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Agricoltori di tutta Teramo...Unitevi

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Giorgio De Fabritiis e Manola Di Pasquale. Uno spiraglio di luce in un campo di grano. Le spighe buone. Dorate. Di pane e fantasia. Di sindacalismo, di unione, di rappresentanza. Un consorzio agrario in mano agli agricoltori. Una rivoluzione. Finalmente. Un ospedale fatto di soli medici. Uno studio di avvocati in mano agli avvocati. Le macchine con i motori. I calvi senza capelli. Gli scapigliati di cultura spettinati. Giorgio De Fabritiis che abbraccia Manola Di Pasquale. In un comunicato stampa, l'apertura politica sindacale della CIA.

"In riferimento alla dichiarazione odierna di Manola Di Pasquale che manifesta la propria disponibilità a dimettersi dal CDA del Consorzio Agrario CADA “ nel caso ci fosse la richiesta dei sindacati di puntare ad un consiglio di amministrazione fatto di solo imprenditori” noi, nell’apprezzare e ringraziarla per la sua disponibilità, dichiariamo che la nostra volontà è proprio quella di insediare nel CDA del Consorzio Agrario solo imprenditori agricoli e che analoga volontà è stata espressa in più occasioni sia da Confagricoltura che da Copagri. Siccome riteniamo molto difficile che Coldiretti, dopo i ripetuti colpi di mano perpetrati all’insaputa di tutti con l’intenzione di avere il controllo totale del Consorzio Agrario per ragioni facilmente comprensibili anche per non addetti al lavoro, rapidamente raccolga l’invito all’apertura, noi invitiamo Manola Di Pasquale, di cui ribadisco apprezziamo la disponibilità dimostrata,  a dimettersi immediatamente dal CDA del Consorzio Agrario proprio per testimoniare, con questo gesto, la volontà a voler fare in modo che il Consorzio Agrario torni ad essere patrimonio di tutti gli agricoltori e non solo di una parte. Evidenzierebbe, con questo gesto, che gli avvenimenti, cosi come negativamente succedutisi, non volevano rappresentare un comportamento finalizzato alla divisione del mondo agricolo o allo schierarsi solo con una parte della rappresentanza degli agricoltori teramani. Questo gesto favorirebbe sicuramente un’apertura di Coldiretti nei confronti delle altre Organizzazioni del mondo agricolo, vanificherebbe dubbi fino ad ora aleggiati circa un suo inspiegabile schierarsi solo con una parte, oltretutto minoritaria, della rappresentanza degli agricoltori e potrebbe, nei fatti, favorire il rilancio del Consorzio Agrario in ambito regionale che, solo caratterizzando il Consorzio Agrario come proprietà di tutto il mondo agricolo, diventerebbe punto di riferimento per l’intera agricoltura abruzzese facendola decollare anche in termini imprenditoriali, di fatturato e di utilità per tutti gli agricoltori. Noi ci aspettiamo questo gesto  di buona volontà da Manola Di Pasquale che sicuramente verrà apprezzato da tutti gli agricoltori di questa Provincia".
 
Un messaggio chiaro. Limpido. Diretto. Manola saprà raccogliere la proposta. Si chiama politica.
 
                                                                                
                                                                                                                                                                                   
 

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