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Tercas: Lettere di sospensione ai dipendenti indagati

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Un atto dovuto.
Il Commissario di Banca Tercas, Sora, non poteva fare altro.
Aprire un complesso fascicolo disciplinare nei confronti dei diversi dipendenti indagati dalla Procura di Roma.
Gli impiegati sarebbero parte attiva nelle oltre mille pagine di intercettazione in mano del Gip romana.
Avrebbero trasmesso informazioni riservate all'ex DG Di Matteo su posizioni bancarie di clienti e società.
In più avrebbero "spiato" l'attività dell'Istituto dello stesso commissario Sora.
Le controdeduzioni dei dipendenti risulteranno decisive per il mantenimento del posto di lavoro.
Si parla anche di una cautelare sospensione.
In una serie di telefonate a incrocio non siamo riusciti a trovare sul loro posto di lavoro nella giornata di ieri.
Non faremo nomi per scelta editoriale e nel rispetto del garantismo.
Si attende la decisione del commissario Sora sul management Tercas, che vi ricordiamo essere lo stesso dell'epoca d'oro del buon Di Matteo.
La proprietà della Popolare di Bari ha chiesto una rapida risoluzione del problema.
 

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Commenti

Certo...come no! Era un atto dovuto anche il licenziamento di Edoardo Esposito?
Se fosse vera sarebbe una magnifica notizia.
io sono io e voi non siete un c...o. grande Albertone. ahahahahah. Stanno arrivando, stanno arrivando. ca cia success a noi. E se facciamo reintegrare Esposito?
Esposito si spera venga reintegrato dal l'autorità giudiziaria....
Sull'affaire Tercas ne sentiremo delle belle, le ho anche anticipate. ( fra qualche anno se si ha la forza ) Per ora bla bla bla, alla fine pagherà solo qualche stronzetto del quartierino. Sono aperte le scommesse.
CHI FA LA SPIA NON È FIGLIO DI MARIA. ......ai presunti spioni dei presunti sicari della sventurata nostra banca, hanno fatto tana! Infatti lasciandoli comodamente accomodati sulle loro poltrone dirigenziali, gli ingenui e imprudenti presunti compari dei presunti responsabili del tentato omicidio della banca hanno seguitato a fornire informazioni sensibili anche sull'attività del commissario e delle sue mosse agli ex capi a conferma della totale sottomissione ad essi e del totale indifferenza per le sorti della banca che li ha nutriti abbondantemente per anni e anni!..uomi fuori etica....come è triste Venezia
Giancarlo Falconi stavolta non fa nomi "per scelta editoriale e nel rispetto del garantismo". Mi sembra una scelta giornalisticamente corretta e rispettabile. Altre volte, però, non si crea scrupoli nello sbattere in prima pagina nomi e cognomi di persone rispettabili ed ignare dei fatti narrati. COME MAI?
L'iter della contestazione disciplinare ha le sue regole, al momento non si tratta di sospensioni ma del semplice invio di lettere di contestazione di fatti ai quali i destinatari hanno un breve termine per fornire i chiarimenti richiesti e discolparsi degli addebiti mossi; solo dopo potranno essere adottati provvedimenti sanzionatori che sono graduati per intensità dalla semplice ammonizione verbale fino alla "destituzione" dal posto di lavoro. Diverso sarebbe il caso di un eventuale rinvio a giudizio a seguito del qwale è in facoltà della banca, ma non un obbligo, poter sospendere l'imputato in attesa della sentenza dell'autorità giudiziaria. Molti fanno riferimento alla vicenda dell'amico Edoardo Esposito,quella è stata solo una brutale ritorsione che qualche "genio in dirittto del lavoro" ha cercato di presentare come un'applicazione della nuova normativa dello "statuto dei lavoratori" ex "riforma fornero" legata a "stati di crisi" delle aziende, ma così non è, confidiamo nella magistratura del lavoro perché faccia giustizia.

Anonimo vorrei risponderti ma dovresti citarmi dei casi specifici. Grazie.