I teramani vivono nella terra dei cachi.
Hanno l'anello al naso.
In fondo si sono meritato tutto.
Ci meritiamo tutto.
Hanno avuto una banca storica come la Tercas commissariata che non andava commissariata.
Svenduta che non andava svenduta.
Una politica inesistente e una classe dirigente silenziosa e omertosa.
Vi ricordate la famosa cabina di regia sulle banche del Governatore D'Alfonso?
Aria fritta.
I teramani hanno visto i propri investimenti nelle azioni sicure Tercas, svanire e diventare rimpianti e rimorsi per tre generazioni di famiglie a venire senza avvenire.
A Bari nascono comitati su comitati per protestare contro la svalutazione delle azioni di BPA.
www.iduepunti.it/14_settembre_2016/la-banca-popolare-di-bari-e-la-protesta-degli-azionisti
A Teramo?
Risparmiatori che con un titolo in scadenza, hanno assistito a una scena che richiama ragioni di opportunità, di rispetto, di sensibilità, di etica e di morale bancaria.
Un titolo scade?
L'Operatore di filiale, sotto direttive, propone azioni di BPB.
Che ne pensa Banca D'Italia?
Nessuno ne parla.
Tutto sotto traccia.
Dopo le esperienze Tercas e Bcc Teramo, come si può pensare di collocare azioni della Popolare di Bari ai Teramani?
Senza andare a disturbare ragioni di partito come la crisi sistemica, la patrimonializzazione o Basilea 3.
Una banca del territorio deve avere rispetto della storia del territorio.
Si, ma Teramo, è un provincia senza difesa, senza economia, senza classe dirigente.
Solo Politici eunuchi.
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