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Teramo: Occupiamo il Liceo Classico. Primo giorno

di Anonimo
1 minuto

C'era una volta un' Italia priva di corruzione, un' Italia prospera e ricca, un' Italia che non conosceva il debito pubblico, un' Italia in cui la scuola pubblica viveva serena.
Oggi quest' Italia non esiste più. Oggi c'è solo crisi, c'è solo regresso, ci sono solo tagli e licenziamenti.
Non ci sono più fondi, non ci sono più finanziamenti, però ci siamo ancora noi giovani, ci sono ancora i nostri sogni, i nostri desideri.
Ci siamo ancora noi pronti a difendere la nostra Esperia, pronti a difendere la nostra Costituzione e soprattutto l' istituzione scolastica dai tagli e dalla privatizzazione.
Abbiamo espresso il nostro disappunto nei confronti del decreto Aprea mediante un' assemblea permanente autogestita e una manifestazione pacifica.
Non c'è stata violenza, non ci sono stati episodi incresciosi, c'è stata collaborazione, crescita, coesione.
Dibattiti, rappresentazioni teatrali, striscioni, sono stati gli strumenti privilegiati mediante i quali abbiamo portato avanti la nostra protesta, incuranti dei dati inquietanti dello spead, dei discorsi del ministro Profumo e di alcuni commenti insulsi.
Domani scenderemo di nuovo in campo, combatteremo una nuova battaglia avvalendoci dell' occupazione, una nuova tattica, forse più incisiva, forse più significativa.
Non possiamo lasciar morire l'Istituzione scolastica non possiamo seppellire i nostri diritti. Combatteremo ancora non solo per il nostro futuro, ma anche per grandi come Mazzini, Cattaneo, Garibaldi.

              Antonella De Benedictis
Terza A Liceo Classico Melchiorre Delfico
 

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Commenti

Devo dirlo: mi sento veramente orgogliosa, come madre di una studentessa del Liceo Classico Melchiorre Delfico e soprattutto come cittadina, dei nostri ragazzi. Gli studenti, naturalmente non soltanto quelli del Delfico, hanno gestito con responsabilità e creatività i giorni dell'autogestione. Difendono la scuola pubblica minata nelle premesse fondamentali, impoverita, abbandonata, squalificata. La scuola dei diritti e delle opportunità per tutti, la scuola della formazione autentica ai valori democratici e civili, non soltanto ai programmi disciplinari, la scuola dove il desiderio di crescita e di conoscenza degli studenti possa incontrare il lavoro motivato e gratificato dei docenti. La consapevolezza di quello che la scuola potrebbe essere, dovrebbe essere. Non un'utopia, ma lotta per la sopravvivenza! Adesso inizia l'occupazione, che pure guardiamo con qualche piccola preoccupazione. I nostri ragazzi, informati e uniti, hanno bisogno di fare la loro esperienza. E soprattutto hanno ragione da vendere! Daniela Ferrante
Cosa c'era una volta in Italia?!? Questa Antonella la si può perdonare giusto perchè ha 16 anni. Giusto per quello.

Io adoro i ragazzi;) vai avanti Antonella....

....E chiamiamola col suo nome: Scuola Statale. Art. 34 della Costituzione: La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso. Art. 33: L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
Qualche anno fa durante le autogestioni ed occupazioni di solito ci si Sava dentro con le canne e via dice do! I genitori prendevano I figli a pedate non gli difendevano o incoraggiavano! Come cambiano I tempi!
Per rispondere al commento di Matteo Lupi: "C' era una volta " è stata una mia scelta espressiva finalizzata ad enfatizzare il contrasto tra l' Italia degli ultimi anni e L' Italia dei primi anni novanta del secolo scorso. Mai come in questo periodo abbiamo avuto dati così inquietanti, tasso di disoccupazione così elevato etc... Basta leggere solo i titoli di un quotidiano per comprendere quanto sia calda la situazione: famiglie in difficoltà, industrie in crisi, Spread. Certo sono pienamente consapevole dell' inesistenza in passato di un' Italia " priva di corruzione", però un' Italia così corrotta e così in difficoltà io non l' avevo mai vista. p.S. io ho 18 anni e non 16 , frequento il 3 liceo, ovvero il 5 anno il liceo classico. Antonella De Benedictis
Antonella, certo che si ricorda un'Italia migliore e voi ne raccoglierete l'eredità. Disfattisti e qualunquisti resteranno come sempre a guardare... Siete meravigliosi, buona fortuna :)
Premesso che anch'io, come Falconi, " adoro i ragazzi;) vai avanti Antonella...." mi chiedo e le chiedo, cara Antonella, perché lei faccia riferimento ai primi anni novanta, proprio gli anni in cui veniva a galla tutto il marcio del sistema Tangentopoli strutturatosi nel corso degli anni '80. Forse perché i primi del '90 sono gli anni immediatamente precedenti alla discesa in campo di Berlusconi a cui si vorrebbe attribuire, più o meno consapevolmente, TUTTA la responsabilità dell'attuale sfacelo?
Condivido quanto scritto dalla Signora Daniela con una doppia postilla, però: 1) fatto salvo il valore di quanto ragazze/i stanno facendo, anche sul piano della crescita individuale e collettiva, bisogna fare i conti con l'impossibilità di raggiungere l'obiettivo (= bloccare/modificare il DDL Aprea). La mia preoccupazione è che al danno (= approvazione dell'Aprea tal quale) si aggiunga anche la beffa (= blocco della didattica per un tempo prolungato); 2) in questa vicenda mi pare manchino due interlocutori, entrambi necessari: gli adulti ed i loro rappresentanti nelle istituzioni. Sarebbe cosa buona e giusta che gli studenti chiedessero -in assemblea- alle forze politiche (subito) ed ai futuri candidati a Camera e Senato (quando saranno noti) un impegno forte a modificare sostanzialmente il Decreto.
Pardon per il refuso, sui 16-18 anni (anche io ho fatto il Classico e - sia detto tra noi - il fatto che in quell'istituto continui a rimanere una anacronistica divisione in numeri tra ginnasiali e liceali è già di per sè un valido motivo per averne un pessimo ricordo). Mi spiace perchè l'iniziativa che porti avanti, anzi portate avanti, è meritorevole di approfondimento, ma di approfondimento parlo anche nei tuoi confronti: l'Italia degni anni '90 non era per nessun motivo migliore alla nostra. Stiamo parlando del periodo di Tangentopoli e dell'ascesa del Berlusca, ti ho detto tutto. Non è davvero necessario pagare un tributo di nostalgia ad epoche in cui non hai, non avete, non ABBIAMO (ho solo 22 anni, in fondo) vissuto. Buona serata.
Condivido il commento di Enrico Gagliano. Cari ragazzi avete tutto il mio sostegno, anch'io ho frequentato le magnifiche aule del Liceo Classico di Teramo nei fantastici anni 1987-1992. Ma ricordate: il futuro è di chi si sta preparando oggi!!! L'amore per il sapere è il più grande passaporto per vincere nella vita, anche se è sempre affascinante (e sempre vero per gli atei come me) il detto: "Studere, studere, post mortem quid valere?".
Anche noi, come Daniela siamo orgogliosi di nostro figlio e degli altri studenti che da oggi stanno occupando il Liceo Classico "M. Delfico" e altri Istituti scolastici della nostra provincia. Orgogliosi perché vediamo in questi studenti il coraggio di portare avanti le loro IDEE, con Forza, Determinazione e in maniera Pacifica e Creativa...... Sanno i nostri studenti che stanno lottando per un diritto inviolabile: il diritto all'Istruzione, senza se e senza ma, che deve necessariamente essere garantito A TUTTI! Ma vi ricordate qualche tempo fa l'affermazione: " I bravi Studenti sono in classe a fare lezione e non nelle Piazze".......ovviamente la paternità della stessa è di Silvio Berlusconi....... ed è contro queste forme di qualunquismo che dobbiamo reagire a gran voce e PLAUDIRE al CORAGGIO di questi Studenti che sono a scuola ( e non a casa a dormire) per fare assemblee, dibattiti, confrontarsi e finalmente CRESCERE sulla base di veri Valori....quelli che mi auguro li accompagnino anche in futuro. Vi facciamo quindi Tanti Auguri e Forza, Forza Forza, siamo con VOI!!!!!
Cara Antonella e Cari Studenti, sono Mariarita Cerri. Domani avrei dovuto incontrarvi per parlarvi del mio Ateneo, dei suoi Corsi di Studio, delle vostre scelte future. Oggi ero ad Ancona quando mi e' giunta la notizia che l'incontro sarebbe stato annullato per occupazione della scuola.. Un po' di disagio...un po' di arrabbiatura... Ma leggendo le vostre parole così belle, profonde e garbate, desidero dirvi che, lavorando con i giovani, spesso mi sono stupita del loro silenzio. A breve riprenderanno le lezioni, come è' giusto che sia, ma sono convinta che sarete sempre orgogliosi dei questa esperienza che ha fatto sentire e leggere la vostra voce. Spero di potervi incontrare e conoscere presto. Un cordiale saluto. Mariarita Cerri