Continua la saga delle sagre alla teramana.
Nella prima puntata siamo stati assaliti, criticati, dileggiati, aggrediti, da una folla di "musicalisti" inviperiti per il nostro articolo sulla chiusura del Comunale di Teramo.
Non vi riporto la risposta della società che gestisce il Teatro di Teramo.
Non la riporto per pudore e dignità.
La verità?
Il sindaco Brucchi ha dovuto a suo rischio e pericolo, firmare un'ordinanza di apertura.
I saggi sono i saggi nonostante un Saggio sarebbe stato più Saggio.
Questione di seggio e seggiole.
Un'ordinanza soggetta a prescrizioni.
Un secondo provvedimento che diventa la prova documentale dello stato di non ottemperanza alla normativa sulla sicurezza.
Si rende obbligatoria la presenza di tre addetti all’antincendio.
Come mai non sono presenti i Vigili del Fuoco, caro Sindaco?
Chi ci mostra il certificato antincendio?
Senza problemi.
A Teramo non si fanno i lavori ma si scrivono le ordinanze.
Costa di meno.
Molto di meno...per ora...
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