Salta al contenuto principale

Lettera seconda....a Franco Arboretti

4 minuti

Domandare è lecito, cortesia è rispondere. O il semplice "chiedere" implica per Lei il reato di lesa maestà?  Comprendiamo il fastidio di chi, appena tornato da ferie meritate, trova il nostro non tenero “bentornato”. Tutto merito dei nostri numerosi e disinformati “corrispondenti” che abbiamo assoldato in quel di Giulianova.
Comunque, grazie per aver risposto anche solo per metà.

La prima reazione, dopo aver letto la Sua nota, è stata di incredulità.
Evidentemente l’ascolto non rientra tra i Suoi talenti. Diversamente, leggendo con maggior frequenza ed attenzione “I Due Punti.it” avrebbe scoperto già da tempo che con chi è maggioranza ed amministra non siamo soliti usare particolari convenevoli. Lei sa, ad esempio, quante volte abbiamo bersagliato di critiche il Suo “fratellastro” Mastromauro? Provi a contarle, se ci riesce. E Catarra? E Brucchi? E Chiodi? E Varrassi? Per non parlare delle tante “dediche” affettuose che abbiamo indirizzato ai Suoi colleghi consiglieri comunali.
Ne abbiamo risparmiato forse qualcuno? Nel caso, ce lo segnali.

Oppure dobbiamo ritenere che la serietà, che Lei sembrerebbe volere accordare a giorni alterni ai “I Due Punti.it”, sia direttamente proporzionale al gradimento espresso nei confronti di tutto ciò che il Consigliere Arboretti o “Il Cittadino Governante” pensano o fanno?
A noi pare, invece, di avere espresso vivo apprezzamento per talune iniziative de Il Cittadino Governante, anche con riferimento al Piano d’Intervento Integrato di Via Cupa. Il ruolo della vittima de I Due Punti.it non Le si addice affatto. E Mastromauro, allora, che dovrebbe dire?

Nel merito. Ripercorrendo i passi del Suo intervento, apprezziamo la dovizia di particolari con cui descrive i diversi passaggi amministrativi post-delibera di Giunta n. 346 del 14 agosto 2008 ed illustra il Suo punto di vista sull’intera vicenda, rispettabile quanto quello del Prof. Cerulli che giunge a conclusioni opposte alle Sue.
La Sua narrazione sconta tuttavia un limite assai evidente: pecca di scarsa contestualizzazione. Anzi, non ne ha affatto. Non è cosa da poco per chi viene da una ben definita formazione politica e culturale. Non è da Lei. Non è coerente con il Suo percorso.

Lo abbiamo già scritto in almeno due occasioni: la deliberazione di Giunta n. 346/2008 e le altre 40 adottate in coda alla consiliatura non sono un accidente piovuto improvvisamente dal cielo bensì il naturale frutto di una stagione, costellata da scelte urbanistiche funeste, inaugurata da Ruffini e da Capanna Senior all’insegna della “politica del fare”. Nessuno meglio di Lei può comprendere.

La proposta di P.I.I. fu il risultato di lunghe e laboriose trattative cui parteciparono l’Arpa, il Privato ed il Comune. Ci furono, prima del 14 agosto 2008, incontri, studi preliminari, bozze di accordo, consultazioni. Chi partecipò per il Comune e a che titolo?
Nella Sua narrazione tutto questo è stato rimosso. Ne conviene?

Così come vengano lasciati scivolare via alcuni accadimenti di quel 14 agosto 2008: proposta tecnica, elaborati e tavole portate in Comune poche ore prima dell’approvazione della delibera, alla vigilia di Ferragosto, alle 17.25. Istruttoria lampo ed approvazione l’ultimo giorno utile della consiliatura. Ci spiega Lei il senso di tutto questo correre pur sapendo che il Consiglio Comunale non avrebbe potuto “ratificare” entro i successivi 30 giorni visto l’arrivo del Commissario? Ci aiuti Lei a capire.

Lei preferisce puntare l’indice contro Mastromauro che noi, invece, riteniamo degno erede di una lunga tradizione. Così facendo Lei rende più frivola la lettura di una brutta pagina della storia di Giulianova, segnata dalla tentata vendita di parte di Piazza Dalla Chiesa, dalla lottizzazione Migliori-Longari, dalle numerose varianti specifiche al Prg, dall’avvio dell’iter della Variante Generale al Prg, dalla lottizzazione ex Sadam, ecc..
Chi, meglio di Lei, conosce quelle tristi vicende? Eppure …
Quanto a tutti i nostri punti di domanda che ha ritenuto non meritevoli di risposta, saranno i lettori a farsene un’opinione.

Non abbiamo la pretesa di dettare l’agenda politica de Il Cittadino Governante e non intendiamo farne il focus della nostra attività editoriale.
Né Arboretti né Il Cittadino Governante sono il centro del mondo.
Saremo tuttavia osservatori attenti delle cose che accadono anche a Giulianova.
Sarà il tempo a dire se siamo stati profeti fallaci o inascoltati.

Cordiali saluti.

La Redazione de I Due Punti
 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

"Qualora l'accordo determini variazioni degli strumenti urbanistici comunali l'accordo deve essere ratificato dal Consiglio comunale entro 30 gg. dalla data di notifica." L'accordo, appunto, ma l'accordo non è la delibera di giunta approvativa la proposta di programma integrato! Mi sembra poi che il termine ratifica differisca parecchio dal procedimento di adozione di una variante di piano regolatore, la relativa fase di pubblicità, le relative osservazioni, le relative controdeduzioni alle osservazioni presentate (nei termini di legge), la eventuale ripubblicazione della variante stessa (in caso di introduzione di modifiche sostanziose), e via dicendo .... Qui si fa (o si è fatta) una grande confusione - sembra anche dal dottor Arboretti, ma non solo - tra il procedimento di programma integrato (che, per ragioni comprensibili, dovrebbe essere assai veloce) e il procedimento ordinario di variante di piano regolatore (notoriamente assai meno spedito). Quale procedimento amministrativo doveva precisamente essere seguito in base alla delibera di giunta che approvava la proposta di programma integrato?
["La proposta di P.I.I. fu il risultato di lunghe e laboriose trattative cui parteciparono l’Arpa, il Privato ed il Comune. Ci furono, prima del 14 agosto 2008, incontri, studi preliminari, bozze di accordo, consultazioni. Chi partecipò per il Comune e a che titolo?"] Forse posso contribuire ad una risposta? Arpa SpA aveva manifestato, a me personalmente, la propria aspirazione a lasciare via Galilei e a ricollocarsi in quel terreno, in tempi ben precedenti a quelli della sindacatura Ruffini. Il Comune non partecipò mai, in alcun modo, attraverso qualsiasi esponente politico o tecnico o professionista esterno, alle lunghe trattative tra Arpa SpA e chi scrive, trattative che sfociarono nella "Proposta di P.I.I." e che si inserivano in una previsione urbanistica, GIA' PARZIALMENTE EDIFICATORIA, concernente quel particolare terreno, GIA' FATTA dalla Variante Generale di P.r.g. adottata nel 2007. La "Proposta di P.I.I." ambiva appunto a migliorare, a funzionalizzare meglio la destinazione urbanistica parzialmente edificatoria già impressa a quel particolare terreno, attraverso la previsione di un sito per l'Arpa SpA, di un sito per il campo di calcio e di un sito per il ricovero dei mezzi comunali. Certamente le esigenze di Arpa SpA, del campo di calcio, del ricovero dei mezzi comunali, furono rappresentate, a me, dall'Amministrazione Comunale, e mi sembra fossero anche già apparse da tempo, e più volte, sulla stampa locale. Ma non ci fu alcuna trattativa col Comune o con suoi singoli esponenti, politici o tecnici che fossero. Fui io personalmente, con l'aiuto di un amico, a provare a schizzare a mano (e poi via computer, con l'aiuto dell'amico) una prima idea di come provare a distribuire, all'interno di quel terreno, le varie destinazioni urbanistiche, in modo da assegnare un sito ad Arpa SpA, un sito al campo di calcio (e parcheggio), un sito al ricovero dei mezzi comunali, restando il resto della superficie territoriale d'ambito destinata a viabilità, a verde, e a sottozona artigianale e commerciale "D3". Tale elaborato fu ovviamente illustrato al dirigente urbanistico pro tempore il quale, dopo averlo successivamente esaminato con estrema attenzione, (e forse dopo aver anche suggerito delle modifiche), non lo trovò per nulla sbilanciato a favore "del privato": anzi trovò il contrario! Tale elaborato fu poi posto alla base delle varie tavole urbanistiche successivamente sviluppate ed entrate a far parte della "Proposta di P.I.I.", dopo lunghe discussioni tra chi scrive e i dirigenti di Arpa SpA (in particolare sul prezzo dell'area per Arpa SpA, sulla specifica destinazione urbanistica per Arpa SpA, sulla partecipazione di Arpa SpA, pro quota, alle spese di lottizzazione). Cordiali saluti, SCI
Ho scritto (vedi il post precedente): "Certamente le esigenze di Arpa SpA, del campo di calcio, del ricovero dei mezzi comunali, furono rappresentate, a me, dall'Amministrazione Comunale, e mi sembra fossero anche già apparse da tempo, e più volte, sulla stampa locale. Ma non ci fu alcuna trattativa col Comune o con suoi singoli esponenti, politici o tecnici che fossero." Mi sono ricordato ora che ci fu una riunione, in Comune, a proposito del campo di calcio per gli allenamenti e/0 per la squadra di Colleranesco, campo che era già stato da me disegnato su una porzione dell'ambito. Mi si chiese (mi sembra fosse presente un assessore, forse un assessore allo sport? non ricordo bene) di prevedere, oltre alla cessione gratuita del suolo, anche una "monetizzazione" per la realizzazione del campo, a cura del Comune. Mi sembra che fu in tale occasione che venne concordemente deciso che io destinassi, quale monetizzazione, l'incasso della vendita all'Arpa SpA dell'area alla stessa destinata (più di 400.000 euro). Si calcolò, si ritenne che una tale somma sarebbe potuta bastare (all'epoca) per realizzare comunque un campo "in terra battuta" e forse anche in "erba naturale", e annesso spogliatoio. SCI
Gentile Professore, i Suoi contributi arricchiscono di particolari il quadro che va via via delineandosi. Molti altri, invece, che hanno memoria degli anni andati, hanno scelto la linea del "non intervento". Sintomatico, no? Abusando della Sua disponibilità, La invitiamo a fornire ai nostri lettori informazioni più dettagliate. Quando Lei scrive "Arpa SpA aveva manifestato, a me personalmente, la propria aspirazione a lasciare via Galilei e a ricollocarsi in quel terreno, IN TEMPI BEN PRECEDENTI a quelli della sindacatura Ruffini", a che periodo specifico si riferisce? Lo stesso dicasi per: "Certamente le esigenze di Arpa SpA, del campo di calcio, del ricovero dei mezzi comunali, furono rappresentate, a me, dall'Amministrazione Comunale, e mi sembra fossero anche già APPARSE DA TEMPO, E PIU' VOLTE, sulla stampa locale". Che Lei ricordi, quando la stampa locale iniziò a scrivere di queste "esigenze"? Senza voler violare il Suo diritto alla riservatezza, è possibile sapere chi la aiutò ad elaborare quanto fu illustrato al dirigente urbanistico pro-tempore? A quando risale tale illustrazione? Ringraziando anticipatamente, voglia gradire Saluti Cordiali. La Redazione de I Due Punti
Cara Redazione, 1)Non so se vi siano "altri" soggetti che preferiscono non contribuire. Ho l'impressione, parlando del tutto in generale, e davvero senza volermi riferire ad alcuno, che molti fatti vengano usati non per discuterli nel merito ma per usarli come biglie di un biliardo, da mandare in buca, o per colpire altre biglie, magari usando le sponde. Forse questa è la ragione per la quale eventuali "altri" non contribuiscono. Io stesso cerco di contribuire quando ritengo di dover rettificare qualcosa, che non mi appare vera o che non mi appare correttamente riportata. L'amico Aczel ricorda spesso (v. il link appresso) una specie di koan, che fa più o meno così. "Qualsiasi cosa è o vera o non vera; oppure è sia vera che non vera; oppure né vera né non vera; questo è l'insegnamento del Budda." [Nagarjuna, Mulamadhyamakakarika, cap XVIII, v. 8] http://www.science20.com/greatest_science_mysteries/buddha_topoi_and_qu… 2)Arpa SpA mi aveva contattato in un periodo ben precedente al 2007, dovrei consultare le agende per essere più preciso, in un periodo nel quale certamente il Comune non era amministrato dalla sinistra o dal centro-sinistra che dir si voglia. Credo che il problema di Arpa SpA sia uno di quei problemi che le amministrazioni comunali si tramandano, fino a quando non viene risolto. 3)La stampa locale prese a trattare del problema Arpa SpA (sua ricollocazione in un nuovo contesto territoriale) eccetera, ben prima che si ponesse mano, da parte mia e di Arpa SpA, alla "Proposta di P.I.I.". Anche qui per essere preciso dovrei ritrovare ritagli di giornale o appunti (eventualmente conservati), e queste carte non le ho nel posto dove ora mi trovo. Molte vecchie informazioni poi restano sepolte per sempre dentro a pc che si guastano irrimediabilmente o che vengono persi o sui quali è piovuta acqua dal piano di sopra! 4)Ad elaborare, assieme a me, una primissima planimetria nella quale fu abbozzata la distribuzione, nell'ambito, delle varie destinazioni urbanistiche, fu un mio amico di Roma, ingegnere e abbastanza esperto in autocad. Lavorai assai brevemente, alla fine degli anni '60, nel campo della digitalizzazione di immagini ("solar flares" in particolare), al Cnuce di Pisa, ma dubito che oggi qualcuno sappia cosa era il Cnuce. Quindi non sono del tutto "digiuno" di conoscenze utili. Di nuovo non ricordo quando un elaborato fu illustrato al dirigente, dovrei cercare (vedi sopra). Sono però sicuro che il dirigente esaminò meticolosamente l'elaborato e, mi sembra di ricordare, richiese una traslazione della superficie per il campo di calcio, e forse anche altre modifiche. Il dirigente richiese modifiche anche successivamente, mi sembra alla viabilità di ambito. SCI
Grazie Professore. Sui tempi: abbiamo l'impressione che la questione ARPA risalga ai tempi del centrodestra e di Cameli. Giusto per interrompere quello che Lei ha definito "gioco di sponda", avremmo piacere di pubblicare una Sua intervista sull'argomento. La Redazione de I Due Punti p.s. In gioventù abbiamo amato l'insegnamento del Buddha e, se abbiamo imparato a conoscerLa appena un pò, "Il giuoco delle perle di vetro di Hesse". Non gioco di sponda bensì faticoso e necessario contatto e confronto con il mondo reale.
Ottimo il "Il gioco delle perle di vetro" di H.Hesse. Da quello che ho trovato, i primi contatti con i dirigenti di Arpa SpA sono del 2004 o anche precedenti, ma al momento non so essere più preciso. Quanto alle notizie di stampa ho trovato qualcosa sulle esigenze di un campo di calcio per la squadra del Colleranesco e, come si vede, le notizie sono ben precedenti alla gestazione della proposta di p.i.i. IL CENTRO. 25.7.2005. GIULIANOVA. Nata un mese fa, l’associazione sportiva Colleranesco, che militerà nel prossimo campionato di Terza categoria, è ora alla ricerca di un campo su cui poter disputare le gare agonistiche. In attesa della realizzazione di un campo di quartiere la società, che conta ben 68 soci fondatori, ha chiesto di poter utilizzare il campo Castrum. Al momento la risposta degli organi competenti è stata negativa. SCI PS: quanto all'eventuale intervista (dubito possa interessare qualcuno, forse le uniche cose che saprei dire riguardano la non-località quantistica, qualcosa vagamente simile alla indivisibilità - wholeness - del mondo, secondo le visioni orientali) ringrazio ma può essere rimandata? al momento mi trovo fuori zona e, successivamente, sarò occupato, notte e giorno, dalla raccolta dei fagiolini!
Grazie Professore. Buoni i fagiolini! Restiamo in paziente attesa. La Redazione de I Due Punti