Salta al contenuto principale

Provincia: il comodo parcheggio del Comandante

2 minuti

Continuiamo il viaggio nei parcheggi interni della Provincia di Teramo, che dovrebbero essere pubblici, ma di fatto sono privati.
Ancora non riceviamo risposte, né pubbliche né private, alle nostre precedenti sollecitazioni (documentate fotograficamente) circa la costante presenza nel parcheggio interno alla sede di Via Milli delle auto private del Direttore Generale Gianna Becci e del capo Gabinetto del Presidente Catarra, Paolo Rota.
Eppure non dovrebbe essere difficile sapere chi ha il diritto di parcheggiare negli stalli interni ai palazzi provinciali, e se i dipendenti avessero tale diritto (ma non ce l’hanno), sarebbe equo garantire a tutti la possibilità di parcheggiarvi a rotazione, evitando di privilegiare proprio quelli che percepiscono gli stipendi più alti.

Questa volta, dopo numerose testimonianze verbali e fotografiche, pubblichiamo quella che presumibilmente è l’auto privata del Comandante della Polizia Provinciale, Enzo Ranalli, comodamente parcheggiata nel cortile interno del palazzo provinciale di Piazza Garibaldi.
Il Comandante della Polizia Provinciale, inutile sottolinearlo, è colui che deve far rispettare la legge ai cittadini, ragion per cui ci sembra inverosimile che lui per primo approfitti della propria condizione apicale per usufruire di un ingiusto privilegio, mentre 320 suoi colleghi dipendenti della Provincia si vedono costretti a parcheggiare a pagamento per recarsi in ufficio e non possono nemmeno godere dell’indennità da Comandante.

Speriamo che questa volta qualcuno ci risponda, il Presidente Catarra, il Vice Presidente Rasicci con delega ai parcheggi conquistata sul campo, il Direttore Generale nonché Segretario Generale Becci con esperienza pluriennale di parcheggio in stallo pubblico, qualcuno a piacere.
Facciamo presente che, in caso di mancato riscontro, inviteremo la cittadinanza a presentarsi in Provincia con la propria auto e a pretendere di poter usufruire del servizio gratuito di parcheggio per un numero di ore pari a quelle fruite dai signori di cui sopra.

La Redazione de “I Due Punti”
 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Siamo un Paese di figli e figliastri.
........in due parole piu' che parcheggio si potrebbe chiamarlo"porcheggio"???
Se vi spostate 50 mt a sinistra dalla foto, nel parcheggio dei dipendenti regionali (e in minor parte del Ministero delle Infrastrutture) dell'ex genio civile statale potrete notare solo auto personali e non d'Ufficio (raramente se ne vede una)...vedete sono parcheggiate lì anche il sabato o la domenica quando nessuno è in servizio...e ne sono tante (è strano ma non sono proporzionate alle presenze in Ufficio). Noterete magari donne con la busta della spesa il sabato entrare e uscire da quel parcheggio. Poi quando vi sarete stufati di attaccare un Ente ormai morente potete magari dare una occhiata alla Prefettura, alle sedi della Regione e dello Stato così vi accorgete che c'è tanto ma tanto di peggio.....
Ovviamente la colpa è della politica, il dipendente povero innocente che parcheggia lui è costretto fisicamente dai ricatti del politico. Se l'Italia è allo sfascio non diamo la colpa solo al politico ma anche a noi stessi... Poi fantastico vedere persone assunte dalla politica mista alla gens, appoggiare i nuovi movimenti.
Ieri passavo di li e quella macchina forse del Comandante era comodamente ancora parcheggiata li.... perciò o può oppure, come normale per chi ha potere, se ne frega delle regole. Ma si potrebbe avere una risposta definitiva su questi parcheggi riservati in Provincia? sono regolari o no? perchè non arrivano risposte ufficiali?