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Emergenza all'ASL di Teramo. Si blocca linea internet. Saltano le analisi

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Lasciate ogni speranza a voi che entrate oggi all'Asl di Teramo per  marcatori, emocromo, azotemia, creatinina, elettoliti, ferritina, Ves, Pt, Ptt, D-Dimero, antitrombina, Proteina s e proteina c, che si potevano fare solo di giovedì.

La sorpresa per il nostro amico paziente?
Un problema di rete telecom che impedirebbe all'Asl di caricare le analisi sul sistema e di scaricarle.
Tutto da ieri pomeriggio.
Oramai 24 ore.
In sostanza tutto rinviato per l'impossibilità di comunicazione telematica.
Tutto può accadere, figuriamoci un guasto alla rete che coinvolgerebbe anche molti istituti bancari, tutto può accadere e anche il fatto di non essere responsabili ma rimane incredibile non avere un piano di riserva.

Va via la luce?
C'è un generatore di corrente.
Va via la linea di internet?
Tutto si ferma?
Carta e penna....intanto i pazienti sommano le angosce.
Intanto i laboratori convenzionati non servono più di un tot di pazienti per convenzione con l'Asl di Teramo. 
Intanto va in scena la solita disperazione quotidiana.

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Commenti

in una ASL che fa conferenze stampa/spot elettorale a tre giorni dal voto tutto è possibile
Stessa situazione o quasi all'ospedale di Atri, dove un paziente entra alle 08.00 per cacciarsi il sangue ed esce all'una, se gli va bene. Il tutto con pochi posti a sedere ed in tanti aspettano il loro turno in piedi.
E non parliamo degli appalti esterni...
Già da bambini oggi fanno calcoli complessi con la calcolatrice, e navigano in internet come professionisti. Con queste premesse diventano avvocati, dottori, insegnanti, ingegneri, ecc. Poi, all'improvviso, si bloccano la calcolatrice e la linea internet e tutto il sapere si trasforma in ignoranza. Qualche anno fa, durante una missione spaziale andarono in tilt i marchingegni elettronici. Ripiegarono sulle procedure manuali (piano B) e tornarono sulla terra. Alla Asl di Teramo devono tornare a scuola per usare carta e penna?
E' incredibile. Ho lavorato due volte in Uganda per un ospedale che si trova in una zona che al tempo fu colpita da guerra civile. Bene l'obiettivo dell'ospedale era di fornire le migliori cure possibili, con standard occidentali a una popolazione senza servizi. Ho partecipato allo sviluppo della rete informatica e dei collegamenti internet. Ovviamente abbiamo progettato le cose di modo che ci sia un backup cioè un'alternativa in caso di caduta del collegamento. Quindi abbiamo previsto due collegamenti affinché non si fermasse l'operatività che lì davvero ha a che fare con la vita umana in senso stretto. C'è anche la procedura per procedere senza collegamento, con moduli prestampati etc...Un'ospedale è un servizio da considerare mission critical;: questo concetto lo abbiamo esportato nei paesi in via di sviluppo....l'incredibile sta nel fatto che ora dobbiamo reimportare il concetto sul nostro territorio.. Incredibile e triste