La verità va scritta e va scritta anche contro l'immagine di Teramo. La verità è un fatto di cronaca continuo che cambia la vita e la cambia in maniera violenta.
Se paragoniamo il Capoluogo di provincia teramano allo Zen 2, alla Vucciria o a quella parte di Ballarò intorno alla Torre di San Nicolò di Palermo; se paragoniamo il Capoluogo aprutino alla Stazione Termini, l'Esquilino, San Basilio, Centocelle, Torpignattara e le periferie delle Torri (come Tor Bella Monaca, Torre Angela e Torre Maura), Teramo è una cittadina tranquilla.
La realtà è completamente diversa e per viverla, caro Tavolo Tecnico sulla sicurezza bisognerebbe vivere piazza Garibaldi a Teramo nelle prime ore della sera. Bande di ragazzi e ragazze magrebini dediti all'alcol e allo spaccio; i soliti ragazzi nord africani completamente ubriachi, in compagnia degli invisibili teramani ben conosciuti alle Forze dell'Ordine.
Ciò che si percepisce è la sensazione di essere in pericolo.
Ciò che arriverà con la chiusura delle scuole e le belle serate estive sarà un pericolo costante tra regolamenti di conti, la divisione delle zone di spaccio, la ricerca estenuante di soldi. Ieri sera tra le 20 e le 20 e 30, una "Gazzella e una Pantera", Carabinieri e Polizia, sono stati impegnati per la segnalazione di una rissa accesa nella zona di piazza Garibaldi. Intorno tre vedette, due ai bordi della Chiesa e uno vicino ai giardini Marcozzi controllavano quando terminava l'operazione congiunta. Ieri sera tra le 20 e le 20 e 30 sempre a piazza Garibaldi una ragazza di Teramo è stata scippata da un ( forse minore) ragazzo straniero con la tecnica dello strappo della sua collanina d'oro. Un atto violento e solo dopo le sue urla e l'arrivo di un ragazzo teramano, il malvivente ha lanciato la collanina a terra per poi fuggire. In tanti poi hanno preso il bus urbano alle 21 e 10 in direzione viale Bovio. Abbiamo sentito la ragazza scippata al telefono consigliandole la denuncia anche se aveva recuperato il piccolo monile. La collaborazione con le Forze dell'Ordine è un atto di civiltà e diventa fondamentale per garantire maggiori e più mirati controlli.

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La metastasi è inarrestabile.
L'altra sera tornavamo da una piccola escursione e ci siamo fermati al bar di Rocche di Civitella;
Arriva un pulmino della famosa azienda "umanitaria" che scarica una decina di questi "così" tra cui uno ubriachissimo. Inizia ad inveire contro l'operatore con parolacce, inizia una specie di colluttazione, arriva (da quel che ho capito) il figlio dell'operatore che picchia l'ubriaco. Quest'ultimo si allontana con una mano sanguinante verso il centro di accoglienza a piedi (ex rocca dei Borboni) con una bottiglia di whisky in mano, barcollando, gesticolando e urlando "figli di p...." ai presenti.
Questo in una tranquillità frazione di un piccolo comune di provincia.
Una frase dell'operatore dice tutto: "non li possiamo toccare".
Aspettiamoci il peggio .
W l'Europa!
Ma il questore non disse una volta che Teramo era una città tranquilla?
Ex piazza Garibaldi
Oggi grazie a chi ci amministra piazza Islamabad
Si fa d soli, vedi articolo 52!
La sera,anco di iu', non si può uscire per paura!
Siamo prigionieri a casa nostra
😡😠
Forse i teramani dovrebbero riprendersi la città, forse bisognerebbe organizzarsi in numerosi gruppi notturni , forse li spaventiamo, forse cambiano città. La cosa certa è che siamo dei pecoroni che si lamentano, lasciando passare tutto. Dobbiamo fare noi qualcosa per la nostra tranquillità, manifestiamoci numerosi. Perché in una città così piccola non si riesce a tenere a bada un gruppetto di STRANIERI? Ooooooh, loro devono rispettare le regole qui, ma che facciamo? Li lasciami fare? Lasciamo che il loro passaparola arrivi ad altri che si piazzeranno a Teramo perché qua possono fare ciò che vogliono? Io la vedo male, siamo pochi, tanti anziani e pochi giovani saldi, che si fa? Lasciamo loro la città? Perché questa non è Roma o Milano, in cui sono ghettizzati, Teramo ce la prendono tutta!!! Riflettiamo
Finalmente la luce in fondo al tunnel , si, perchè ci vuole un pochino di tempo a comprendere come mai i commercianti chiudono baracca e burattini e li portano altrove, con vera gioia di altri posti tranquilli, anche se questa parola è diventata un'utopia. Tuttavia una domanda rimane insoluta, ma i teramani che tanto a parole amano il loro ridente paese natiò e vantano di conoscerne ogni pietra ed ogni pettegolezzo, sarebbe ora che invece di dar fiato alle trombe, e di sgolarsi ai quattro concerti noiosi e decadenti, facessero manifestazione diurne e notturne h24 fino a riprendersi la pace. Devo dire che nonostante sia passato tanto tempo ai teramani non difetta il vizio di essere leoni a chiacchiere e di far loro il motto armiamoci e partite. Che ganzi.