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La battaglia del sindaco Altitonante per il piccolo Dante. " Montorio sa accogliere, curare e far crescere"....

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Una storia che corre tra le note di Fly me to the moon di Frank Sinatra o Every Breath you take dei Police.
Una storia che racconta di una comunità, Montorio, del suo sindaco, di un legale attento e professionale, di una nonna e di quel meraviglioso nipotino che risponde per esigenze di privacy, a Dante. Un Primo Cittadino, Fabio Altitonante che da tutore del bambino scrive puntuali rapporto al giudice del tribunale dei minori de L'Aquila. Non entreremo nel merito della storia legale intorno a Dante ma alla capacità di accoglienza e di amore di un intero Paese. Fabio Altitonante racconta delle cure amorevoli della nonna, dei giochi di Dante nei parchi pubblici di Montorio, della sua serenità, dei tanti vestiti regalati, dai tanti doni offerti dalle persone che si sono avvicinate al piccolo neo residente in maniera semplice e spontanea. Il sindaco scrive della prossima iscrizione di Dante nell'asilo nido comunale per poi passare alla scuola dell'Infanzia. Descrive un clima di serenità, di attenzione, di intimità, di protezione che solo una Comunità matura avrebbe potuto dimostrare attraverso piccoli e quotidiani gesti di amore e umana pietas. Nessuna polemica con i servizi sociali, nessuna polemica per un linguaggio troppo burocratico, il Primo Cittadino tutore guarda avanti e definisce il rapporto tra Dante e sua Nonna, la soluzione migliore con accanto Montorio. Una realtà che emoziona e che apre al nuovo umano urbanesimo. 

 

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