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Cipro: I teramani e l'isola del tesoro

di Giancarlo Falconi
1 minuto

A Teramo è un riflesso incondizionato, parli di Cipro e rispondi Strovolos. La città gemellata così amata dalla pallamano teramana, così amata dall'establishment teramano, vertici e vacanze, così investita dagli euro aprutini.
Che succede? Nulla o meglio, tutto.
Non è una bolla di sapone ma una pericolosa bolla economica.
La Bce è pronta con un'immissione di oltre 10 miliardi di euro con la contropartita di una tassa sui depositi in conto corrente per il 7%.
Il tasso è variabile. Il 7% inferiore ai 100mila euro, il 10% sui conti correnti superiori ai 100mila euro. I prelievi sono stati bloccati.

Mario Draghi commenta laconico
" L’economia di Cipro è piccola ma non lo è il suo rischio sistemico sull’Eurozona".
Putin avrebbe convocato il Ministro dell'economia cipriota per cercare in tutti modi di trovare un accordo migliore.
La Grecia è  il secondo passaggio e se Cipro chiede due miliardi di euro agli ellenici, la situazione è senza soluzione di ritorno.
l'Italia il terzo. Che succederà ai teramani?
La stessa fine degli altri europei. Dovranno pagare per i loro soldi? Quali ripercussioni politiche?
Chi avrebbe consigliato il simil oro?
L'Isola del tesoro è stata presa dai pirati dei caraibi.
Sono un pirata, sono un signore e in fondo...cantava il mito Iglesias...quei soldi sarebbero serviti nel nostro territorio. Una volta c'erano altri imprenditori.

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Commenti

Il gemellaggio con Strovolos parte da lontano, non è cosa dei giorni nostri.
Questi pseudo imprenditori, quasi certi evasori fiscali, non lo conoscono il detto banche e buoi dei paesi tuoi, ben gli sta!
Quanti e quali teramani stanno piangendo?
Personalmente che qualche cittadino teramano porti i risparmi a Cipro non mi importa affatto, non sopporto l'insignificanza di un gemellaggio, delle statue, delle università per anziani, degli autobus pagati dagli enti pubblici per i turisti con pensioni d'oro....che schifo
L'articolo di. Giancarlo risveglia alcune cognizioni di "Politica Economica". In ambito economico l'imprenditore e' colui che detiene fattori produttivi ( capitale,mezzi di produzione,forza lavoro e materie prime) attraverso i quali,assieme agli investimenti,contribuisce a sviluppare nuovi prodotti,nuovi mercati,stimolando quindi la creazione di nuove ricchezze sotto forma di beni e servizi utili alla Collettività A Terano non esiste questa figura imprenditoriale, ma esiste quella del faccendiere , che e' frutto di ambizioni che nulla hanno a che fare con lo spirito del bene comune. Non sono affatto dispiaciuto della sberla finanziaria cipriota subita dai furbetti faccendieri teramani.
CIPRO ...E IL SUO DOPPIO. che strana isola è cipro metà turca , metà greca, un pò dentro e un pò fuori dall'europa. già paradiso fiscale - non è nella bleck list degli stati birboni - oggi è in europa ed è divenuta un sofisticato eden erariale. rifugio quasi sicuro per chi fugge dalla fiscalità, in cerca di fondi neri. isola altamente specializzata in triangolazioni fiscali. con 5000 euri si può costituire una società in 5 giorni, sede virtuale amministratore cipriota ( soggetto economico anonimo), con possibilità di inserire azionisti finti. queste società " cartiera" producono bugiarde fatturazioni, in tal modo il proprietario " schermato " può by passare le tasse e costituire un tesoretto segreto, nella calda isola, in mezzo al meditterraneo con meravigliose spiagge. tutto questo è ben noto, da tempo ,alla u.e., alla b.c.e., alla guardia di finanza, ai p.m. di mezza, anzi tutta europa e forze anche nella nostra città. per questo credo che il prelievo forzoso è stato mirato,concordato, ben pianificato e fortemente voluto per contrastare l'evasione fiscale nell'eurozona. personalmente ritengo che l'italia non dovrà nulla temere come nulla dovranno temere i semplici risparmiatori ciprioti..........a la bonne heure