I bambini giocano a trenta metri di distanza. Un'area di rigore. Non lo sanno ma nelle loro case, almeno un parente ha avuto il cancro. L'amianto è insistito sgretolandosi per anni nell'aria del quartiere.
Doveva essere un gioiello della Sanità teramana. Di bello è rimasto il panorama. Spettacolare. Il Gran Sasso e il Mare. Un sogno. Ci si potrebbe fare un parco giochi, un asilo nido, un Campus sportivo, una scuola, un centro di recupero, un centro sociale.
Che cosa è cambiato da oltre 1 anno?
Poco o nulla.
Siamo tornati nella proprietà dell'Asl dopo i nostri servizi sul degrado e sull'amianto.
Noi e il blogger leccese Totòweb.
Una mezza bonificata, la copertura, infatti, insiste sul tetto e tutto il resto invariato. Anzi, peggiorato.
La struttura è pericolosamente accessibile. Tutta aperta. Pronto all'uso per bambini, spacciatori e drogati. Gli stessi che in tre visite su quattro abbiamo trovato a iniettarsi la Morte nelle vene.
Al Sindaco Brucchi, responsabile della Salute Pubblica, chiediamo immediatamente la messa in sicurezza della struttura. Ciò significa che deve essere chiusa e resa inaccessibile.
Una conferenza stampa verità sulla realtà sociale della nostra Teramo. Apriamo gli occhi insieme.
Ai consiglieri di maggioranza e opposizione, una celere interrogazione comunale.
Prima la bonifica totale dall'amianto per la tutela dei cittadini che abitano nella zona. Le immagini raccontano di una Teramo sommersa. Giacigli di fortuna per la notte e un tappeto di siringhe. Ombre veloci. Scambi di bustine.
A Varrassi non chiediamo più nulla. Venturoni fa parte del presepe.
Tutto inutile. Aspettiamo il 27 Dicembre e la Giunta Regionale.
Commenta
Commenti