teramana. Se il diretto interessato avesse ritenuto di usare la cortesia di fugare tale dubbio attraverso interventi coerenti, concreti e possibilmente educati (come lo sono i MIEI, sempre), semmai rispondendo alle mie pertinenti domande senza pararsi le chiappe con fregnacce sull’anonimato, giuro che – se mi avesse convinto – sarei stato pronto persino a chiedere scusa per essermi permesso di sospettare qualcosa che non è. Ma tanto non è avvenuto, pertanto più indizi diventano una prova. Riscontro sua coerenza, sig. E-lettore, solo in relazione al fatto che lei ha ritenuto di scrivere su questo sito firmandosi con uno pseudonimo.