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Preoccupazione a Teramo sull'ospitalità per i profughi di Lampedusa

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Segnalazioni su segnalazioni.
Ho fatto finta di non leggere.
Vi assicuro.
Un dolore che mi prende lo stomaco e gli altri sensi.
Rileggo senza rilegatura" Dott.Falconi la seguo costantemente nonostante qualche mio disappunto ma...tempo fa le inviai un mio intervento su come la Caritas avesse deciso di sistemare i molti giovani arrivati sulle nostre coste siciliane.
Le scrissi pure che la zona di Piano della Lenta era "invasa"da questi ragazzi di colore e che da mamma ero ragionevolmente preoccupata.In un condominio dove vive una mia conoscente hanno perso la pace:questi ragazzi disturbano  fino all una di notte e nessuno a quanto pare può fare qualcosa per dissuaderli.

Loro si sentono protetti ma a noi chi ci protegge?
Passando oggi sa Ponte Vezzola laddove ci sono in una casa molti di loro,ho visto bustoni di immondizia sotto casa che sostano e si moltiplicano da giorni.Ma a lei questo sembra un paese civile?
Si documenti venendo da queste parti.Spero che almeno questa volta lei possa occuparsene...".


Cara Signora Giovanna ( nome di fantasia) le assicuro che la situazioni in Italia è di vera e propria emergenza.
Un argomento che vedrà l'Abruzzo, secondo un puro calcolo demografico, ospitare nei prossimi mesi circa 1200 profughi.
Escludendo la provincia de L'Aquila, per via del terremoto, saranno Teramo, Pescara e Chieti a dover cercare un alloggio ai nostri fratelli africani.
Si ricordi bene l'espressione fratelli.
Le faccio un esempio.
In questo momento il comune di Chieti dopo aver dato alloggio a circa 200 persone, dovrà gestire la richiesta di circa 40 asili politici.
Il Sindaco Di Primo ha chiesto solo rassicurazioni sanitarie.

Lei mi parla di buste della spazzatura?
Forse i ragazzi africani guardando la situazione degli abbandoni di rifiuti nelle strade teramane avranno pensato che fosse un'usanza del posto.
Forse la Teramo Ambiente dovrebbe controllare e gestire i nuovi contribuenti del Porta a Porta.

Lei è sicura di conoscere quelle storie?
Ho trascorso tre pomeriggi con loro nei giardini di Piano della Lente.
Lei che farebbe in un paese che la ospita senza conoscere la lingua, senza conoscere nessuno?
Non si siederebbe un attimo ad attendere il prossimo tempo?

Il mio francese scolastico e maccheronico si è rituffato in un mondo fatto di violenze, fughe nel deserto, lutti e disperazioni.
Continueremo a vigilare perchè il termine integrazione possa diventare sinonimo di inclusivo e non di esclusivo.
Un giusto equilibrio tra le nostre coscienze e le nostre possibilità culturali.
Noi non abbiamo paura.

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Commenti

Io sono molto preoccupato!! Cosa faranno?come potranno mai integrarsi?in che modo?di cosa camperanno? La solidarietà ha un inizio e una fine soprattutto adesso Non è una questione di razzismo ne tanto meno non essere cattolici ma la situazione è preoccupante x tutti.
Gentile signora e' necessario,invece, dare nuova vitalità ai valori della fratellanza,della solidarietà e dell'impegno saciale.
complimenti vivissimi.. condivido anche le virgole... auguro una più ampia diffusione...
Dott.Falconi nn credo di aver usato parole offensive su questi ragazzi.ognuno di noi ha una storia...lei...io..tutti.il mio era un appello.lei è qui per ascoltarci giusto?A lei fa male come un pugno allo stomaco.a me fa male da mamma poiché anche loro l avranno e chissà a quanta distanza rispetto a me.il mio è un appello muto al quale lei che dà voce e forse avrebbe dovuto comprendere.lei nn ppotrà trovare una soluzione purtoppo.le assicuro che l integrazione secondo i miei punti di vista nn si crea solo con la cutura ma con i mezzi che un paese civile dovrebbe investire per questi fatti.mio figlio ci gioca aanche a pallone con alcuni di loro.io nn ho paura...come lei.
Ma se a Teramo la gente fa storie pure sui ragazzi dell'Erasmus dicendone di cotte e di crude, figuriamoci su dei profughi. Hai fatto benissimo a ricordare lo schifo del "nuovo sport teramano" il lancio del sacchetto dall'auto in corsa, guardiamo in casa nostra prima di parlare.

 Cara anonima il suo intervento è stato educato e pulito.
Il mio  rticolo è un lancio, una provocazione per aprire una discussione.
Siamo pronti ad ospitare?
Perchè no?
Un retaggio culturale?
un problema sociale?
La crisi?
La mancata conoscenza degli altri?
Lo stilo egoriferito del nostro piccolo mondo?
 

Falconi fammi il piacere....Con tutto il rispetto ma servirebbe prima fare un piano di accoglienza per NOI ITALIANI vista la situazione, prima degli altri (siano Africani,Americani,Asiatici,...). Ben vengano, ma come vivranno qui se non c'è lavoro per noi? Si rifugeranno nel lavoro che non conosce crisi.....RUBARE......d'altronde in Italia ci siamo abituati...
Per me e' giusto ospitare, accogliere, aiutare chi e' stato meno fortunato di noi, pero' dopo l'accoglienza ci sono altre cose di cui occuparsi: integrazione, istruzione, controllo. Il Comune di Teramo ha usufruito di finanziamenti europei se non ricordo male, per ospitare i nostri fratelli africani. Chi controlla l'uso di quei soldi? Come vanno investiti? Perche' gli italiani sono messi in secondo piano rispetto a queste emergenze? Come occupano il loro tempo? gli assistenti sociali conoscono quei bambini?
Le storie di cui parla il Sig.Diego purtroppo sono una realtà, per vissuto posso solo dire che non auguro a nessuno di averne in un condominio. Sull'accoglieza posso solo constatare che l'Italia non è assolutamente attrezzata a ricevere dei flussi migratori di così vasta portata, in questi casi la fratellanza e la solidarietà purtroppo c'entrano ben poco. Non è possibile che si scarichino sulle comunità locali (presi alla sprovvista) responsabilità di carattere sanitario, econimico e di convivenza. In ultima analisi, l'Italia ,per tantissimi migranti, rappresenta solo una stato di passaggio per cui assistiamo ad una fuga (tollerata?) dai centri di accoglienza senza che nessuno possa immaginare dove siano, come sopravvivono, e da chi sono sfruttati ( gli ultimi reportages televisivi lasciano sgomenti). L'accogliena, scissa nelle sue varie forme, (rifugiati politici ecc) dovrebbe essere programmata e non lasciata sistematicamente all'improvvisazione.
...per quanto riguarda il francese offro, e volentieri, la mia lingua se lo crede utile ad aiutare a comprensersi anche con la bocca, oltreché con l'empatia. Abbiamo luoghi da panico in provincia e basta guardare Casalena per capire quanto si potrebbe fare con quegli edifici abbandonati... Sistemarli ed accogliere? utilizzarli? finirli? disinfestarli ? I soldi arrivano dalla Ue a all'Italia che li distribuisce nelle Regioni nessun dica sono soldi nostri ! La spazzatura ? mi pare, purtroppo, gli italiani siano bravissimi da soli a farne decoro non arrivano dall'estero a portarcela ! Forse, un'idea, piuttosto che lasciarli marcire di noia offrire loro di lavorare per finire e ripulire tutti gli edifici che potrebbero ospitare loro o altre famiglie e persino "sfollati Italiani" ?! Può farsi che, oltre ad accogliere, potremmo anche dare spiegazioni sul come si butta la spazzatura e non solo, ma fornire loro le informazioni necessarie alla sopravvivenza in una Nazione che ha gran bisogno di crescita e di evoluzione umana ? Organizzarci meglio per noi stessi e per gli altri potrebbe diventare una ricchezza <3
In uno stato dove un partito che ha governato per vent'anni, risulta alla Legge Italiana essere stato fondato da tre pregiudicati; con reati di corruzione, frode fiscale, concorso esterno in associazione mafiosa, non si può parlare di integrazione...non si può parlare di niente. La corruzione, l'evasione fiscale e le mafie rappresentano un indotto di centinaia di miliardi di euro, che escono dalle tasche della gente onesta, e finiscono nelle tasche dei delinquenti. Se abbiamo un welfare che fa schifo e ci spaventiamo dei clandestini, dei rifugiati politici, dei profughi, invece che stare tranquilli, perchè c'è uno STATO, che ha tutti gli strumenti per accorrere e superare le emergenze, lo dobbiamo proprio a quella classe politica che ha distrutto le speranze e le Istituzioni dell'Italia. Salvini parla degli immigrati che: "_devono tornarsene a casa loro..." Si ricorda salvini, chi è bossi? Quanti milioni di euro ha rubato? Ma di che parliamo?!?!
I diritti sociali sono diritti di tutti! mi sembra infantile e ridicolo rivendicarli solo nel momento in cui ci accorgiamo che qualcun altro sa usare la voce per esigerli..ed allora alziamo la nostra, gridando, sperando di acquisire priorità....Ed allora quel qualcun altro diventa il nostro nemico, quello che ci ruba la precedenza su diritti che fino al giorno prima non sapevamo di avere...improvvisamente si ridestano in noi bisogni che consideravamo secondari. Avrei preferito ascoltare la voce dei miei concittadini e vederli lottare prima, quando son stati smantellati servizi alla persona per far quadrare i bilanci o, ad esempio, accanto alla nostra Liliana... Vorrei ascoltare un coro colorato a più voci che pretenda che la persona (con i suoi bisogni sociali, culturali, sanitari) venga messa al primo posto nell'operato delle legislature! Le guerre dei poveri non hanno mai avuto vincitori!
Situazione difficile e preoccupante soprattutto quando molti diritti mancano agli italiani e la guerra tra poveri non la sottovaluterei. Facile parlare quando probabilmente si ha lavoro, casa e benessere. Mettetevi nei panni di quegli italiani che non hanno né una casa, né un lavoro e né futuro. Poi ne riparliamo.