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Giulianova: Signore e Signori...Robuffo è un Mistero Buffo

7 minuti

Proviamo a rimettere ogni pedina al suo posto.
Per spiegare il titolo vi invito alla lettura di Mistero Buffo di Dario Fo con accorti distinguo (Premio Nobel per la Letteratura).

Il Comune di Giulianova pubblica un bando per la selezione di uno dei tre componenti dell’O.I.V.
Il bando, datato 14/12/2012 e a firma di Corinto Pirocchi, contiene anche uno schema di domanda compilando il quale il candidato chiedere di partecipare alla selezione pubblica ed autocertifica, tra le altre cose, ai sensi e nelle forme previste dal D.P.R. n. 445/2000, “di non rivestire incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali ovvero di non avere rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni, ovvero di non aver rivestito simili incarichi o cariche e di non aver avuto simili rapporti nell’anno precedente la designazione”. Per quale ragione solo “nell’anno precedente” e non “nei tre anni precedenti”, come prevede invece la legge, che viene espressamente richiamata nel bando con in “Visti gli artt. 14 e seguenti del Decreto Legislativo n. 150/2009 e s.m.i.”, lo sanno soltanto Pirocchi ed il Comune di Giulianova.

Esaminate le candidature, con apposita ordinanza il Sindaco nomina componente dell’O.I.V. Enrico Robuffo, Vice Coordinatore Provinciale dell’UDC, Il provvedimento reca la data del 28/12/2012.

Intervengono sul punto: Progresso Giuliese e il Cittadino Governante. A titolo personale fa outing anche il Presidente del Cirsu, Andrea Ziruolo, componente unico dell’OIV del Comune di Vasto oltre che apprezzato docente, che su Facebook rincara la dose richiamando il D. Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150, art. 14 comma 8 (“I componenti dell’Organismo indipendente di valutazione non possono essere nominati tra soggetti che rivestano incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali ovvero che abbiano rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni, ovvero che abbiano rivestito simili incarichi o cariche o che abbiano avuto simili rapporti nei tre anni precedenti la designazione”).

E il PDL? PDL non morde PDL senza la “L” come “cane non morde cane”. “Vasa Vasa” Vasanella è affaccendato a ringraziare Catarra per grazia ricevuta e inoltre non potrebbe mai smentire se stesso dopo aver dichiarato che Mastromauro è un grande amministratore. Interrogato su una successiva iniziativa di Antelli, si limiterà ad un laconico e minimalista “Non ne sapevo niente”.

Il Sindaco invece va come al solito in tv (ci andò anche al tempo degli sms fuori ordinanza al tempo delle primarie del PD) e nel corso di un’intervista si limita ad un “Il Dottor Robuffo nella sua domanda ha chiarito di non ricoprire cariche elettive o politiche, precisando che quella che gli viene attribuita non è una carica politica. Ora, se così non è … Il Sindaco prende atto dell’autocertificazione …”.

Al Primo Cittadino che si è limitato a prendere atto di quanto dichiarato da Robuffo, risponde a distanza l’UDC, nella persona del Coordinatore Provinciale del Partito.
E’ il mio Vice”, chiosa Dodo (Alfonso Di Sabatino Martina).
E in effetti Dodo ha ragione da vendere visto che Robuffo è Vice Coordinatore Provinciale dell’UDC fin dal Congresso del 22 gennaio 2012 e che non è mai cessato da quella carica.
Ma Dodo non demorde e siccome chi dovrebbe intendere non intende, cala la briscola anche su Facebook dove, riferendosi al Sindaco di Giulianova, commenta: “Evidentemente si ignora qualche insignificante dettaglio....”.

Ad onor del vero Enrico Robuffo, ancor prima di ricoprire la carica di Vice Coordinatore, è stato Vice Commissario Provinciale e successivamente Presidente Provinciale del Partito e ciò basta ed avanza per metterlo definitivamente in fuori gioco alla luce di quanto prevede l’art. 14, comma 8 del D. Lgs. n. 150/2009 sopra richiamato.

Quindi, quand’anche, per assurdo, fosse vero ciò che sostiene Robuffo, e cioè che quella di Vice Coordinatore non è una carica politica, quelle di Vice Commissario, prima, e di Presidente Provinciale, poi, lo sono invece di sicuro. Chi non ha orecchie per ascoltare ma occhi per leggere vada a consultare pure lo Statuto dell’UDC (in particolare articoli 2, 84, 86, 38, 40 lett. b, 42, 43 e 45) e lì troverà ogni risposta
(vedi http://www.udc-italia.it/Dipartimenti/ContenutiStaitci.aspx?tipo=161&dip=2).

Come fa Mastromauro a non sapere? Chi ratificò nel giugno del 2011 l’accordo per l’ingresso dell’UDC in maggioranza se non l’allora Presidente Provinciale del Partito, Enrico Robuffo? Da allora sono trascorsi meno di tre anni e, quindi, secondo la legge l’ordinanza di nomina firmata da Mastromauro il 28/12/2012 deve essere revocata.

Andiamo avanti con la narrazione.

Gianluca Antelli (PDL), Massimo Maddaloni, Laura Ciafardoni e Gianfranco Francioni, tutti e tre di Progresso Giuliese, si rivolgono direttamente al Prefetto di Teramo.
Piccolo particolare: Francioni è egli stesso componente del Direttivo Provinciale dell’UDC, come Robuffo; e sia Progresso Giuliese sia l’UDC sosterranno Monti alle prossime elezioni politiche. Fratelli coltelli.

Dulcis in fundo, Pierangelo Guidobaldi lancia il seguente monito al Sindaco: “Quest’episodio comunque servirà a fare luce sulle reali incompatibilità passate, presenti e quelle che ci saranno in futuro nel Comune di Giulianova”. Il novello Savonarola in quota UDC allude forse al caso Fraticelli (Collegio dei Revisori)?

Che dire di più? Tutta questa storia è da manicomio, un po’ come è da manicomio l’UDC, una e trina, con il centrodestra, col centrosinistra e con Monti indifferentemente, così come dimostrano anche le vicende giuliesi da giugno 2011 in poi.

Al lavoro per un'area di responsabilità nazionale. Ci sarà spazio per tutti coloro che credono nel valore della buona politica e nell'impegno della società civile. Non dovrà esserci spazio per opportunisti dell'ultima ora”. Non si direbbe ma è uno dei messaggi di Pierferdi ( Pierferdinando Casini) che l’UDC ha avuto il coraggio di condividere su Facebook.
Ma come, a dire cose così forti è proprio quell’UDC che alle amministrative del 6-7 maggio 2012, nei Comuni con meno di 15.000 abitanti, corse in 35 Comuni con il PDL ed in 36 con il PD? Credibilità saltami addosso.

A rifletterci bene, invece, il pensiero va a Rino Formica quando definiva QUESTA politica “sangue e mer ….”.

Cari Befacchia e Serpentini, mala tempora currunt.

La Redazione de I Due Punti
 

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A EGREGIE COSE IL FORTE ANIMO ACCENDE...
Egregia Redazione, quale soggetto "avente titolo", poiche mebro del direttivo provinciale, avverto l'obbligo di commentare il suo articolo per correggere doverosamente il tiro su alcune considerazioni. Innanzitutto inviterei i convenuti a distinguere l'operato del singolo, svolto a titolo personale, dalle iniziative politiche intraprese dal partito, quindi frutto di discussioni e condivisa partecipazione. Se viene pubblicato un bando o un avviso da un Ente, atteso che lo stesso non viene compilato nelle sedi di partito, il possesso di requisiti o la piena compatibilita' della carica che si intende ricoprire, afferisce esclusivamente chi lo sottoscrive. Stessa cosa dicasi per chiunque, a difesa del proprio operato, assume posizioni ufficiali inconfutabilmente insostenibili. Per cui sarebbe gradito da parte di tutti apportare i dovuti distinguo. Sulle attivita' politiche del partito, invece, vi inviterei ad essere piu' sereni, evitando cunfusioni e mistificazioni, additando qua' e la' dichiarazioni di esponenti nazionali e locali apparentemente contraddittorie. La politica dell'UDC e' nota da tempo! La battaglia per rompere gli schemi del bipolarismo fondato sulle contrapposizioni e sui personalismi, se permettete l'abbiamo fatta e vinta noi, quindi se oggi l'offerta politica delle coalizioni che si candidano a governare il paese e' piu' credibile poiche' unisce soggetti affini nelle idee e nei programmi, e' soprattutto merito nostro, dell'UDC. Cosi' come nei territori (a tal proposito vi suggerisco di citare le dichiarazioni ufficiali rese dal nostro segretario provinciale) la politica dell'UDC e' stata e sara' quella di scegliere i migliori in base alla bonta delle iniziative e delle idee, non certo in base a mere convenienze di bottega, come volete far intendere. Con tutto il rispetto per voi della redazione e per i professori Befacchia e Serpentini, che saluto affettuosamente, eviterei di affibiare etichette e sentenziare giudizi sulla politica, passando per la scorciatoia dell'operato dei militanti di partito, se non altro perche' ognuno di noi ha una storia personale e professionale che "talvolta" mal si concilia con le prerogative della "nobile arte".

Egregio signor Cimini, merito dell'Udc cosa? Il suo partito è bizantino, levantino ed il comportamento in ambito locale e nazionale negli ultimi anni ne è la riprova più lampante. Siete degli opportunisti e basta. Tanti, troppi episodi lo sottolineano ed in Italia il candido Casini (genero di Caltagirone...) è l'alfiere della politica dei tripli forni. Non siete nemmeno la brutta copia della vecchia Democrazia Cristiana!!

" La politica dell'UDC e' nota da tempo" !!!.. QUELLA DEL DOPPIO FORNO! Per L'Italia..dove si governa..meta con la sinistra, meta con la destra. Esattamente al centro...........della POLTRONA. Mastromauro non finisce mai di stupire per ingenuita' politica.
Egregio Signor Cimini, giacché Lei scrive di "posizioni ufficiali inconfutabilmente insostenibili" e visto che ormai questo caso è diventato un problema politico per il Suo Partito anche oltre i confini di Giulianova, perchè il Comitato Provinciale dell'UDC non propone al Signor Robuffo di rifiutare l'incarico?