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GIULIANOVA: TROVATA FINALMENTE “CASETTA PICCOLINA IN CANADA’” DA 16 VANI PIU’ PISCINA

3 minuti

Dopo un’estenuante attesa durata oltre un mese, finalmente ora sappiamo che la “Casetta in Canadà” spuntata su facebook in qualche post di fine luglio non è oltre Atlantico bensì a Giulianova.

Per chi volesse dilettarsi, questi sono i link i due articoli del 4 ed del 6 agosto scorso:    

http://www.iduepunti.it/cronaca/4_agosto_2013/giulianova-sogesa-arboretti-il-pd-e-la-bomba-di-mezza-estate

http://www.iduepunti.it/cronaca/6_agosto_2013/tutte-provincia-di-teramo-le-casette-canad%C3%A0

A dare ufficialità il “misfatto” ci ha pensato Progresso Giuliese che ha presentato apposita interrogazione al Sindaco, ponendo sul tappeto altre questioni che attengono al rispetto del principio di equità fiscale a Giulianova.

Grazie alle maglie larghe presenti nella normativa che consente di accatastare gli immobili abusando di un’ampia discrezionalità, la villa della famiglia Franchi in quel di Colle San Massimo, già al centro della famosa vicenda dei tentati rimborsi post-nevicata per 190 mila euro, è stata accatastata in A3 (Abitazione di tipo economico) piuttosto che in A8 (Abitazioni in ville).

Come tutti sanno, l’IMU oggi e l’ICI ieri hanno importi legati strettamente alla classe di accatastamento; in breve, chi ha una casa A3 paga molto ma molto meno di chi la stessa casa l’ha accatastata come A8.
Questa anomalia non è ovviamente solo giuliese.

Che dire? Quella della famiglia Franchi non è faccenda che possa ritenersi strettamente privata. Non lo è per il ruolo che l’ex Senatore Franchi ha rivestito e continua a svolgere nella politica giuliese e teramana. Comprensibile, quindi, il risalto che verrà dato alla vicenda.

Così come non mancheranno i commenti di coloro i quali vorranno sottolineare come la bandiera della giustizia e dell’equità fiscale sia facile portarla pubblicamente senza preoccuparsi di ciò che si fa nella sfera privata. Oppure su quale necessità possa spingere una famiglia benestante ad accatastare in A3 una villa da 16,5 vani, con tanto di piscina ed alberi secolari. Oppure ancora su quante volte sia stata preannunciata una serie riforma del Catasto (l’ultima volta dal Governo Monti) e poi niente.

Ma quante finte A3 esistono in Italia? Progresso Giuliese declina il quesito in chiave locale e chiede al Sindaco, tra le altre cose, perché non siano stati effettuati i necessari controlli e cosa intenda fare l’Amministrazione per il futuro.
In verità, più che contro Sindaco, quelle di PG sembrano accuse mosse contro l’Assessore al Bilancio, fresco protagonista, assieme al dirigente di settore, dell’emissione di migliaia di cartelle pazze della TARSU 2011.

Si dice che non c’è due senza tre. Quale sarà il prossimo passo falso dell’Assessore al Bilancio?


La Redazione de I Due Punti
 

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Commenti

Speriamo che quei soldi il caro senatore li risputi fuori. Con gli interessi...
Se fosse - come dovrebbe essere - una 'prima casa', allora con accatastamento A/3 non avrà pagato IMU, mentre se avesse avuto una categoria A/1 o A/8 o A/9 avrebbe pagato IMU. (Anche con le nuove norme è così).
"non permetteremo mai a questi signori di recintarsi nelle propie ville senza pensare alla gente" così urlava "un" senatore di sinistra durante i suoi comizi...(riferito da un comunista di allora)