Salta al contenuto principale

I Disabili hanno diritto al voto?

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Come potranno votare Lino, Liliana, Domenico e tutti quei disabili di Teramo, prigionieri dei loro appartamenti Ater?

Vi ricordate l'ultimo caso di ascensore chiuso per morosità?
"In questo articolo cercherò di mascherare, calmare, mitigare, la mia rabbia.
Respiro....perchè io posso respirare liberamente.
Perchè io posso fare tre piani di scale senza dover subire un attacco polmonare.
Perchè io non sono disabile e non abito in un edificio Ater.
Perchè io non sono Liliana che a Colleatterrato non vede soluzione al suo incubo ascensore.
Vero Gianni Chiodi?
Vero Marco Pierangeli?
Una promessa...presto torneremo a protestare sotto l'Ater, io, Tonino, Domenico e tanta altra gente.

Benvenuti a Villa Gesso.

Un quartiere dimenticato dagli Amministratori, dai politici e dalla promesse.
La storia è sempre la stessa.
Alcuni condomini non pagano la manutenzione degli ascensori e la società creditrice taglia il servizio.
Piccoli dubbi da rivolgere all'Asl, al Prefetto, alla Procura e ai Vigili del Fuoco.
Attenzione.
Può una società privata tagliare un servizio senza una sentenza di un giudice o l'ordinanza del Sindaco e la determina di un dirigente comunale?
Può tagliare l'ascensore e lasciarlo in tensione elettrica come si vede dal quadro acceso?
Può fare prigioniero un inquilino, il signor Lino, che vive, anzi, sopravvive accanto ad un respiratore portatile?

Non ci sono i soldi?
Perchè l'Ater fa pubblicità sui giornali a pagamento?
Quanto avrebbe speso?
Che cosa dovrebbe pubblicizzare?
Esiste una determina e la relativa copertura di bilancio?
La Guardia di Finanza cosa ne pensa?

Intanto il nostro amico non può uscire di casa....
Questa è la migliore delle pubblicità...complimenti.
Siete famosi...".

Lino continua a essere disperato.
Sarà il voto a correre da lui o Lino dovrà chiamare il 118, i pompieri e farsi trasportare al seggio?
Vi rendete conto che dopo la forza di una denuncia, la situazione di persone rinchiuse in casa all'Ater di Teramo stanno aumentando?
Lino è aiutato da un ex consigliere di maggioranza che ha chiesto l'anonimato fino al 26 Maggio...post elezioni.

Poi si legherà con il suo amico davanti l'Ater.
Poi potrà essere libero di prendere in mano la situazione e lottare a viso scoperto.
Noi con loro....perchè nessuno dovrà mai pensare di essere solo, di poter commettere un gesto estremo.

La chiamano disperazione.
In realtà è solo il grigiore di una società egoista.
Giorno dopo giorno.
Il nostro quotidiano che diventa Politica.
Complici.

Commenta

CAPTCHA

Commenti

I disabili sono i nostri Eroi, persone fantastiche nel cuore e nell'anima. Con una dignita' che basterebbe a muovere l'universo da qui all'eternita' ! Ma loro oggi devono combattere con il piu' terribile dei mali : la potenza del denaro e dell'uomo ad esso asservito. Non poteva capitar loro un nemico peggiore...
Ma cosa pretendono questi disabili? Non si fanno, forse, i nostri politici delle foto con loro? Non li usano forse per raccattare voti? Non fanno forse finta di provare tenerezza e slancio? Quindi la facciano finita con la pretesa di ascensori, scivoli e presidi. La smettano di richiedere l'applicazione delle normative, perché i soldi servono per accontentare l'amico, il prepotente, l'amante, non è che si possano sprecare per un diversamente abile. Insomma, uno fa il politico per essere tronfio di orgoglio mentre lo chiamano Presidente, Sindaco, Assessore, Consigliere, lo fa per racimolare qualche entrata extra, per carriera, per presenzialismo, non certo per occuparsi di chi non ha mai avuto o non ha più la forza di sgomitare e di imporsi. Io oggi sono la forza, la rabbia, la corazza di mia figlia, spero di poter essere forte abbastanza a lungo da lasciarla autonoma o con qualcuno che la segua. Che società barbara è mai quella che non cura i propri membri più fragili? Spesso mi chiedo a che mondo l'abbia mai messo i miei figli, mi chiedo dove sia la coscienza di taluni individui, loro dicono di averla pulita e io credo sia vero, del resto è impossibile sporcare qualcosa che non si usa.