Quattro anni de I Due Punti e trenta articoli sul lungo fiume di Teramo.
L'anello della discordia.
L'anello da divorzio con l'ambiente.
L'anello rotto.
L'anello al naso dei teramani.
Rifiuti sepolti con relativo percolato.
Rifiuti inghiottiti dalla vegetazione.
Diventati vegetazione loro stessi.
Interessa a qualcuno?
All'Asl?
All'Arta?
Alla Polizia Provinciale?
Al Corpo della Guardia Forestale?
Tutto tace.
Ieri pomeriggio altra passeggiata con il mio amico Giovanni.
Un medico di altri tempi e valori.
A terra sull'erba sei uomini dormivano con accanto bottiglie di vino all'ultimo respiro.
Si vedevano a mala e che pena.
Quell'erba era alta come il muro dell'indifferenza.
A terra una ragazza scrive con il proprio tablet.
A terra una coppia sta per fare all'amore.
A terra dietro la vegetazione complice, piccole discariche, capanne abbandonate, fusti di olii, amianto e tutto il residuo senza riciclo del genere umano.
Il video di sei mesi fa, girato con il buon Codirenzi, è ancora valido.
Vi rendete conto?
Nulla è stato fatto per bonificare un'area che è una vera e propria bomba ecologica.
Respirate Teramani, respirate.
I vate sono tornati, scusate quello a terra... era un water.
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