C'era una volta un' Italia priva di corruzione, un' Italia prospera e ricca, un' Italia che non conosceva il debito pubblico, un' Italia in cui la scuola pubblica viveva serena.
Oggi quest' Italia non esiste più. Oggi c'è solo crisi, c'è solo regresso, ci sono solo tagli e licenziamenti.
Non ci sono più fondi, non ci sono più finanziamenti, però ci siamo ancora noi giovani, ci sono ancora i nostri sogni, i nostri desideri.
Ci siamo ancora noi pronti a difendere la nostra Esperia, pronti a difendere la nostra Costituzione e soprattutto l' istituzione scolastica dai tagli e dalla privatizzazione.
Abbiamo espresso il nostro disappunto nei confronti del decreto Aprea mediante un' assemblea permanente autogestita e una manifestazione pacifica.
Non c'è stata violenza, non ci sono stati episodi incresciosi, c'è stata collaborazione, crescita, coesione.
Dibattiti, rappresentazioni teatrali, striscioni, sono stati gli strumenti privilegiati mediante i quali abbiamo portato avanti la nostra protesta, incuranti dei dati inquietanti dello spead, dei discorsi del ministro Profumo e di alcuni commenti insulsi.
Domani scenderemo di nuovo in campo, combatteremo una nuova battaglia avvalendoci dell' occupazione, una nuova tattica, forse più incisiva, forse più significativa.
Non possiamo lasciar morire l'Istituzione scolastica non possiamo seppellire i nostri diritti. Combatteremo ancora non solo per il nostro futuro, ma anche per grandi come Mazzini, Cattaneo, Garibaldi.
Antonella De Benedictis
Terza A Liceo Classico Melchiorre Delfico
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Io adoro i ragazzi;) vai avanti Antonella....