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Cultura alla Teramana. L'Asfalto al Castello della Monica...

1 minuto

Abitando a trenta metri dal Castello Della Monica posso permettermi ogni giorno il lusso di guardare, scendendo in strada o dalle finestre di casa, questo meraviglioso angolo della Città.
Eccolo qui il lusso.
Eccolo qui questo meraviglioso angolo.
Via Giovanna d’Arco.
Bretella simil-pedonale che costeggia il Castello Della Monica in senso longitudinale nel padiglione principale, nel giardino e nel padiglione est.
Affidati alle amorevoli cure di amministratori dotati di tanti voti (tutto il resto non conta nulla, ovviamente), la cultura e il turismo passano attraverso fontanelle tappate, scavi di rete rozzamente tamponati, cemento buttato a casaccio e asfalto lanciato a coriandoli.
Un tempo lì c’era un acciottolato.
Ora c’è la giunta Brucchi.
Ecco come il Comune di Teramo fa turismo.
La litania lauretana è sempre quella.
Non ci sono i soldi.
Un giorno mi spiegheranno, i tizi di Piazza Orsini, a cosa servono loro.
Se non per trovarli questi soldi.

Fabrizio Primoli  

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Commenti

ma forse era il caso di farselo spiegare PRIMA di candidarsi insieme a loro.
Caro Fabrizio, sei anche tu responsabile. Ti ricordo che eri nella lista di Forza Italia. Hai supportato la giunta Brucchi. ....pertanto e' anche colpa tua se Lucantoni, Tancredi, Pista Di Stefano ecc governano...
Mi pare che non sia la prima volta che avviene questo scempio.La stessa cosa fu fatta per uno degli ingressi dell'anfiteatro. Vuol dire che la sensibilità dell'assessore del ramo è tale e tanta che le offese alla cultura vanno sempre...ripetute.BRAVO!!
Primoli caro, lei parla, parla ma non risponde. Glielo chiedo per l'ennesima volta. Cosa le aveva promesso Brucchi che poi non ha mantenuto.? La prego, non faccia orecchie da mercante. Altrimenti devo pensare che lei si è avvicinato alla politica per sedersi alla stesso tavolo dei magnaroni.
Non chiediamo a Primoli da che parte sta, chiediamo invece a chi è di parte dove sta? Cosa fa? Dov'è la cultura di Di Dalmazio, della Lucantoni, di Brucchi e di quanti si sono seduti e ancora siedono in nome della cultura e di una ricchezza, come il Castello, che si sgretola e muore come la nostra Teramo....