Una foto.
Una foto che impressiona per dolcezza, festa, allegria, applausi.
Un compleanno.
La foto della Principessa che mi sorride.
La foto che non pubblicherò perchè sono un egoista.
Perchè la Principessa è parte del mio immaginario.
La Principessa è il motivo per cui scrivo e in fondo vivo.
La Principessa è il simbolo di una Teramo che diventa Teramo.
La scuola di via Del Baluardo, chiamatela anche ex De Albentiis, chiamatela anche quella dietro la Noè Lucidi, come volete, avrà da Martedì il suo montascale automatico.
Una porta verso il senso della vita.
Teramo che diventa civile.
Teramo che inizia un nuovo percorso.
La mia città dovrà essere a misura di tutti per tutti.
Dovrà essere un esempio.
Teramo dovrà essere indicata come La Città Abile.
Quella scala magica che abbatte una barriera architettonica, che regala alla Principessa del Sorriso, altro...che una malattia.
Altro che la tristezza.
Altro che il ricordo continuo di essere speciale.
La disabilità è un fatto di ignoranza civica.
La disabilità è in quella politica che non comprende che in ogni gesto c'è un disegno fatto di esempi e insegnamenti.
Il sindaco Brucchi ha compreso.
In ritardo ma forse, potrà aggiornare il suo libro dei sogni e comprendere che lo sviluppo di un CIttà, parte da un'urbanistica dell'anima.
Un nuovo rinascimento che abbraccia l'umanesimo dei fondi europei destinati a conciliare le diverse impossibilità.
Educhiamoci ad aiutare.
Martedì sarò con la Principessa Sorriso.
Quel bottone chiude la nostra battaglia.
Quel sali e scende...è il battito di un cuore che si apre alla speranza.
Ora ci sentiamo di meritare quel sorriso.
Tutti insieme...è nostro.
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