Ancora una volta “la bellezza” viene soffocata dal laccio delle disparità di trattamento.
Succede a Canzano, dove una brillante iniziativa della Società Sportiva di calcio è stata bruscamente frenata dal cavillo burocratico.
Tutto è iniziato un anno fa, quando i dirigenti della Società all’unisono ed in accordo con la famiglia, hanno deciso di intitolare il campo sportivo comunale alla memoria di Domenico Ciminà, un uomo onesto e generoso che ha contribuito con impegno e serietà alla crescita della società ed in generale ha dato tanto allo sport nel Paese.
Canzano ha le sue memorie.
Il Prefetto ha negato la possibilità di effettuare l’intitolazione citando l’obbligatorietà dei dieci anni da trascorrere dal momento della morte di un cittadino.
E fin qui nulla da dire...dura lex sed lex…
La cosa meno carina è.... (sembra da voci bisbigliate in corridoio), che ci siano stati precedenti “noti ai più” , che abbiano smarcato i birilli burocratici con la stessa leggiadria di un lottatore di Sumo.
Vogliamo fare un esempio?
Più esempi?
E facciamolo.
Facciamoli.
Vedi il campo sportivo comunale di Teramo.
Vedi il campetto di basket all’Acquaviva di Teramo per un altro esempio.
Vedi la piazza a Scapriano di Teramo...per un altro ancora e ancora.
Continuiamo?
Tutte dedicate a persone che durante la loro vita hanno fatto del buon esempio uno stile da imitare.
A Canzano però, l’amarezza è stata vinta dal buon cuore della Società Sportiva, che ha deciso ugualmente di organizzare un evento il 28 Dicembre, dedicato alla memoria di Domenico Ciminà.
Un evento semplice ma sentito, come piace alla gente di paese, in cui, si spiegheranno alla cittadinanza ed ai presenti tutti le ragioni dell’intitolazione e le tristi (im)motivazioni della non formalizzazione.
Molti gli invitati all’evento, supervisionati dalla straordinaria mediazione di Luigi Aurelio Pomante.
Dunque, caro Prefetto, come la mettiamo?
Ci sembra un tantino che la legge non sia proprio uguale per tutti?
A Chi intitoliamo questo articolo?
Agli ultimi diversi...come noi di Canzano.
La Redazione de I Due Punti
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