Era l'11 Dicembre del 2015.
Sulle pagine di Abruzzo Web si leggeva " Sit-in davanti al municipio di Pescara dei lavoratori interinali di Attiva, Spa interamente partecipata dal Comune che si occupa di gestione integrata dei servizi di igiene ambientale. Dopo 8 anni chiedono la stabilizzazione dei contratti. Tutto parte dal ricorso di un lavoratore per l'assunzione vinto davanti al giudice.
Inizia lo sciopero della fame con una lettera dal sapore di vera e profonda disperazione.
"Tra pochi giorni saranno 3 mei che siamo qui sotto questa tenda ed oggi siamo qui per portare avanti l'ennesima protesta.arriviamo a questa forma di dissenso, la più estrema tra le non violente,consci di aver iniziato una lotta quindi di doverla portare fino in fondo.
Si la lotta...MA CONTRO CHI???
All inizio pensavamo che il principale imputato fosse l ATTIVA SPA per poi spostare le nostre attenzioni verso la nostra cara amministrazione comunale...ma sotto questa tenda sono passati giorni,settimane,mesi e perfino stagioni (!!!) ed ogni giorno abbiamo appreso un fatto nuovo sulla nostra storia...la morale della favola è che siamo precari, interinali, lavoratori a termine; non esistono possibilitá di avere un lieto fine o quantomeno ciò che ci spetta di diritto, a quanto pare per qualcuno la nostra categoria equivale niente di più niente di meno all'antico schiavo egiziano che costruiva piramidi con le mani,consapevole di essere schiavo e felice di esserlo!
Abbiamo iniziato a lottare per il nostro lavoro e ci siamo ritrovati in un calderone di leggi, norme,sindaci,prefetti e ministri e ovunque ci vo non vediamo altro che facce attonite e perplesse: è proprio questo il risvolto amaro del nostro problema, NESSUNO SA COSA FARE PER RISOLVERE QUESTO GUAIO, è come se un fatto del genere non fosse mai accaduto, come se non avessimo neanche diritto a far valere le nostre ragioni.
80.000 precari solo nella pubblica amministrazione, un esercito silenzioso che altrettanto silenziosamente viene sfruttato ogni giorno per poi essere accantonato all prima occasione utile, ignorati anche da chi le battaglie le porta avanti esclusivamente per chi i diritti li ha già acquisiti e non per chi realmente non ne ha neanche uno.
Noi da uomini semplici abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere per far sentire la nostra voce e continuiamo a farlo fino alla fine anche se, i nostri interlocutori, continuano a rimanere sordi alle nostre legittime richieste.
Mentre vi scriviamo il mondo va avanti, l ATTIVA SPA continua a reclutare personale interinale nonostante le dichiarazione forse frettolose sul l'eliminazione del lavoro precario all interno dell azienda, escludendo comunque noi che non siamo rimasti fedeli anche dopo essere stati bistrattati.
Il sindaco continua a fare il sindaco nonostante non ne abbia la verve, il governatore continua a dispensare perle di saggezza e noi siamo semare qua, urliamo parliamo a voce bassa contestiamo proponiamo interpelliamo ma niente, non c é peggior sordo di chi non vuol sentire!
Ma quanto forte deve essere il nostro grido di rabbia, quanto deve durare ancora il calvario di come, al pari di noi, si ritrova nel momento decisivo della sua vita ad essere un lavoratore ma soprattutto un cittadino di seconda categoria???
NOI ANDIAMO PER LA NOSTRA STRADA, CHE È QUELLA DELLA GIUSTIZIA VERA QUELLA CHE NON PRODUCE POVERTÀ E MISERIA MA QUELLA CHE LE COMBATTE SEMPRE E COMUNQUE PER CHIUNQUE,PRECARI DI TUTTA ITALIA NON SIETE SOLI UNITEVI TUTTI ALLA NOSTRA PROTESTA,IL NOSTRO TEMPO É ADESSO!!!".
"Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati ( Pablo Neruda).
...e non finisce qui...
Commenta
Commenti