Viva la fibra ottica.
Viva internet super veloce così da poter scaricare un film prima di aver finito a pettinare la nostra calvizia.
Viva i lavori a Teramo e viva quel famoso regolamento a firma del consigliere Franco Fracassa che avrebbe dovuto disciplinare gli scavi ed il conseguente ripristino delle aree pubbliche e di uso pubblico in seguito all’intervento di enti e privati.
Che fine ha fatto?
Avete visto come è stata ridotta la strada che costeggia e ospita il Castello Della Monica?
www.iduepunti.it/30_dicembre_2015/cultura-alla-teramana-lasfalto-al-castello-della-monica
Stessa identica situazione nel quartiere storico di Teramo di Porta Romana.
Una via centrale fatta di buche e meravigliose cornici di sampietrini.
I lavori ultimati per la fibra ottica di Telecom hanno lasciato un' estiva scia di sabbia a respirare altre ere pre urbanistiche.
I sampietrini abbandonati sono preda di quotidiane sparizioni mistiche.
Il sampietrino era il nome della moneta di rame emessa dalla Chiesa Cattolica intorno alla fine del mille e settecento.
Oggi?
Il segnale del degrado di una Città che perde ogni giorno le propria fondamenta.
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