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Senatore Franchi, concilia?

5 minuti

"Caro Senatore Franchi, la politica ha il dovere del buon esempio, la politica ha il dovere della buona Amministrazione. La politica ha il dovere di indicare la giusta strada. La Politica ha il dovere di parlare al territorio, con un modo diretto, franco, assumendosi le proprie responsabilità attraverso il senso morale ed etico. La sua villa non è motivo d’interesse sociale. La sua villa diventa interesse di controllo amministrativo per Progresso Giuliese, se vi sono vizi normativi. Non si può accettare che un Senatore, ci scusi, ex senatore della Repubblica Italiana, risieda per il catasto in una semplice abitazione rurale invece che di lusso. La differenza non può essere a carico della collettività, ci comprende? La sua lettera è stata rispedita al mittente dai cittadini di Giulianova con una semplice richiesta, concilia? La lasciamo con una lettura nostalgica ma che anima ogni nostra singola azione quotidiana….Berlinguer e Moro…. La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico".

Parola di Progresso Giuliese....

Per la miserevole storia delle ville di lusso accatastate come A3 avremmo preferito un epilogo decisamente diverso. I capelli bianchi e la calvizie non sempre si accompagnano al senso della misura e del pudore: la lunga lettera a firma A.F. pubblicata in versione integrale sul web e, per estratto, sui principali quotidiani, dimostra esattamente il contrario.

Iniziammo a scrivere per primi, in tempi non sospetti e quando i più fingevano di non sapere, sia dei rimborsi-neve sia della "Casetta Piccolina in Canadà" intestata alla figlia dell’unico vero Senatore di Giulianova. Saremo dunque i primi a chiudere questa odiosa parentesi ma non prima di aver messo i puntini su qualche “i” di troppo.

Secondo il Senatore tutta la storia che lo riguarda si sarebbe già sgonfiata come una bolla di sapone grazie ai chiarimenti resi in Consiglio Comunale dall’Assessore al Bilancio. In verità i chiarimenti dell’Assessore non hanno chiarito alcunché.

Chi avrebbe dovuto procedere alla revisione del classamento della Casetta Piccolina in Canadà se non il proprietario dell’immobile? Nel caso della villa con piscina di Colle San Massimo siamo di fronte ad inesattezze di classamento imputabili per intero al contribuente che ha potuto quindi beneficiare non solo di una minore pressione tributaria a  livello comunale (es: per ICI, IMU, TARSU e TARES) ma anche di un più favorevole trattamento fiscale.

Di fronte a tutti i casi simili a quello della lussuosa residenza di Colle San Massimo, cosa hanno fatto fino ad oggi l’Ufficio Tributi e l’Assessore al Bilancio? Cosa hanno in animo di fare da oggi in avanti?
Procederanno agli accertamenti previsti dalla legge per il recupero, ad esempio, delle somme ICI dovute e non versate dal 2009 grazie al più mite accatastamento in A3, oltre sanzioni ed interessi?

Richiederanno a tutti i proprietari degli immobili male accatastati di presentare denuncia di variazione?

Siamo quasi certi di sì. Fare il contrario renderebbe insostenibile la posizione sia dei “tecnici”, resisi già protagonisti dell’emissione delle cartelle pazze TARSU 2011, sia dei “politici”: su tutti il Sindaco e l’Assessore al Bilancio che temono che la presenza del Senatore possa essere causa di forte imbarazzo nell'attuale fase di avvicinamento alla data delle Primarie del PD ed alle elezioni di fine maggio 2014.

Soprattutto ora che nella bozza di Legge di Stabilità 2014 si prevedono importanti sacrifici sia per le famiglie sia per gli enti locali, sarebbe oggettivamente troppo anche per un’Amministrazione come quella di Giulianova che negli ultimi due anni ha fatto poco o nulla per contrastare l’evasione e l’elusione dei tributi locali.

Dopo tanti anni di onorata carriera, il Padre morale di una certa tradizione politica giuliese si vedrà molto probabilmente costretto, obtorto collo, ad appendere le scarpette al chiodo, non senza una sottile vena di compiacimento da parte del Sindaco di Giulianova che non aspettava migliore occasione per restituire il “favore” ricevuto dal suo “patrigno” politico in occasione delle Primarie del PD di fine 2012:

http://www.iduepunti.it/cronaca/23_dicembre_2012/primarie-pd-mastromauro-vittima-del-suo-patrigno

La lunga lettera di A.F. -per molti versi inopportuna- ha sortito un effetto boomerang. Non è piaciuta affatto al popolo di facebook, che ha variamente commentato, e non è piaciuta neppure a molti concittadini del Senatore che, non del tutto consapevole delle conseguenze di certe sue dichiarazioni, si è attribuito il merito di aver fatto arretrare il tracciato dell’A14 (rectius = aver fatto spostare il casello della A14 a Mosciano), privando così Giulianova di ogni possibilità di crescita commerciale, industriale e, di conseguenza, anche demografica.

F. esce così definitivamente di scena?

La Redazione de I Due Punti

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Commenti

È ora che questi uomini della vecchia politica facciano i nonni. Il litorale giuliese si presta ad amene passeggiate con i piccoli!
Leggendo la letterina di Franchi si ha la sensazione di non capire il confine tra l'ironia e la realta'.
E' ora che qualcuno gli faccia uscire dalle tasche tutto il dovuto più gli interessi e multe per mancato pagamento
Direi che le questioni (non politiche e non etiche ma pratiche) siano queste. Il catasto (UTE all'epoca) non può aver assentito una classificazione A/3 se già esisteva la piscina (l'UTE avrebbe probabilmente imposto una categoria A/8, date le dimensioni dell'immobile e l'esistenza della piscina e altre superfici scoperte). Si deve allora ritenere che la piscina non esistesse ancora all'epoca dell'accatastamento. Ma allora al momento della successiva realizzazione della piscina (si immagina effettuata con i rituali permessi comunali!) era necessario procedere ad una variazione dell'accatastamento esistente, accatastando o riportando in mappa la piscina e variando la categoria dell'immobile da A/3 ad A/8. Si ricorda che D.M. 2.8.1969 su “Caratteristiche delle abitazioni di lusso” (Gazzetta ufficiale n.218 del 27 agosto 1969) richiama la presenza di una piscina privata. (Con un accatastamento A/8, anche in presenza di abitazione principale, si paga l'IMU, ma con A/3 no).
Ovviamente solo il centro destra e Berlusconi fanno schifo. Mentre un Onorevole Comunista amico del proletariato. hehehehe
A Giulianova dall'inizio del fosso di Mostaccio verso Mosciano mancano le fognature. A Giulianova ci sono terreni che sono stati per decenni esclusi da ogni forma di piano regolatore e sono tuttora accatastati come terreni agricoli con l'impossibilità per i proprietari di poterci fare persino una cuccia per il cane. A Giulianova i proprietari di una casa su due piani che magari era della nonna, alla morte della stessa si trovano pagare l'Imu su prima e seconda casa in quanto il comune è stato molto preciso nella gestione delle pratiche di successione e quindi di accertamento A Giulianova ci sono cittadini e CITTADINI, ci sono i fessi e i FURBETTI ma quello che mi fa incavolare è che, anche di fronte ad una violazione PALESE delle più elementari regole di convivenza civile ci si venga a dire che beh un errore può capitare. Si ma capita sempre verso i soliti a me capita sempre invece che mi mandano una cartella pazza o un accertamento per cui poi mi tocca perdere ore in comune a dimostrare di avere ragione. Ma si sa a Giulianova ci sono cittadini e CITTADINI